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giovedì 31 gennaio 2008

Salernitana, Di Napoli suona la carica


É il leader della squadra, il trascinatore del gruppo. Arturo Di Napoli è anche il punto di riferimento dei compagni. Ma non solo per i dodici gol realizzati. Soprattutto per l'esperienza maturata durante la sua carriera e l'inevitabile carisma, quelle doti che hanno consacrato Re Artù l'idolo dei tifosi. Intanto c'è il calciomercato in pieno fermento. Le ultime ore della campagna trasferimenti potrebbero regalare ancora altre sorprese. Ed il primo ad augurarselo è proprio Di Napoli. «Questo gruppo sta garantendo molte soddisfazioni ma conosco Fabiani da molti anni e se c'è un calciatore che può darci una mano per garantire un ulteriore salto di qualità, tutta la squadra lo accoglierà a braccia aperte - dice l'attaccante - In quale ruolo? Leggo i giornali ed ascolto le dichiarazioni del presidente, del diggì ed anche del tecnico ed allora penso che in organico ci sono pochi esterni di ruolo. Un altro con queste caratteristiche farebbe comodo per garantire alternative ai compagni. Per il resto mi terrei tutti perché abbiamo dimostrato di essere bravi». In questa stagione Di Napoli ha preso per mano la Salernitana con l'obiettivo di riportarla nel calcio che conta. Il traguardo è vicino, ma sette punti in più delle inseguitrici a tredici giornate dalla conclusione non rappresentano ancora un vantaggio rassicurante. «Soprattutto perché noi non sappiamo gestire - prosegue l'attaccante - Adesso comincia un altro campionato e sarebbe da stupidi gettare al vento i sacrifici di questi mesi. Adesso tutti dobbiamo dare qualcosa in più per conquistare l'obiettivo. É importante avere sempre la giusta mentalità. In questa fase è inutile fare calcoli. Noi andiamo incontro a due partite molto difficili. Alcune dirette concorrenti, invece, hanno un calendario più agevole. Ed allora puntiamo a conquistare sei punti nelle sfide con Taranto e Lucchese, ma se ne arriveranno quattro andrà bene uguale, e poi con lo stesso margine di vantaggio sulle seconde tra quattro settimane sarà possibile anche ipotizzare una quota promozione». Taranto, dunque, rappresenterà la prima tappa della volata per la B. Agostinelli, intanto, sta pensando di presentare una squadra con qualche novità. In attacco, infatti, l'ex di turno Cammarata potrebbe vincere il ballottaggio con Ferraro e giocare al fianco di Re Artù. «Sono due calciatori con caratteristiche differenti - aggiunge Di Napoli - Cammarata che conosco da tempo gioca molto di più per la squadra, mentre Ferraro è un finalizzatore e, così come noi altri, deve migliorare in qualcosa». A centrocampo, invece, il tecnico potrebbe utilizzare dal primo minuto Mamede insieme a Di Deo con Ciarcià, Soligo e Piccioni a lottare per le altre due maglie. Confermata in blocco la difesa. «Nelle ultime partite abbiamo segnato poco? É vero ma proprio ai compagni ho detto che nelle recenti esibizioni stiamo andando poco sul fondo e per una squadra che deve fare gol non è il massimo - conclude Di Napoli - Dobbiamo sfruttare meglio le caratteristiche di ciascuno di noi. Io capocannoniere? Inutile negarlo. Sarebbe bello ma è più importante la B della Salernitana. E poi nel girone di ritorno ci saranno anche i gol di Ferraro e Cammarata».

Fabiani: non aspettatevi grandi sorprese, il più è fatto


Le ultime ore della sessione invernale del calciomercato non dovrebbero assicurare sorprese. La Salernitana, infatti, sta provando a sfoltire l'organico. Il dg Fabiani, da ieri a Milano, sembra avere le idee chiare anche se i contatti telefonici con il presidente Lombardi, bloccato a Salerno dall'influenza, sono stati frequenti. "Non bisogna aspettarsi più nulla - dice Fabiani all'ora di cena - Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto da tempo. La Salernitana è già al completo". Verità oppure bugie strategiche? Si vedrà. Anche perché le sorprese sono sempre in agguato. E la Salernitana dinanzi ad una ghiotta opportunità non si tirerà certo indietro. In ogni caso il principale obiettivo del club granata, il fantasista Scarpa, sembra praticamente impossibile da raggiungere. La Paganese, infatti, in piena lotta per evitare la retrocessione, non ha alcuna intenzione di cedere il suo gioiello. Una sua partenza, tra l'altro, provocherebbe mugugni tra gli stessi tifosi. "Se ne riparlerà a fine torneo. Fino a giugno Scarpa giocherà con noi", fanno sapere dalla società azzurrostellata. Ieri pomeriggio Fabiani ha provato l'ennesimo assalto al forte calciatore. Ma il rifiuto da parte della Paganese è stato categorico nonostante la possibilità di arrivare ad altri atleti granata. Su tutti l'attaccante Turienzo che, però, aveva già manifestato l'intenzione di rifiutare l'eventuale nuova destinazione. Il laterale offensivo Scarpa ha sempre rappresentato un pallino di Lombardi e Fabiani che, almeno fino a ieri, non hanno preso in considerazione altre opportunità. Lo stesso interessamento per il 28enne Carboni del Grosseto è rimasto piuttosto tiepido. E così Fabiani si è concentrato soprattutto sulle operazioni in uscita. Messi alla porta potenziali estimatori di Ferraro e Di Deo "abbiamo sempre detto che erano incedibili" ha spesso ripetuto Lombardi, con il Cassino è stato trovato l'accordo per la cessione dell'argentino Masini, che la Salernitana aveva prelevato in estate dai dilettanti del Canistro. Questa mattina sarà depositato il contratto. L'attaccante, un gol all'Arezzo nel torneo di C1, avrà la possibilità di giocare con maggiore continuità nella formazione laziale. A questo punto bisogna verificare la posizione di Turienzo. Se sarà ceduto la Salernitana ingaggerà un altro attaccante. Diversamente toccherà al giovane De Gennaro, da poco rientrato dalla non esaltante esperienza con il Torgiano, rivestire il ruolo di quinta punta. Il difensore Mammarella ed il centrocampista Giannone, intanto, potrebbero anche restare con la Salernitana. Nonostante i continui colloqui, infatti, Fabiani non ha ancora convinto la Ternana a lasciar partire i due atleti. Soprattutto la soluzione di un altro prestito di Giannone, già promesso alla Juve Stabia in cambio di Pisani, non sembra convincere la società umbra. Nelle ultime ore, invece, anche la Sangiovannese, dopo la Massese, avrebbe sondato la disponibilità del laterale Mammarella. In partenza è annunciato anche il portiere Milan, giunto a Salerno solo poche settimane fa, che dovrebbe accasarsi. Nessuna novità sul fronte Cardinale. In giornata, però, Fabiani ed Arbotti potrebbero fissare un appuntamento per discutere il rinnovo del contratto del forte difensore che, con l'accordo in scadenza il prossimo giugno, già da domani potrebbe assumere impegni con altre società. Ma Cardinale, però, gradirebbe restare a Salerno e contribuire, anche in futuro, ai successi della formazione granata. ro. gue.

mercoledì 30 gennaio 2008

Tifosi, oggi arriva il no per la trasferta di Taranto


Non c’è ancora la conferma ufficiale, dovrebbe arrivare oggi: la trasferta di Taranto sarà negata ai tifosi della Salernitana. L’Osservatorio del Viminale, infatti, che già dopo la gara di Arezzo, decretò il «cartellino giallo» ai supporters granata per gli incidenti avvenuti su un motel nei pressi di Roma con un gruppetto di tifosi napoletani che si recavano a Milano vieterà l’ennesima trasferta ai salernitani. Lo stop sembra la decisione scontata e forse neanche l’ultimo provvedimento restrittivo. Infatti le prossime trasferte ai supporters granata, in base alle valutazioni negative di questa stagione, potrebbero essere vietate, cominciare dal derby con il Sorrento, la gara che si giocherà dopo lo scontro interno, all'Arechi, contro la Lucchese. La decisione sul no per la gara dello Iacovone, potrebbe anche essere presa dallo stesso Prefetto di Taranto per motivi di ordine pubblico ed in base alle valutazioni dell'Osservatorio. Peserà molto la grande rivalità sportiva tra le due tifoserie ed anche la chiusura della curva dei tifosi jonici per sette gare di campionato, dopo la gara tra Taranto e Massese. Infatti i tifosi tarantini potrebbero anche non gradire l’arrivo dei salernitani mentre loro non assisteranno alla partita. Alla Jacovone, quindi, la Salernitana non avrà i suoi tifosi al seguito. Sulla trasferta di Taranto è intervenuto il presidente del Centro di Coordinamento, Maurizio Tagliaferri. Ha evidenziato come nella gara di andata i tifosi del Taranto raggiunsero tranquillamente l'Arechi assistendo alla partita e che non accadde nulla. «Non credo che per pochissime persone si debba penalizzare una intera città ed una tifoseria - ha sottolineato il massimo responsabile dei club. Spero che la decisione non sia negativa, ma certi segnali che ho potuto percepire in questi giorni non mi autorizzano a pensare a nulla di buono. Aggiungo che ci sono state già molte richieste di biglietti per lo Jacovone e noi, come Centro, non abbiamo dato nessuna risposta vista l’incertezza che regna sulla trasferta». I tifosi della Salernitana anche in altre trasferte si sono resi responsabili di furti agli autogrill e di ritorno dalla gara di Lucca un gruppo di tifosi venne identificato, anche se poi furono gli stessi responsabili del centro ad adoperarsi per rimettere le cose a posto provvedendo al pagamento della merce asportata dall’autogrill. Un altro provvedimento era scattato per le invasioni di campo che avvenivano nei fine partita dell’Arechi a inizio campionato, altra situazione vietata dal regolamento e che culminava nei furt di pantaloncini e magliette ai calciatori. Per la gran parte dei tifosi granata, comunque, resterà la possibilità di seguire la gara in diretta televisiva. Conto TV, la emittente satellitare fiorentina, si è assicurata i diritti sia pe questa gara che per le prossime due (Lucchese in casa, Sorrento fuori) e le irradierà al prezzo di 5 euro.

