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giovedì 10 novembre 2011

I prossimi avversari; Il Budoni

Il logo del Budoni e mister Giuseppe Bacciu

Il logo del Budoni e mister Giuseppe Bacciu

Sfida che vale il primato domenica all’Arechi, dove saranno puntati tutti gli occhi del girone G per la gara tra le battistrada. Se le prime dieci giornate sono state sufficienti per delineare l’antagonista del Salerno, allora si può parlare tranquillamente di scontro diretto, anche se la definizione è rispedita al mittente dalla sponda budonese. In Sardegna non si vuol sentir parlare di promozione: l’allenatore ed il presidente predicano cautela e parlano di mantenimento della categoria, il portiere Capello non guarda ai 22 punti in classifica, ma ai 18 che mancano per la salvezza. Ma intanto il Budoni macina risultati e i numeri sono freddi testimoni di un brillante avvio di stagione, il migliore dall’approdo in serie D datato 2008: secondo miglior attacco (dietro il Salerno), miglior difesa esterna e zero sconfitte finora. Il Budoni non subisce reti fuori casa da 320 minuti, dalla vittoria di Bacoli del 25 settembre, uno dei tre successi ottenuti con il punteggio di 3-2. Sono 7 i giocatori andati finora a segno, con i cannonieri Pau e Mesina (22 anni di differenza tra i due) a quota 4 in condominio con Caputo e Mounard.

Una squadra che ha sorpreso anche i tifosi più ottimisti e che è composta in gran parte da ragazzi cresciuti nel settore giovanile della stessa Polisportiva Budoni, che copre tutte le fasce di età, a partire dai Primi Calci. Non è un caso, allora, che l’artefice del progetto tecnico sia Giuseppe Bacciu, allenatore giovane e promettente che è stato negli ultimi anni il Responsabile Unico del Settore Giovanile. Nessuno a Budoni conosce i tesserati meglio di lui ed è per questo che il Presidente Sanna gli ha affidato la panchina della Prima Squadra, dopo che Bacciu è stato il secondo di Raffaele Cerbone, indimenticato attaccante di Venezia e Chievo Verona (uno che ha già segnato all’Arechi), che proprio nel Budoni ha chiuso la carriera di calciatore, prima di iniziare quella di allenatore. Bacciu ama schierarsi con una formazione spregiudicata e veloce sugli esterni; il suo modulo è un 4-3-1-2 che diventa un 4-3-3 quando c’è da rimontare una situazione di svantaggio, come successo con Astrea e Monterotondo, due partite in cui il Budoni è passato dallo 0-2 al 3-2.

In porta ha disputato tutti i minuti di questo campionato il classe ‘84 Davide Capello, al Budoni da tre stagioni, che vanta 3 presenze con il Cagliari in Serie B in seguito alla squalifica di Pantanelli. Dopo Cagliari, tante avventure in Sardegna per lui, difendendo i pali di Olbia, Nuorese ed Alghero. Gli altri portieri sono prodotti del vivaio: Antonino Picca (’92) e Gianluca Brundu (’93).

In difesa il primo allenatore in campo è Gianbattista Scugugia, nato a Olbia nel 1970, che ha deciso di continuare l’attività vicino casa dopo un’interminabile carriera che ha visto a Cesena e Cagliari le stagioni migliori, con presenze anche in massima serie. Il compagno di reparto al centro è Michelangelo Palazzo, siciliano classe ‘84 (ex Tavolara) autore del gol partita al 92° contro l’Astrea. Tuttavia la sua presenza è in dubbio per via di un infortunio patito prima della gara di Boville che lo tiene fermo da tre settimane. In caso di forfait pronto Nnamani, nigeriano dell’85 ex Porto Torres, forte di testa ma a volte troppo irruento. Il terzino sinistro è Salvatore Monaco, promettentissimo classe ‘92 già convocato nel primo raduno della Rappresentativa Nazionale di Serie D. A destra invece Bacciu dovrà fare i conti con la squalifica dell’altro ‘92, Marco Farris, arrivato a collezionare 4 gialli. In pole per sostituirlo c’è un altro prodotto del settore giovanile, quell’Alessandro Lasi (1992) capace di coprire sia il lato destro che quello sinistro. L’alternativa è Nnamani a destra se Palazzo viene recuperato al centro, oppure l’esordio dal primo minuto di Gavino Olmetto, che finora ha disputato solo uno spezzone di gara alla prima di campionato.

Nel centrocampo di Bacciu trova sempre posto l’ex Nuorese Riccardo Gavioli, giocatore di quantità e qualità nato nel 1983 e protagonista in C2 con Alghero e Villacidrese. In mediana probabilissimo l’impiego del nigeriano Simeon Ezeadi Chukwuneme (’87) calciatore proveniente dalla Primavera dell’Inter che lo ha prelevato dall’Africa insieme all’amico Obafemi Martins. Le strade dei due si sono presto divise e, anche a causa di un pessimo procuratore, Ezeadi è finito in Serie D dove ha vinto il campionato con la Scafatese, prima dell’approdo ad Ancona, a Gaeta ed infine al Budoni. Per le altre maglie ballottaggio tra il salernitano Stanislao Lepore (classe ‘85 ex Arzachena, autore già di un gol) ed il giovane rumeno Costantin Sandu. Tra i più incisivi di questo inizio stagione c’è il classe ‘89 Paolo Gancitano, autore di una doppietta al Monterotondo. La sua posizione dipenderà dallo schema adottato da Bacciu che cercherà di sfruttare al meglio la velocità e gli inserimenti dell’ex Trapani. Pronti all’impiego anche i giovani prodotti del vivaio, Piermario Motzo (’92) e Matteo Vardeu; Giovanni Secchi è invece un utilissimo jolly che si