Salernitana, ultimo assalto a Scarpa


Ultimo assalto a Scarpa, l’esterno d’attacco della Paganese, vero pallino del presidente Lombardi e del direttore generale Fabiani. La Salernitana ha fatto la sua proposta, ma la Paganese non vuole solo soldi, bensì una contropartita tecnica adeguata. Contropartita che la Salernitana non può offrire, nel senso che i calciatori messi sul piatto della bilancia come merce di scambio non interessano alla Paganese. Cioè quelli in esubero che la Salernitana sta provando a piazzare (Giannone, Mammarella e uno tra i due argentini Masini e Turienzo) non rientrano nei piani della società azzurrostellata che innanzitutto segue un regista. E in questo caso un elemento che gioca nella Salernitana potrebbe interessare, si tratta di Guido Di Deo, che però non ha nessuna intenzione di muoversi da Salerno. Non ha neanche preso in considerazione l’offerta dello Spezia, squadra di B, e a maggior ragione non terrebbe presente un’offerta di una società di C. Di Deo resta alla Salernitana per vincere il campionato e spera di onorare il contratto restando anche in serie superiore. Quindi il discorso Scarpa resta di difficile attuazione nell’immediato, trattativa che andrà sicuramente in porto a giugno. La Paganese potrebbe decidere di darlo subito alla Salernitana se trovasse sul mercato un elemento dalle sue caratteristiche e di nome, cioè un elemento di categoria superiore. Solo così i tifosi della Paganese darebbero il loro assenso alla cessione di un idolo come Scarpa e la piazza si potrebbe tenere tranquilla. Altrimenti la cessione dell’uomo simbolo non verrebbe assolutamente accettata. L’altro esterno sul mercato è Carboni, 28enne, del Grosseto, ma l’interesse della Salernitana fin qui è stato tiepido. Vicenda Ferraro nonostante la volontà dichiarata dell’attaccante siciliano di non lasciare la Salernitana il Pescara si è fatto nuovamente vivo chiedendo la metà del calciatore. Un’offerta congrua, ma l’affare non si farà perchè non c’è l’assenso del calciatore. Come pure non si arriverà subito a Guidetti dello Spezia che è stato tolto dal mercato dalla società ligure. Se ne riparlerà più avanti, la Salernitana può assicurarselo a giugno e da febbraio può già sottoporgli un precontratto. Vicenda Roberto Cardinale. Il difensore napoletano è l’unico rimasto a scadenza di contratto. Il direttore generale granata Fabiani e il procuratore del giocatore Arbotti si metteranno presto a tavolino per risolvere la situazione: entro fine gennaio il rinnovo ci sarà. La Salernitana in questi ultimi due giorni proverà a piazzare qualche cessione. Si proverà a cedere uno dei due attaccanti argentini, Masini (Cassino) o Turienzo, il centrocampista Giannone, il cui cartellino è però a metà della Ternana, che ha già dato il suo parere negativo su un eventuale trasferimento in prestito alla Juve Stabia. Quindi, non ci sarà il ritorno a Salerno. Da piazzare altrove anche Mammarella, un’altra delle delusioni del girone di andata che interessa a Massese e Ternana

martedì 29 gennaio 2008

Ferraro conferma fedeltà alla Salernitana


In un trasferimento la volontà di un calciatore è sacra. É quella di Emanuele Ferraro è chiarissima da tempo a tutte le componenti. E’ chiara alla Salernitana, al presidente Lombardi e al direttore generale Fabiani, ed è chiara al suo procuratore, Antonino Imborgia, ex diggì granata proprio con Lombardi presidente. E la sua volontà non è cambiata mai neanche di una virgola. Dal giorno in cui l’attaccante ha rinnovato il contratto con la Salernitana, per lui il discorso è chiuso, altre ipotesi non le prende neanche in considerazione. Ultima in ordine di tempo è stata la richiesta dell’Arezzo, confermata pubbicamente dal suo procuratore Imborgia che l’ha girata alla Salernitana. Discorso aperto e chiuso perchè il calciatore di cambiare squadra non ne vuole sapere. Ed è questo, ad ieri, il suo pensiero. Vuole completare il campionato con la Salernitana e vuole vincerlo centrando la promozione in serie B. E lo stesso Imborgia proprio ieri ha confermato la volontà del calciatore dopo aver «incassato» il suo parere. «Ferraro a Salerno sta bene e non vuole muoversi». Detto in altri termini non c’è trattativa. Non c’è con l’Arezzo come non c’è con nessuna altra squadra. Ferraro ha ricordato prima e dopo aver prolungato il contratto con la Salernitana che non è interessato a nessuna altra squadra al di fuori di quella granata, figurarsi lasciare una squadra che lotta per la serie B per un’altra che sta a centro classifica. Ferraro ha lottato tre anni per questa Salernitana, ha segnato tantissimi gol nella stagione finita con la semifinale play off, ne ha segnato tanti altri l’anno scorso in una stagione disgraziata per tutti, salvando tra l’altro l’”onore” della squadra con il gol del pareggio nel derby di ritorno a Cava. Con tutti questi presupposti l’idea di cambiare squadra non gli è mai balenata per la testa, cosa della quale era informato il suo procuratore che fu avvicinato dall’Arezzo e venne all’Arechi ad assistere al posticipo contro il Crotone per informare Fabiani. Il giorno dopo era già finito tutto. Tra l’altro Ferraro ha ampiamente chiarito con la tifoseria il piccolo screzio successo dopo il fischio finale del match contro i calabresi. Nessun problema con i tifosi, solo la voglia di incrementare il bottino di gol con la Salernitana. Discorso simile per Di Deo: c’è una richiesta dello Spezia, ma il centrocampista battipagliese, a meno di colpi di scena, non si muoverà dalla Salernitana perchè non ha nessuna intenzione di lasciare una squadra in lotta per la promozione per un’altra in piena zona retrocessione e con problemi economici. Per Di Deo si è fatto avanti anche il Gallipoli, squadra che ha due elementi, Monticciolo e Correa, che interessavano alla Salernitana. Ma senza la volontà di Di Deo di andare via non c’è margine di trattativa. Una trattativa la Salernitana l’ha conlcusa ieri ed è quella con il portiere del Potenza, ex granata, Rino Iuliano che ha rescisso il contratto con la società lucana. Iuliano ha firmato per quattro mesi e quindi torna alla base: ora nella Salernitana i portieri sono tre, oltre al titolare Pinna, c’è Milan preso dalla Juve Stabia. E così Robertiello torna alla Berretti granata. Per Giannone si complica il passaggio alla Juve Stabia perchè la Ternana, proprietaria al cinquanta per cento del cartellino del giocatore, continua a porre dei problemi.

lunedì 28 gennaio 2008

Salernitana, Ferraro non cambia casacca


Emanuele Ferraro resterà alla Salernitana. L'attaccante siciliano non si muoverà da Salerno nonostante la corte serrata dell'Arezzo che avrebbe voluto ingaggiare il bomber in cima ai desideri di Stefano Cuoghi, allenatore dei toscani. L'Arezzo avrebbe voluto ingaggiare uno tra Guidetti e Ferraro ma probabilmente dovrà rinunciare sia all'uno che all'altro. Ma ciò poco importa perché ancora una volta Fabiani si è dimostrato abile stratega nel rintuzzare le manovre destabilizzanti intorno al calciatore siciliano. Negli ultimi giorni il procuratore del calciatore, Antonio Imborgia, ha cercato di convincere il suo assistito a cambiare aria ma Fabiani ha sempre dichiarato che il calciatore, fresco di rinnovo contrattuale, non avrebbe lasciato Salerno se non lo avesse espressamente richiesto. Ferraro non ha mai voluto realmente lasciare Salerno, nonostante le pressioni del suo agente che ha dovuto, alla fine, accettare la volontà del suo assistito. Ferraro ha di fatto valutato bene la situazione in quanto, in caso di cessione, avrebbe lasciato quasi certamante una squadra candidata numero uno alla promozione in B per una compagine che, alla luce della classifica attuale, difficilmente ragguingerà i play off. La conferma di Emanuele Ferraro di fatto esclude l'ingaggio di un altro attaccante facendo tramontare le ipotesi Tozzi Borsoi, Guzman, Morante e Guidetti che pure in questi giorni avevano preso corpo con insistenza. Per Guidetti, in scadenza di contratto a La Spezia, se ne parlerà a giugno. Negli ultimi giorni di mercato la Salernitana farà soltanto operazioni minori, legate alla cessione di qualche elemento in esubero. L'unica cessione eccellente potrebbe essere quella di Guido Di Deo, ma anche nel caso del centrocampista di Battipaglia vale la regola adottata per Ferraro. La Salernitana, avendo acquisito la metà del cartellino del calciatore, non se ne priverà tanto facilmente ma, ciò che più conta, Di Deo non ha espresso la volontà di cambiare aria. L'ingaggio da parte del Pescara di Antonino Cardinale fa anche definitivamente tramontare l'ipotesi di un trasferimento in Abruzzo del centrocampista Evans Soligo. Rocco Giannone, intanto, passerà oggi alla Juve Stabia nonostante l'iserimento del Sorrento che si era fatto avanti nelle ultime ore. Fabiani è stato a Terni ieri per definire proprio con la Ternana le modalità della cessione in quanto il cartellino di Giannone appartiene per metà agli umbri. Negli ultimi giorni di mercato a Milano si valuterà anche l'eventualità di cedere l'argentino Masini ma soltanto se dalla Paganese dovesse giungere l'esterno Scarpa. Il neo ingaggiato portiere Iuliano potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio oppure potrebbe fare da secondo a Pinna, il che spalancherebbe le porte alla cessione di Damiano Milan, prelevato solo due settimane fa dalla Juve Stabia. Sempre per ciò che riguarda il mercato in uscita, la Salernitana cederà Mammarella alla Massese. Ai bianconeri apuani dovrebbe finire anche l'attaccante Turienzo.

Scarpa, cena e trattativa con Fabiani e Agostinelli


«Se vinciamo sabato a Sesto San Giovanni, la Paganese rimane di sicuro in C1. E noi dobbiamo fare di tutto per non perdere». Parla con il cuore Francesco Scarpa, l'estroso attaccante azzurrostellato che però sabato in Lombardia potrebbe anche non esserci. Giovedì, difatti, chiude la sessione invernale del mercato e Scarpa, contrariamente alla volontà manifestata dalla dirigenza paganese, domenica potrebbe giocare a Taranto. Con la maglia della Salernitana, di scena alla Iacovone, che lo vuole ad ogni costo e sta pressando il presidente Trapani e il diesse D'Eboli e, dopo aver parlato con la società, ha fatto altrettanto con il calciatore. E, come si usa nei corteggiamenti forti, Fabiano e Agostinelli - sono stati proprio loro a muoversi - hanno invitato Scarpa a cena. Mancava il lume di candela, ma l'amore è sbocciato lo stesso, nonostante le smentite quasi di rito di Scarpa: «Sì, ho avuto un incontro con la Salernitana, ma non credo che a gennaio mi muoverò da Pagani, anche se Salerno mi intriga come ambiente e come squadra». Una mezza ammissione, anche se adesso il tutto passa attraverso la volontà dei club: la Salernitana lo vuole, la Paganese vuole tenerselo. A meno che da Salerno non parta un'offerta importante che salvi capra e cavoli, nel senso che alla Paganese, se dovesse partire Scarpa, oltre ad un centrocampista di grande qualità servirebbe pure una seconda punta che non faccia poi rimpiangere il calciatore torrese. Domani è previsto un summit societario tra i due club nel corso del quale si discuterà di contropartita tecnica ed eventuale conguaglio a favore della Paganese. Ed è questo l'argomento forte con cui Fabiano tenterà di convincere Trapani a lasciare libero Scarpa prima della scadenza contrattuale che arriva nell'estate del 2010. E se Scarpa dovesse restare a Pagani? Tanto di guadagnato, per la Paganese, ovviamente, che dovrebbe concentrare i propri sforzi solo nella ricerca di un uomo d'ordine di cui la formazione di Chiappini avverte la mancanza. Intanto la squadra si ritrova nel pomeriggio di oggi per dare inizio alla preparazione alla sfida di sabato (la Pro Sesto anticipa sempre le sue gare interne) che rappresenta un vero e proprio spareggio in ottica salvezza come puntualizza Scarpa: "Se vinciamo siamo fuori dalla zona play-out, ma anche non perdere rappresenterebbe un buon punto di partenza nella rincorsa a quella salvezza che credo sia alla nostra portata". Specialmente se quella cena con Agostinelli e Fabiano dovesse rimanere soltanto come un atto estremo di arrembaggio verso uno dei più forti esterni di tutta la serie C.

domenica 27 gennaio 2008

CALCIO, SERIE C/1; RECUPERI: VINCONO CROTONE E LANCIANO


Si sono giocati i due recuperi della 18/a giornata, 1/a di ritorno, del girone B del campionato di C/1. Questi i risultati:
Crotone-Lucchese 2-1, reti: 19' Pedersoli (C), 62' Dal Rio (C), 90' autorete di Rossi.
Lanciano-Pistoiese 2-1, reti: 12' Alberti (L), 50' Gambadori (P), 62' Pintori (L).
- Classifica: Salernitana 41 punti; Crotone, Lucchese, Gallipoli e Ancona 34; Lanciano e Massese 32; Perugia 30; Arezzo e Taranto 28; Pescara(-1) 27; Sorrento 26; Potenza 25; Sambenedettese 23; Pistoiese 22; Juve Stabia 18; Martina 13; Sangiovannese 12.
Pescara penalizzato di 1 punto.

Salernitana, Luca Fusco raggiunge i big


Il capitano entra nella leggenda. Luca Fusco domenica a Taranto collezionerà 170 presenze con la maglia della Salernitana, entrando di prepotenza nel novero dei dieci granata di sempre. Fusco affiancherà Grimaudo al decimo posto ed avrà la possibilità di scalare ancora qualche gradino della speciale graduatoria di qui alla fine della stagione. Una stagione che si sta rivelando ricca, ricchissima, di soddisfazioni per se stesso e per la "sua" Salernitana. Capitan Fusco infatti, salernitano verace del quartiere Mariconda, è il leader indiscusso della migliore difesa del torneo (soltanto 12 reti al passivo) ed ha accettato di scendere di categoria soltanto per i colori che porta nel cuore. «E' chiaro che la Salernitana è la squadra del cuore - disse pochi giorni prima che si formalizzasse il suo ritorno alla casa madre, via Genova - Se dovessi scendere di categoria lo farei solo per la casacca granata. Non prenderei in esame nessuna altra offerta in terza serie». Detto, fatto. Dopo una parentesi di quattro anni passati tra Messina, Genoa e Crotone, rispettivamente tra il campionato cadetto e la massima serie, il difensore centrale è tornato a giocare nella squadra della sua città. La squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico. Cresciuto nelle giovanili granata, il difensore centrale fu spedito in Interregionale a farsi le ossa con la Cavese (con cui vinse il campionato) per poi tornare alla Salernitana nella stagione spumeggiante della cavalcata in serie A. Per sei anni di fila, il capitano ha diretto le operazioni nel pacchetto arretrato, prima di trasferirsi in riva allo stretto dove ha riconquistato la massima serie. Da quest'anno, la scelta di tornare a vestire la casacca granata. Una scelta d'amore che si sta rivelando vincente. la Salernitana comanda infatti la classifica con 41 punti dopo 21 giornate. Luca Fusco ha anche avuto la possibilità, in questa prima parte del campionato, di coronare un altro sogno che cullava da quando era appena un bambino: giocare insieme a suo fratello minore Enzo nella squadra della sua città, con la fascia di capitano sul braccio. Se a questo si aggiunge che il capitano è alla testa di una corazzata che sta letteralmente stracciando il campionato, capace di guardare tutti dall'alto verso il basso, forte di ben sette punti di vantaggio sulle seconde, il quadro è completo. Sia ben chiaro, il campionato è ancora lungo e la Salernitana dovrà cercare di uscire indenne da un vero e proprio tour de force che le tocca in quest'avvio di girone di ritorno. «Se riusciremo a mantenere inalterato il vantaggio sul treno delle seconde - ha dichiarato il capitano nei giorni scorsi - avremo messo una bella ipoteca sulla stagione. E' chiaro, comunque, che bisognerà rimanere sempre vigili perché in terza serie nessuna partita è scontata». L'esperienza del capitano si vede anche in questo: gioca d'anticipo, non cede mai di un millimetro, qualsiasi avversario si trovi di fronte. Caratteristiche queste che hanno fatto di Luca Fusco uno dei baluardi della difesa della Salernitana. Da domenica prossima, il capitano taglierà un altro importante traguardo, togliendosi l'ennesima soddisfazione. La più grande, però, deve ancora arrivare. Facile intuire che sia la promozione in serie B, ma non è escluso che Fusco stia accarezzando il sogno di chiudere la carriera a Salerno dopo avere riportato la squadra granata nell'olimpo della massima serie.

sabato 26 gennaio 2008

Agostinelli ai tifosi: «La B non ci scapperà»


Il calciomercato entra nel vivo, ma la Salernitana ha blindato i suoi pezzi da novanta. Salvo clamorosi colpi di scena delle ultime ore, infatti, Agostinelli avrà a disposizione la stessa rosa che ha impattato con il Crotone nel posticipo di lunedì scorso. Il trainer granata si tiene stretti i suoi gioielli ed è sicuro che la squadra è più che competitiva. «Assolutamente si. Lo abbiamo dimostrato fino ad oggi con un campionato a grandi livelli e ci auguriamo di fare altrettanto di qui alla fine della stagione». Mercato chiuso? Allenatore soddisfatto? «Premesso che manca qualche giorno alla chiusura e credo, quindi, che possa concretizzarsi ancora qualcosa in uscita, per il resto direi proprio che può anche bastare così. Ci siamo rinforzati sulla corsia di sinistra, abbiamo preso Cammarata in attacco ed anche in mezzo al campo ci siamo coperti bene. Sono soddisfatto» Prima Ferraro, adesso Guidetti. L'Arezzo sta cercando di mettere il bastone tra le ruote alla Salernitana? «Non credo che l'Arezzo prenda Guidetti perché ha un'altra punta (Martinetti) dalle stesse caratteristiche. Finchè non vedo le cose non ci credo. Se l'Arezzo riesce ad ingaggiare Guidetti, comunque, avrà preso un ottimo attaccante». Un allenatore si aspetta sempre qualcosa dalle ultime fasi del mercato? «In questo momento stiamo bene così. E' chiaro che se verrà fuori qualcosa in più mi potrebbe far piacere, ma quello che è stato fatto è più che soddisfacente». Dopo gennaio inizia un altro campionato? «E' verissimo. Soprattutto per noi che abbiamo il calendario peggiore in questo momento. Dobbiamo essere bravi a tenere botta per poi iniziare un cammino un po' più in discesa. A quel punto potremmo dire di essere a metà dell'opera». Quanto conta mantenere la stessa distanza con le seconde dopo il tour de force? «Sarebbe determinate. Cercheremo di fare il possibile per riuscirci. Non è facile, ma significherebbe mettere un grande sigillo sul campionato». Cosa si sente di promettere ai tifosi? «Il mio pensiero è solo quello di vincere il campionato. Sono certo che ci riuscirò: ci credo a tal punto che la mia voglia ha contaminato anche i giocatori. Sono venuto a Salerno soltanto per brindare alla promozione diretta. Non voglio nemmeno pensare o sentire parlare di rischio play off». Qual è la quota promozione? «Credo che con 64 punti siamo in serie B». Quali squadre possono tentare di insidiare la leadership della Salernitana? «Leggendo le strategie di mercato del Crotone credo che i calabresi rimangano i principali outsider. Anche il Perugia si è rinforzato, mentre il Gallipoli non si è mosso molto. La Salernitana, dal canto suo, ha fatto un buon passo avanti». Si è parlato tanto di premio promozione. Incentivo o distrazione? «Distrazione no. Sicuramente è un incentivo per la squadra. Una cosa normale come avviene per tutte le squadre che giocano per vincere il campionato ed a cui viene promesso un premio».

venerdì 25 gennaio 2008

Cammarata: segno a Taranto ed esulto


Cammarata già pensa al Taranto, sua vecchia squadra e prossimo avversario della Salernitana alla ripresa del campionato. «Voglio giocare, segnare ed esultare», dice l’attaccante siciliano, acquistato la scorsa settimana e non impiegato nel finale (cosa che probabilmente sarebbe stato giusto fare) contro il Crotone. Un passato in A e B, attaccante esperto, anche se in difficoltà nel girone di andata giocato con il Taranto, durante il quale non è riuscito mai a segnare (unica eccezione il gol contro la Massese nella partita poi sospesa per incidenti nella domenica della tragica morte di Sandri). «Sono venuto a Salerno per giocare e non per svernare», ha detto a chiare lettere ieri nella sua prima intervista ufficiale da giocatore della Salernitana. «Ho grande rispetto per i compagni di reparto che sono fortissimi, tra i migliori in circolazione, ma io con l’impegno settimanale cercherò di mettere in difficoltà l’allenatore per le scelte domenicali». Si candida subito per una maglia da titolare Cammarata. E lo fa soprattutto perchè alla ripresa c’è subito una partita per lui attesissima, la trasferta di Taranto. L’esordio con la maglia della Salernitana potrebbe coincidere proprio sul campo della sua ultima squadra, con la quale l’anno scorso sfiorò la serie B: i pugliesi furono eliminati nella semifinale play off dall’Avellino. «Se segno esulto e non certo per mancare di rispetto ai miei ex tifosi, ma per rispettare quelli per i quali adesso difendo la maglia. Gioco con la Salernitana e se segnerò sarà giusto esultare». Fisicamente c’è, mentalmente anche. Per l’esordio era già pronto contro il Crotone, nel posticipo di lunedì sera all’Arechi. È stato in lotta per una maglia da titolare fino all’ultimo, poi Agostinelli ha preferito schierare Di Napoli e tenerlo fino alla fine. Per come si era messa la partita, per l’inferiorità numerica del Crotone e per l’assalto finale della Salernitana era previsto il suo ingresso, ma l’allenatore ha deciso diversamente inserendo Russo al posto di Ciarcià. Per Cammarata l’appuntamento è rimandato. «Le scelte spettano sempre all’allenatore e vanno rispettate. Ripeto, cercherò di fare in modo di convincerlo fin dalla prossima partita». Cammarata se la gioca con Ferraro e Di Napoli, una bella lotta in quanto a gol. L’ex veronese sapeva della concorrenza, ma ha accettato con grande entusiasmo la Salernitana e non ci ha pensato su un attimo. «Qui si gioca per la B e il mio obiettivo è tornare a giocarci. La Salernitana è prima ed ha programmi prestigiosi». Una trattativa durata un bel po’ che prima sembrava conclusa e poi subì un rallentamento. Il via libera arrivò la sera di ritorno dalla trasfera di Arezzo. Fabiani e i dirigenti del Taranto s’incontrarono in un Motel sull’auostrada e chiusero l’accordo, poi il giorno successivo Cammarata era a Salerno per la firma. Adesso è già inserito nel gruppo, lotta, corre e scherza durante gli allenamenti. E nelle partitine su metà campo segna. Ora i gol però attende di farli la domenica. A cominciare da Taranto.

Fabiani: «A Murolo piace Biancolino? A me Kakà»


Chi meglio dell’uomo mercato per parlare di strategie e movimenti della Salernitana. Angelo Mariano Fabiani, ieri pomeriggio, ha spiazzato un po’ tutti presentandosi davanti a telecamere e taccuini al posto del giocatore che tutti, invece, si aspettavano. Il direttore generale granata sa bene che questo è un momento molto delicato, vista l'imminente chiusura del mercato di riparazione ed ha voluto chiarire ulteriormente la posizione della Salernitana. «Il mercato può considerarsi chiuso per la Salernitana. Quello che si doveva fare, per vie generali, è stato fatto». Il direttore prova a chiarire il concetto. «Non ho venduto nessuno. Le uniche operazioni che potrebbero concretizzarsi sono quelle di Mammarella, richiesto da alcune società (Ternana e Massese) e di Giannone che potrebbe accasarsi alla Juve Stabia». Il problema è che la Ternana con il suo operatore, Pesce, continua a fare le bizze. «Con Pesce - scherza Fabiani - non si prendono pesci. Se gli umbri, comunque, girano Giannone alla Juve Stabia, il ritorno di Pisani può essere preso in considerazione». Inutile dire che il discorso cade immediatamente su Ferraro e Di Deo. I due pezzi da novanta che hanno stuzzicato le attenzioni rispettivamente dell'Arezzo e dello Spezia. «Onestamente mi fa piacere leggere tutti questi apprezzamenti verso Di Deo da parte dello Spezia. Noi, però, abbiamo acquistato la metà del cartellino del centrocampista e puntiamo su questo calciatore». Una pausa, l'ennesimo tiro di sigaretta, che aggiunge. «Soltanto di fronte ad una proposta interessante e, soprattutto, dopo che sia stato il giocatore a chiedere di andare via, la cosa potrebbe essere presa in considerazione». Stesso discorso anche per Emanuele Ferraro. «La Salernitana non si disferà di elementi importanti a meno che gli stessi non chiedano di andare via. Si potrà cominciare a ragionare con l’Arezzo soltanto se Ferraro ammetterà la volontà, unilaterale, di fare le valige. In caso contrario, le lusinghe degli amaranto rimarranno fini a se stesse». Parole chiare che sembrano sbarrare la porta alla rosa dei probabili nuovi arrivi. Scarpa, Guidetti, Biancolino e Martinetti restano i nomi più gettonati per l'attacco, ma il diggì - glissa con eleganza. «Scarpa rimane a Pagani. Per Guidetti, invece, tutti i ragionamenti saranno effettuati a scadenza di contratto del giocatore. Per il momento costa troppo. Al vice presidente Murolo piace Biancolino? A me piace Kakà. Martinetti è un buon giocatore, ma anche in questo caso le pretese sono molto elevate». Fabiani si preoccupa anche di chiarire la posizione di Roberto Cardinale. L'ex nazionale under 21 ha il contratto in scadenza. «I rapporti tra giocatori e dirigenza - ribatte - si basano anche sulle strette di mano. Per il suo rinnovo non c'è fretta: arriverà anche il suo turno. Se ne riparlerà più in avanti». Il diggì è concentrato esclusivamente sul campionato. «La Salernitana e Fabiani hanno un solo pensiero. Quello di vincere il campionato. Il mio obiettivo è rivolto soltanto a quest'anno e non al prossimo. Per il momento non c'è nessuna società che cerca Fabiani». Un'ultima battuta, il dirigente la riserva agli ultimi risultati della squadra. «Non sono preoccupato: lunedì scorso, con un pizzico di fortuna in più avremmo anche potuto chiudere la partita».

giovedì 24 gennaio 2008

Il Comune accusa i granata sulla gestione dell’Arechi


Tiene ancora banco la questione campi in casa Salernitana dopo le dichiarazioni dell’attaccante Di Napoli che ha evidenziato come la precarie condizioni del manto erboso del Volpe e dell’Arechi possano influire sugli infortuni più o meno seri degli atleti. Dopo le polemiche è arrivata puntuale la risposta del Comune di Salerno che ha inviato una lettera alla Salernitana in riferimento all’utilizzo del terreno di gioco. La lettera, spedita dal Settore trasporti-viabilità-impianti-manutenzione del Comune di Salerno, a firma del responsabile Biagio Scanniello, mette in chiaro i rapporti tra Comune e Salernitana in merito all’utilizzo del prato dell’Arechi. Il Comune di Salerno, c’è scritto «ha sempre espresso pareri tecnici tendenti a salvaguardare il terreno di gioco per un corretto utilizzo, chiarendo che tale necessità è maggiormente opportuna nei mesi freddi quando l’erba rallenta la propria azione di crescita». Il Comune fa poi luce anche sull’aspetto riguardante alle richieste di utilizzo del campo per gli allenamenti: «Dal 28 novembre - si legge - abbiamo sempre espresso parere favorevole sulle richieste pervenute con la limitazione, da voi condivisa, di non utilizzo in caso di condizioni atmosferiche avverse». Da questo punto parte anche l’accusa alla società granata: «Abbiamo evidenziato spesso la necessità di non effettuare scatti, torelli su ristrette aree di terreno che creano danni difficilmente recuperabili. Avvertimenti che non hanno ricevuto particolare attenzione da parte del vostro staff tecnico». Nella lettera si fa riferimento anche al campo Volpe la cui manutenzione, si legge, rientra esclusivamente nelle competenze della Salernitana. Inoltre, all’atto del rilevamento della struttura da parte della Salernitana, il Comune evidenziò alcune carenze suggerendo soluzioni che non sono state adottate dal club granata. Il Comune non chiude le porte alla Salernitana auspicando un clima di collaborazione tra Ente pubblico e società granata tramite un sereno confronto tra le parti. Nella polemica si inserisce il vice presidente del Consiglio comunale Giuseppe Zitarosa, membro del gruppo consiliare di Forza Italia che ha inoltrato al sindaco Vincenzo De Luca una interrogazione a risposta scritta riguardo alla figura dell’assessore allo Sport, Roberto Breda il quale, si legge nell’interrogazione, «ha fatto perdere le proprie tracce dalla sede comunale». Zitarosa afferma che Breda ha presentato le dimissioni, che però sarebbero state respinte, e ricorda che ormai da tempo l’assessore allo sport è impegnato a Reggio Calabria come allenatore della formazione Primavera della Reggina. Zitarosa auspica che al più presto ci possa essere la nomina di un nuovo assessore allo Sport e nel contempo chiede di verificare se le voci riguardo le dimissioni respinte siano fondate. Intanto il Comune ha già concesso alla Salernitana lo stadio Arechi sia oggi che sabato per gli allenamenti.

Fabiani: per noi Ferraro non è in vendita


Ferraro al Volpe c’è, chiuso in un cappellino di lana scuro. Forse per tapparsi le orecchie dalle eventuali contestazioni dei tifosi. Ma contestazioni non ce ne sono, il clima è sereno: si è aperta e chiusa la polemica del dopopartita con il Crotone con alcuni rappresentanti dei gruppi ultrà. A Ferraro il cappello serve solo per ripararsi dal freddo pungente e dal vento che spira fortissimo. Di fischi e contestazioni neanche l’ombra. All’allenamento ci sono i soliti volti noti, i tifosi di sempre che si dividono sull’atteggiamento avuto dal bomber al termine della partita di lunedì, ma tutto finisce lì. C’è chi non gli perdona il fatto di avere evitato il saluto agli ultrà in curva, chi minimizza ricordando che sono altre le cose importanti e cioè l’impegno in campo e l’attaccamento alla maglia. C’è chi lo ritiene insostituibile, chi invece preferisce Biancolino, che per altri invece non dovrebbe accostarsi più a Salerno dopo quel gol segnato anni fa all’Arechi con l’Avellino. Discorso di tifosi, il mercato vero è un’altra cosa. Già, il mercato. C’è l’Arezzo dell’ex Cuoghi che è interessato, ma intanto segue altri tre attaccanti Docente del Rimini, Ganci del Bari e Motta della Pistoiese. Ferraro ha come procuratore Imborgia che è molto vicino all’Arezzo, di qui l’associazione. «Ferraro è nostro, gli abbiamo allungato il contratto e per noi non è in vendita», ha precisato ieri Fabiani, uomo di calcio, esperto. Poi precisa- «Se lui non vuole stare più a Salerno, se lui vuole andare via, allora è un altro discorso. Però deve dirlo a noi e lo terremo presente», precisa Fabiani. Ferraro pero questa volontà finora non l’ha mai espressa perchè ha sempre sostenuto di stare bene a Salerno e nella Salernitana. Il suo procuratore Imborgia, ex direttore generale della Salernitana prima di Aliberti e poi di Lombardi, ha rivelato: «L’Arezzo mi ha chiesto la disponibilità a trattare con il calciatore e io l’ho fatto presente alla Salernitana che è informata su questa situazione. Esiste la trattativa, ora dipende dalle società volerla portare avanti o meno». La situazione resta in evoluzione, ovviamente se la Salernitana dovesse decidere di cedere Ferraro dovrebbe trovare pronta un’alternativa: le due trattative si andrebbero a chiudere in contemporanea e Martinetti come contropartita tecnica non è di gradimento. «Adesso pensiamo solo a sfoltire l’organico- ha detto Lombardi- per quanto riguarda Ferraro valuteremo se ci dovessero essere offerte interessanti». Situazione, quindi, più che mai caotica. Diversa invece è la posizione di Di Deo, altro elemento sotto contratto, finito di recente nel mirino dei tifosi, ma che non ha nessuna intenzione di muoversi da Salerno. Per lui c’è la richiesta dello Spezia, del nuovo responsabile di mercato Cannella deferito dal procuratore federale alla Disciplinare, per aver sottoscritto «un accordo economico» con l’attaccante Marco Ferrante a nome del Verona in un fase in cui non avrebbe potuto perchè già inibito. Movimenti in uscita, Giannone verso la Juve Stabia, Mammarella verso la Massese e Turienzo verso la Paganese.

mercoledì 23 gennaio 2008

Salernitana, Ferraro-tifosi ora è rottura


Ferraro-tifosi, è tensione. A fine partita contro il Crotone lo screzio con gli ultrà della sud. L’attaccante, nervoso per la palla gol non concretizzata all’ultimo assalto e per il gol che in casa per lui manca da tempo, non si è avvicinato per il saluto. I gruppi ultrà hanno risposto con i fischi, che a fine primo tempo sono stati riservati anche a Di Deo e Agostinelli. Quella di Ferraro rischia sempre più di diventare una situazione incandescente. L’attaccante ha firmato il rinnovo del contratto, ma salvo la parentesi di Castellammare di Stabia, con il rigore vincente, ha vissuto diversi momenti di tensione. Ad Arezzo s’infuriò per la sostituzione, adesso se l’è presa con tifosi, in precedenza aveva avuto già momenti di tensione (vedi il lancio della bottiglietta verso i distinti vuoti nel match contro il Lanciano). Ieri si è rinchiuso e non ha risposto al telefonino. Mentre il suo nome è stato nuovamente accostato ad altre società, ultima in ordine di tempo l’Arezzo dell’ex Cuoghi, società vicinissima ad Imborgia, procuratore del calciatore e anche lui ex granata. Ferraro, quindi, è nuovamente in bilico. E stavolta anche la dichiarazione del presidente Lombardi ha blindato l’attaccante meno del solito alla Salernitana. «Ha un contratto con noi, per ora è a tutti gli effetti un calciatore della Salernitana. Ma se dovesse arrivare un’offerta interessante la prenderemo in considerazione». Ciò vuol dire che prima della fine del mercato Ferraro potrebbe cambiare squadra. In questo caso a Salerno arriverebbe un altro attaccante, Fabiani segue tutte le possibilità anche se qualche obiettivo è saltato (vedi Corvia) ed altri (vedi Guidetti) sono più difficili da concretizzare. «Dobbiamo pensare a sfoltire numericamente la rosa, il nostro mercato in entrata è chiuso, la società ha già fatto notevoli sforzi economici», ha precisato il presidente Lombardi. Circola con insistenza anche il nome di Biancolino, ex Avellino, ora in forza al Messina, che infortunato si sta curando a Salerno. Un grande bomber che però non nutre particolari simpatie nella tifoseria granata per il precedente nel derby con l’Avellino quando dopo il gol del pari andò ad esultare sotto la curva sud e poi fu infelice anche nelle dichiarazioni del dopo partita. Andranno via Giannone, Mammarella e Turienzo e probabilmente Coppini. Un’altra situazione delicata è quella di Di Deo, il peggiore in campo contro il Crotone, preso di mira dai tifosi e che sta vivendo con grande apprensione il difficile momento. Ciò significa, al di là delle difese ufficiali di Lombardi («Di Deo soffre perchè non è al meglio della condizione, ma verrà certamente fuori»), che se il centrocampista entrasse in un giro di scambi ritenuto idoneo dalla Salernitana potrebbe cambiare aria. Per il momento la squadra granata il primo rinforzo lo ha trovato in casa, il portoghese Mamede. Nella mezzora in cui è stato impiegato contro il Crotone ha destato un’ottima impressione per intensità e personalità. Certo, neanche lui garantisce le giuste geometrie, ma in quanto ad esperienza il suo contributo è importantissimo e difficilmente Agostinelli se ne priverà nelle prossime partite. a cominciare dalla trasferta di Taranto.

«Arechi impraticabile d’inverno, il Comune non c’entra»


«Il Volpe è un disastro, l’Arechi è in condizioni pietose e noi facciamo fatica ad allenarci». Le dichiarazioni di Arturo Di Napoli, al termine del match di lunedì sera con il Crotone, riaprono una ferita che probabilmente non si è mai chiusa. L'atavica carenza di campi di gioco, infatti, rischia di pregiudicare il cammino della Salernitana in questa stagione. A tal punto che i granata, spesso e malvolentieri, sono costretti a ripiegare sul sintetico di Casignano, con tutti i rischi che un campo del genere comporta. «Io - ha ribadito Di Napoli - sul sintetico non mi posso allenare. Con ogni probabilità il problema pubalgico che mi porto dietro da oltre un mese è stato amplificato proprio dai campi in erba artificiale. Così come me ci sono tanti altri miei compagni a rischio per le pessime condizioni dei campi in cui siamo costretti a lavorare». Di Napoli stavolta non le ha mandate a dire. Dopo un lungo periodo di diplomazia e di mediazione (la storia è vecchia), Re Artù ha lanciato accuse pesanti. Cosa fare per risolvere il problema? Una domanda a cui nessuno, fino a questo momento, è riuscito a dare una risposta concreta. La Salernitana, anche in questa stagione, dispone di due campi in esclusiva: l'Arechi ed il Volpe. Il primo è gestito direttamente dal Comune di Salerno. Il Volpe, invece, è di competenza della società granata. Per quanto riguarda il Volpe, il cui manto erboso è sempre più una chimera, il presidente Lombardi ha dichiarato che alla fine della stagione provvederà a rifare il drenaggio della struttura ex novo. Per il momento, dunque, bisognerà arrangiarsi tra pozzanghere e buche che rischiano di minare caviglie e legamenti dei calciatori. Capitolo Arechi. Al momento la Salernitana dispone di una convenzione esclusivamente per le partite domenicali nel principe degli stadi. I granata, cioè, non possono allenarsi durante la settimana in quanto dal comune (ufficio verde pubblico) non hanno mai ricevuto una richiesta del genere. Non solo. A quanto pare, la società granata avrebbe ricevuto anche un richiamo ufficiale da Palazzo di Città perchè si sarebbe allenata nella zona franca del prato senza autorizzazione, anziché sfruttare soltanto la palestra dello stadio. Altro discorso, poi, è quello relativo al pessimo drenaggio della struttura. Basta un po’ di pioggia per rendere l'Arechi un pantano. Sulla questione interviene Roberto Breda, assessore allo sport del Comune di Salerno. «Il drenaggio dell’Arechi ha sempre avuto problemi del genere in questo preciso periodo invernale. Non è semplice risolvere la questione. Per il momento è opportuno utilizzarlo il meno possibile. Dopo, invece, sarà possibile lavorarci anche tutti i giorni». Breda prova a chiarire il concetto. «Rispetto a molti altri campi, l'Arechi soffre soltanto in questi tre mesi (dicembre, gennaio e febbraio). Superata la fase critica, il manto erboso si riprende e diventa tra i migliori in assoluto, mentre gli altri campi ancora stentano». Breda conosce bene l'Arechi: è stato per anni il capitano della Salernitana e detiene il record di presenze con la maglia granata. L'attuale tecnico della Primavera della Reggina storce il muso quando sente parlare di infortuni imputati al terreno di gioco. «Dare la colpa ai campi mi sembra un po' troppo semplicistico. Salerno ha sempre avuto problemi del genere e gli infortuni a volte ci sono stati, altre no. È logico, invece, che allenarsi in una struttura importante premia la qualità del lavoro. Come amministrazione comunale credo che più di mettere a disposizione due strutture sia difficile. La soluzione? A Reggio Calabria la prima squadra si allena su sei campi di proprietà della società».

martedì 22 gennaio 2008

Salernitana, Di Napoli ancora protagonista


E' stato in fortissimo dubbio per il problema agli adduttori. Agostinelli lo ha schierato dall'inizio e lo ha tenuto in campo fino all'ultimo e Di Napoli è stato il grande protagonista nel bene e nel male. Re Artù uomo simbolo della Salernitana, anche nel big match pareggiato 1-1 all'Arechi contro il Crotone: ha sbagliato un rigore, ha segnato il gol dell’l-1 e ha poi fallito due opportunità per il 2-1, la seconda delle quali al termine di una sua iniziativa personale da applausi. Le emozioni del posticipo in notturna sono tutte nella ripresa con la Salernitana che sbaglia il rigore, prende il gol degli ospiti pur avendo l'uomo in più per l'espulsione del portiere ospite Concetti nell'azione del penalty, poi pareggia e sfiora in tre circostanze il gol della vittoria. Un pareggio che comunque fa classifica con i granata che tengono lontano il Crotone e salgono a più sette sulle seconde Ancona, Lucchese e Gallipoli. Nell'undici iniziale c'è pure uno degli ultimi arrivati, Tricarico, schierato da interno di centrocampo. Per il resto è la stessa Salernitana di Arezzo. Squadra accorta e prudente, il pallino del gioco è nelle mani del Crotone che si presenta all'Arechi con l'abituale 4-3-3 e gioca in maniera spregiudicata. La capolista se ne sta lì ad attendere l'occasione giusta, mentre il possesso palla è tutto del Crotone che gioca a un tocco e prende in mezzo i granata di Agostinelli. Fino alla trequarti la squadra di Indiani si mette in mostra soprattutto con la velocità di Petrilli, poi però si perde quando c'è da rifinire o concludere. I tentativi ospiti infatti risultano tutt'altro che pericolosi anche se ripetuti. Pinna in effetti è chiamato a una sola vera parata: al 4' Petrilli cerca e trova Ghezzal, bravo a tagliare verso il centro, il suo tentativo è parato a terra dal numero uno granata. Gli altri tentativi si perdono lontani dalla porta di Pinna, oppure trovano sempre la decisiva opposizione di qualche granata: al 7' si immola Ferraro sul tiro di Ghezzal, al 17' è Ambrogioni a chiudere sullo stesso attaccante. Il primo e unico tentativo della Salernitana è al 37': errore di Ogbonna, Tricarico pesca in profondità Ferraro, il suo tiro è impreciso e si perde sulla traversa. A inizio ripresa Agostinelli toglie Di Deo, deludente nel primo tempo, e mette Soligo. Si parte subito con le emozioni: al 5' Ciarcià trova in profondità Ferraro che sullo slancio supera Concetti che lo mette giù. Rigore per la Salernitana ed espulsione del portiere: entra il secondo portiere Nicastro ed esce Petrilli. Sul dischetto al minuto 7' va Di Napoli che angola troppo e mette fuori. Al 10' il Crotone colpisce in contropiede, Ghezzal se ne va da solo, prende in mezzo Fusco e Ambrogioni e batte Pinna sul suo palo. Al 13' il pari: Luca Fusco pesca in profondità Di Napoli, grande controllo di Re Artù che piazza il pallone con un colpo da biliardo di sinistro sul secondo palo. Al 31' la prima occasionissima per il 2-1: Milanese se ne va sulla fascia sinistra e crossa, Di Napoli stoppa di petto, la mette giù e conclude di poco alto. Al 33' assolo di Di Napoli che va via in serpentina e solo davanti a Concetti prova a darla a Ferraro invece di tirare facendosi bloccare dal portiere. Al minuto 49' Soligo trova Ambrogioni che spara su Nicastro in uscita.

Agostinelli: «Abbiamo giocato solo un tempo»


Agostinelli salva soltanto il secondo tempo del match in posticipo con il Crotone allo stadio Arechi. "Abbiamo disputato un'ottima partita nella ripresa - ammette il tecnico della Salernitana - Molto male, invece, nel primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo avuto tante occasioni da gol. Ci è mancato l'episodio. Credo che, alla fine, il primo tempo di marca avversaria sia dovuto anche a molte amnesie dei miei uomini". Il trainer granata prova a chiarire il concetto. "Siamo arrivati a questo big match come era giusto arrivarci. Non a caso fino all'ultimo secondo abbiamo avuto palle gol clamorose. Non è una questione di approccio. Probabilmente a qualcuno le pressioni della piazza non fanno bene. E' assurdo che nella ripresa andiamo come frecce e nel primo tempo facciamo sempre fatica. Forse, più ci avviciniamo ad un traguardo importante e più c'è la paura di raggiungerlo». Agostinelli spiega anche l'impiego di Di Napoli per tutta la gara. «Abbiamo anche cercato di fare un po' di pretattica. Sapevo che l'orgoglio di Arturo lo avrebbe fatto giocare per tutti i novanta minuti. Il rigore sbagliato avrebbe tagliato le gambe a chiunque. Non a lui. Nella ripresa ho visto soltanto una squadra in campo: la Salernitana. Il mercato? Sono contento della rosa che abbiamo. Sicuramente faremo qualcosa in uscita, ma per il resto stiamo bene così". Agostinelli torna sulla partita. "Francamente per quanto prodotto nel secondo tempo meritavamo proprio di vincerla questa gara. Purtroppo stavolta abbiamo avuto parecchi episodi sfavorevoli: abbiamo preso gol in contropiede, ma non ci siamo abbattuti. Purtroppo stavolta non ci siamo riusciti". Il tecnico parla anche della classifica. «Preferisco sempre guardarla poco, ma è ovvio che è ottima. In ogni caso dobbiamo continuare a lavorare perché non abbiamo ancora vinto nulla". Arturo Di Napoli è l'eroe a metà della serata dell'Arechi. Un rigore sbagliato ed un gol che ha evitato la debacle. "Mi dispiace per l'errore - ammette il capocannoniere - perché poi abbiamo subito anche gol. Non era facile reagire, ma ci siamo riusciti. Tutto sommato è un punto che ci portiamo a casa. Loro hanno fatto un grande primo tempo, noi ci abbiamo messo più di cuore nella ripresa. Il punto è comunque guadagnato". Guai, però, a parlare di serie B. "Nessuno deve pensare che siamo già promossi. C'è ancora tanto da sudare e da lavorare". Un'ultima battuta, Re Artù la riserva alle pessime condizioni dei campi su cui i granata lavorano. "Mi dispiace dirlo, ma ci alleniamo su campi indecenti. Il Volpe è un disastro. All'Arechi le condizioni sono sotto gli occhi di tutti. Ci dobbiamo arrangiare. Sono certo che su un campo importante riusciremo a migliorare parecchio».

lunedì 21 gennaio 2008

Salernitana - Crotone finisce 1-1, una occasione sprecata


La Salernitana pareggia 1-1 in casa contro il Crotone nel posticipo del campionato di Serie C1 del Girone B. Una partita dai due volti per i granata che hanno sofferto per tutto il primo tempo riuscendo poi nella ripresa, grazie anche alla superiorità numerica, a cambiare il volto della gara. Un match molto emozionante anche se resta il rammarico per quella che può essere considerata una occasione sprecata dalla Salernitana di mettere una seria ipoteca non solo sulla questione Crotone che sarebbe stato estromesso dalla lotta per il primo posto ma anche per la vittoria del campionato.

Eppure dopo un primo tempo disastroso, nel quale i calabresi hanno giocato meglio, mettendo sotto Fusco e compagni e sfiorando più volte la rete del vantaggio, i granata avevano avuto la possibilità di fare propria la gara grazie all’espulsione al 10’ del portiere Concetti uscito a valanga su Ferraro. Calcio di rigore, proprio sotto la Sud, con Di Napoli che dal dischetto spedisce a lato. Passa poco più di un minuto ed il Crotone, con una azione in percussione dell’ottimo Ghezzal si porta in vantaggio.

La reazione della capolista è immediata ed arriva proprio da uno spunto eccezionale di Re Artù che fa fuori Ogbonna e con un diagonale beffa il neo entrato Nicastro. Il numero 10 si fa perdonare dell’errore dagli undici metri ma in seguito, in ben due circostanze, manca clamorosamente la rete del 2-1. Il finale di partita è molto palpitante. Tanti giocatori colti dai crampi e Salernitana che nell’ultimo dei 5 minuti di recupero sfiora due volte la vittoria prima con Ambrogioni, sul quale salva tutto Nicastro con una uscita provvidenziale, e poi con Ferraro.

Un punto che consente agli uomini di Agostinelli di mantenere a +7 il distacca sulle seconde anche se proprio il Crotone, insieme con la Lucchese, devono recuperare una partita.

Salernitana-Crotone 1-1: TABELLINO

Salernitana (4-4-2): Pinna; Ambrogioni, Fusco L. ©, Cardinale e Milanese; Ciarcià (39’ st. Russo S.), Di Deo (1’ st. Soligo), Tricarico (24’ st. Mamede) e Piccioni; Ferraro e Di Napoli.

In panchina: Milan, Troise, Masini e Cammarata.
Allenatore: Andrea Agostinelli.

Crotone (4-3-3): Concetti; Borghetti, Rossi, Ogbonna e Bonomi; Pacciardi, Pederzoli (38’ st. Briglia) e Galardo; Petrilli (4’ st. Nicastro), Ghezzal e Dal Rio (17’ st. Russo N.).
In panchina: Fiasconi, Peana, Basso, Espinal, Russo N..
Allenatore: Paolo Indiani.

Arbitro: il Sig. Candussio di Cervignano del Friuli.

RETI: 10’ st. Ghezzal; 13’ st. Di Napoli;

  • Ammoniti: Galardo (C);e Mamede (S);
  • Espulsi: 4’ st. Concetti (C);
  • Calci d’Angolo: 6-3 per la Salernitana.
  • Recuperi: 0’ pt; 5’ st;

    Spettatori: presenti circa 12.000 persone. Una ventina i supporters provenienti da Crotone.

  • Prevendita a gonfie vele, in 15mila all’Arechi


    In quindicimila, stasera, a tifare per la Salernitana. Questa gara contro il Crotone rappresenta un’altra prova del nove per la compagine di Agostinelli e quindi i tifosi non vorranno far mancare il loro apporto di tifo a Di Napoli e compagni. Anche alla luce dei risultati di ieri, con la frenata delle seconde, la squadra di Agostinelli proverà a rafforzare quel primato che si è conquistata nel girone di andata e in queste prime gare del nuovo anno. E l’Arechi, ancora una volta, sarà stasera una ”polveriera” pronta ad esplodere. La vendita dei tagliandi di ingresso, che è stata abbastanza sostenuta nelle rivendite Lottomatica fin dall’inizio della scorsa settimana, si è intensificata nella giornata di ieri. La bella giornata di ieri, quasi primaverile ha indotto in molti a comprare il biglietto. Ma anche stasera con i botteghini aperti dalle ore 17 e fino a pochi minuti prima del fischio d’inizio fissato per le 20,45 (diretta su Rai sport sat) si potranno esaudire le richieste di altri ritardatari. Soprattutto coloro che arriveranno dalla Provincia visto che la squadra granata ha fatto ritrovare entusiasmo in piazze dove la componente tifo era quasi sparita. E la nascita di altri club della Salernitana, dopo quello di Vallo della Lucania, si aggiungeranno proprio in questa settimana. A Faiano e Pontecagnano, infatti, sono già state fissate le inaugurazioni. Con la squadra in grande spolvero, capolista indiscussa del girone B della serie C1, molti stanno tornando allo stadio. E lo faranno anche stasera nonostante la presenza delle telecamere della Rai. Intanto mentre si va verso l'esaurito della curva sud, le varie componenti ultrà di questo settore non prepareranno nessuna coreografia importante. Questa sembra essere l'intendimento di tutti anche se non è escluso che una minicoreografia possa essere allestita solo all’ultimo momento. Intanto tiene banco il lancio di «Granatiello», la nuova mascotte della Salernitana. Il pupazzo, alto circa due metri che ha le sembianze di un leone ed indossa la maglia numero 10 (quella di Arturo Di Napoli), esordirà stasera all'Arechi proprio nella gara contro il Crotone. È già polemica tra i tifosi, divisi sul nome della mascotte anche se molti si aspettavano di vedere in campo lo storico «cavalluccio». Il presidente del Centro di Coordinamento, Maurizio Tagliaferri, proprio su questa vicenda dice: «Non è una nostra scelta ma dello sponsor della Salernitana. Quindi, credo che questo sia l'ultimo problema a cui si debba pensare. Ora dobbiamo solo concentrarci sulla gara di stasera contro il Crotone e fare un tifo incessante per battere i calabresi. L'obiettivo primario resta la vittoria in campionato. Dopo penseremo anche ad altre cose».

    Salernitana, battere il Crotone per la fuga


    A questo punto è la partita che vale un’intera stagione. Stasera, la Salernitana affronterà il Crotone nel posticipo dell’Arechi ed avrà la possibilità di allungare ulteriormente il distacco dalle seconde, mettendo una seria ipoteca sul discorso promozione. Complici i mezzi passi falsi delle dirette concorrenti, infatti, la capolista del torneo di terza serie ha la chance di portarsi addirittura a più nove sulle inseguitrici. Quasi un match point, tanto per intenderci. Però c’è da battere il Crotone. Un avversario ostico, tutt’altro che agevole, capace di mettere in seria difficoltà i granata nella gara di andata (finì 0-0 con la Salernitana in 10, un Pinna in versione Batman e tre legni a dare una mano ai granata). Stasera, però, si gioca all’Arechi, con una cornice di pubblico che vuole essere all’altezza della regina del campionato. Il principe degli stadi si prepara a vivere il match clou della quarta di ritorno, indossando l'abito da sera. Per la prima volta in questo campionato, Agostinelli avrà finalmente problemi di abbondanza in quasi tutti i reparti del campo. Unica eccezione, purtroppo, la precaria condizione fisica di Arturo Di Napoli, che non è ancora al top a causa della fastidiosa pubalgia, ma che dovrebbe comunque partire dal primo minuto per poi, eventualmente, essere sostituito nel corso della ripresa. Facile intuire che il tecnico intenda pigiare subito il piede sull’acceleratore, sfruttando il suo massimo potenziale offensivo (Ferraro e Di Napoli hanno messo a segno come 17 reti in due), per poi giocarsi la carta Cammarata, ultimo arrivato in casa granata e già desideroso di mettersi in evidenza davanti alla gente dell'Arechi. In caso contrario, l’ex attaccante del Taranto partirebbe dal primo minuto al fianco di Ferraro, con Di Napoli pronto a subentrare nell’ultima mezzora (esattamente quanto ha in questo momento nelle gambe Re Artù). A centrocampo, invece, Soligo ha recuperato in extremis la botta al ginocchio e dovrebbe essere lanciato nella mischia dall’inizio al fianco di Di Deo in cabina di regia. Sugli esterni si muoveranno Ciarcià e Piccioni, con il preciso compito di costringere i vari Basso e Ghezzal a girare alla larga dall’area granata. Oltre che, naturalmente, a fornire assistenza alle torri. In difesa, invece, tutto invariato. Davanti alla saracinesca Pinna, imbattuto all'Arechi dal 23 settembre dello scorso anno (3-2 con il Taranto), si piazzeranno Amborgioni e Milanese sulle fasce, con capitan Fusco e Cardinale al centro. Pericolo scampato, dunque per Amborgioni che venerdì scorso aveva accusato un fastidio ai flessori, ma che sarà regolarmente in campo a presidiare la corsia di destra. La Salernitana, stasera, si gioca una grossa fetta di promozione in 90’ da vivere tutti d'un fiato. Facendo bottino pieno, infatti, Fusco e compagni eliminerebbero una delle avversarie più pericolose per la corsa alla serie B dalla porta principale. Per non parlare del vuoto che si creerebbe con le altre inseguitrici. Una vera e propria fuga, insomma. Adesso, però, la parola spetta al campo.

    Tutto in novanta minuti


    Premi a vincere, proclami da film d’avventura e vendette sportive da consumare: tutto in novanta minuti, salvo recupero. Lunedì sera andrà in scena il big-match della quarta di ritorno o se preferite quella che in terra di Pitagora viene definita la “madre di tutte le partite”. Ci tengono da morire a Crotone, anche per non far esalare l’ultimo respiro ad un campionato che rischia di essere ammazzato dalla Salernitana, ci tengono ancor di più a Salerno per una serie di ragioni: innanzitutto, per mettere fuori strada il bolide rossoblu nella lotta al primato, poi per cercare di allungare il passo e far dimenticare a suon di gol la prestazione poco appariscente e convincente dell’andata ed anche, perché no, perché c’è un bel gruzzolo messo a disposizione dalla dirigenza in caso di successo. Per la verità, i premi fissati sarebbero due: una pioggia di euro per battere il Crotone e un diluvio di soldi – un milione tondo tondo – per la promozione diretta in serie B. Per l’evento, scalda già i motori la coppia Di Napoli-Cammarata, pronti per una staffetta alla Rivera-Mazzola; il bomber milanese non ha i novanta minuti nelle gambe, l’ex cannoniere tarantino ha tanta voglia di rivalsa nel cuore.

    domenica 20 gennaio 2008

    Agostinelli: Di Napoli in campo solo mezz’ora

    Agostinelli accende già la sfida contro il Crotone. Per il tecnico della Salernitana c’è un solo risultato: la vittoria. «Fare calcoli già adesso? Assolutamente no. Contro il Crotone abbiamo un solo risultato: la vittoria». Quindi, Agostinelli pensa ai tre punti, senza mezzi termini. «Vincere significherebbe mettere fuori gioco una pretendente alla B. Ecco, noi vogliamo fare questo. E poi il Crotone è stata la squadra che nel girone di andata ci ha messo di più in difficoltà. Ed anche questo è un motivo per dimostrare che meritiamo i punti di vantaggio». Detto ciò Agostinelli, chiarisce il concetto evitando di caricare la partita di troppe tensioni. «Partita importante, ma non determinante. Ma giochiamo in casa e vogliamo vincere. Il pubblico dell’Arechi è sempre stato determinante e ancora una volta sarà una componente importante». Il dubbio della vigilia è relativo all’impiego di Di Napoli che soffre da più di un mese per la pubalgia e si è allenato pochissimo anche questa settimana. Re Artù può essere impiegato part-time. «Di Napoli può giocare trenta minuti, devo decidere se schierarlo all’inizio o alla fine della partita. C’è ancora un allenamento, ne parlerò con il calciatore e lo staff medico». Le buone notizie vengono dal centrocampo con la Salernitana che finalmente ha tutti gli elementi a disposizione, non ci sono infortunati e Russo rientra dalla squalifica. «Finalmente a centrocampo ci sono problemi di abbondanza, devo solo decidere gli uomini da schierare». Qualche problema in settimana lo ha avuto in difesa, reparto dove ha provato nella partitella Troise da difensore centrale al posto di Cardinale. «Ambrogioni ha accusato un risentimento ai flessori e qualche problema lo ha avuto anche Coppini: la mia intenzione è comunque quella di non muovere la difesa tipo». Capitolo mercato, Agostinelli è soddisfatto. «Sì, sono soddisfatto. Qualcosa si farà in uscita. Certo, un allenatore si aspetta sempre qualcosa, ma se si chiudesse così andrebbe già bene. Sono certo che Fabiani è vigile sul mercato». Uno degli obiettivi è Guidetti, richiesto anche dalla Cremonese. «Non penso a Guidetti, ma a Ghezzal e Dal Rio, i nostri prossimi avversari all’Arechi, due attaccanti molto pericolosi». Salernitana che torna al 4-4-2, su questo Agostinelli non ha dubbi dopo l’esperimento, comunque riuscito del 4-5-1 schierato a Arezzo. «Adesso, con l’arrivo di Piccioni, ho una soluzione tecnica in più a centrocampo per poter modificare lo spartito tattico della squadra. Ma il nostro credo principale resta il 4-4-2 che riproporrò contro il Crotone, diciamo che l’altro modulo è più adatto per le trasferte». In settimana si è parlato di premio partita e premio promozione. La presenza costante di Lombardi e Murolo agli allenamenti ha fatto sì che il discorso si spostasse su questi temi. Ma Agostinelli tiene a precisare. «Il premio partita e il premio promozione non sono le cose importanti. A vincere ci teniamo tutti per una soddisfazione personale prima di ogni cosa».

    C1/B - Risultati e marcatori 21a giornata


    Ancona-Lanciano 0-0

    Gallipoli-Taranto 2-2

    38’pt Ginestra (G), 3’st Mancini (T),

    9’st Zito (T), 11’st Molinari (G)

    Martina-Lucchese 1-2

    2’pt Masini (L), 28’st Gisberto (M),

    31’st Masini (L)

    Perugia-Sorrento 0-1

    47’pt Ripa

    Pistoiese-Arezzo 0-0

    Potenza-Juve Stabia 2-1

    48’pt De Cesare (P) rig., 6’st Ferretti (P),

    40’st Magliocco (JS)

    Salernitana-Crotone lun. 20, ore 20:45

    Sambenedettese-Pescara 2-0

    46’pt Ferrini (S), 43’st Forò (S)

    Sangiovannese-Massese 1-2

    35’pt Artistico (M) rig., 4’st Rebecca (S),

    14’st Turetta (M)

    sabato 19 gennaio 2008

    SOLIGO FIRMA IL RINNOVO

    La Salernitana Calcio 1919 comunica che è stato definito il rinnovo contrattuale del calciatore Evans Soligo. L'ex capitano granata ha confermato il suo legame al club del presidente Antonio Lombardi prolungandolo fino al 2010.
    "Mi fa estremamente piacere sapere di avere la piena fiducia del presidente - ha dichiarato Soligo dopo la firma - quanto sia importante per me questa piazza lo sanno tutti e spero di poter dare ancora tanto alla squadra e alla tifoseria. La maglia granata fa parte di me e non ho mai pensato né di andare via né che la società volesse fare a meno di me. Era giusto che nell'organizzazione generale si pensasse prima al mercato e poi ai rinnovi, soprattutto quando esiste la reciproca fiducia"

    Salernitana, un milione di euro per la B


    Un milione di euro per brindare alla serie cadetta. Il premio promozione stabilito dalla società sarà di circa due miliardi di lire del vecchio conio, centesimo più centesimo meno, da ripartire con i giocatori della rosa e lo staff tecnico, oltre che (sebbene in minima parte) con il resto dell'entourage granata. Il grosso della cifra, naturalmente, andrà ai 26 calciatori in organico. Numeri alla mano, ai giocatori sarebbero stati promessi circa 35mila euro in caso di promozione diretta. Senza passare, cioè, per la lotteria dei play off. Il resto, poco meno di centomila euro, verrebbe diviso tra l'allenatore Agostinelli, i suoi assistenti ed i vari collaboratori che gravitano nell'orbita della prima squadra. La Salernitana ha pianificato tutto con largo anticipo, stabilendo il premio prima della sosta natalizia. Non solo. Durante il blitz sul campo di Casignano di giovedì scorso da parte dell'intero stato maggiore granata si è anche accennato ad un eventuale premio partita in occasione del delicatissimo scontro diretto con il Crotone di lunedì prossimo all'Arechi. Non è escluso che la società abbia pensato di fare un regalo ai giocatori in caso di successo pieno contro una diretta concorrente per il salto di categoria. Del resto, la Salernitana si gioca una grossa fetta di promozione diretta in questi primi due mesi dell'anno. Sarà anche per questo che Lombardi e Murolo hanno pensato di dare un incentivo ai propri tesserati per il tour de force di inizio anno. Secondo alcune indiscrezioni, il premio partita dovrebbe aggirarsi intorno ai 50mila euro, da dividersi con tutta la rosa. Per una volta, dunque, la società granata gioca d'anticipo rispetto alle avversarie. Non è un mistero, infatti, che a molte formazioni che hanno affrontato la Salernitana fino ad oggi era stato promesso un premio in caso di vittoria contro i granata. Eccezion fatta per due sole eccezioni, però, (Pescara e Gallipoli), nessuna è riuscita nell'intento. Il momento, comunque, è delicato. Sarà anche per questo che il presidente Lombardi ha chiamato a raccolta tutta la tifoseria per la gara con il Crotone. «Lunedì sera - ha dichiarato il numero granata dal sito ufficiale della società - la Salernitana è chiamata a disputare una gara molto importante. Una partita che da sola vale almeno un terzo di serie B. Ed è proprio l'importanza della gara che mi spinge a rivolgermi direttamente al popolo granata. Lunedì sera dovremo essere in tanti: tutti sugli spalti ad incitare i nostri meravigliosi ragazzi». Lombardi chiude con un appello. «Come già accadde in occasione della partita con l'Ancona facciamo vedere chi siamo, facciamo vedere di che colore è fatta Salerno. Ma, soprattutto, facciamo vedere che cuore hanno i nostri meravigliosi tifosi». La squadra, intanto, ha sostenuto ieri pomeriggio a Casignano l'amichevole con la Berretti (8-0 il finale: reti di Troise, Cesaro e Piccioni nel primo tempo; tripletta di Cammarata, Di Deo e Cardinale nella ripresa). Di Napoli si è allenato con i compagni, ma avverte ancora fastidio per la pubalgia. «Non sono al top - ha detto Re Artù - il dolore è passato, ma avverto ancora fastidio». A riposo Soligo, Turienzo, Mammarella, D'Isanto e Barrionuevo; mentre Ambrogioni è uscito anzitempo per una fitta ai flessori. Il difensore Imparato ha fatto visita ai suoi ex compagni. Oggi, intanto, sarà presentata la mascotte della Salernitana che farà il suo esordio nel match con il Crotone. Si tratta di un leone con la maglia granata a cui potrebbe essere dato nome: il Re Leone.

    venerdì 18 gennaio 2008

    Murolo: già fissato il premio promozione


    Presidente e vicepresidente. Lombardi e Murolo sono tutti e due presenti all’allenamento della Salernitana a Casignano. Lo staff dirigenziale capisce il momento, la stagione si deciderà nelle prossime partite. Murolo dice: «Avevo impegni di lavoro con Lombardi, ci siamo visti e gli ho chiesto di poter conoscere i nuovi giocatori». E in effetti Murolo sta diventando sempre più un tifoso della Salernitana anche se non la vive quotidianamente come Lombardi. Era in vacanza alle Maldive durante il periodo natalizio, ma si è aggiornato anche sulla trasferta di Arezzo. «Lunedì ci sarò contro il Crotone», ha già anticipato. Murolo in realtà non era al campo solo per salutare i calciatori, ma anche per scambiare qualche battuta sul premio partita di lunedì e sul premio promozione. «Di questo abbiamo già parlato, è già stato fissato il premio promozione», confessa, ma non va oltre. Non dà cifre e non scende nei dettagli, Murolo preferisce parlare d’altro e sposta il discorso sul mercato. E qui si allinea su quanto già riferito da Lombardi e dal direttore generale Fabiani. «Il mercato è chiuso: la squadra va bene così, ci sarà solo qualche scambio, forse. Se dovessi fare altri movimenti solo in entrata, andremmo oltre il tetto e il budget degli ingaggi. Se sforassimo supereremmo addirittura il Siena di mio cugino», scherza il vicepresidente. Sollecitato ulteriormente Murolo si sofferma su qualche nome. «Guidetti ci interessa, ma le altre società giocano al rialzo. Noi non cediamo a nessun tipo di ricatto, anche perchè onestamente a questa squadra non manca nulla. Cammarata è un ottimo giorcatore, Tricarico è tornato e ci farà molto comodo e sono arrivati altri due centrocampisti: Barrionuevo e Piccioni». In effetti il mercato non è completamente chiuso, qualcossa ancora si farà. In attacco c’è la questione Guidetti, ma resta ancora aperto il discorso con il Siena che si libererà di uno tra Corvia e Chiesa con l’arrivo di Riganò. Difficile invece che il Siena rinunci a Frick che sta giocando e segnando. E poi c’è Scarpa, affare praticamente già concluso, ma con l’esterno della Paganese che arriverà solo l’anno prossimo. Stessa situazione che potrebbe riguardare Fava del Bologna. Già perchè la Salernitana, anche se a fari spenti, sta già pensando a costruire la squadra per la serie B. Lombardi, intanto, ha confermato il rinnovo del contratto di Soligo, fino al 2010. Ma il Pescara insiste per avere il centrocampista e c’è all’orizzonte un giro di affari che porterebbe a Correa, il centrocampista argentino del Gallipoli, vecchio pallino del presidente Lombardi. Poi la Salernitana cercherà di cedere qualche elemento in sovrannumero, come l’attaccante argentino Turienzo e D’Isanto. Fabiani che tiene d’occhio il mercato, ma innanzitutto la squadra in vista del posticipo di lunedì contro il Crotone, una partita fondamentale in chiave serie B perchè la Salernitana vincendo metterebbe fuori gioco in maniera definitiva una rivale diretta. Ad Arezzo è cominciato bene il miniciclo terribile che si concluderà contro la Lucchese all’Arechi passando per la sosta di fine gennaio e la trasferta di Taranto. Superare bene questa fase significherebbe mettere le mani sulla B anche in virtù del vantaggio attuale che è già di sette punti sulle più dirette insegutrici. Ed è per questo che Fabiani è lì, vicino ai calciatori, per chiedere il massimo di questi tempi.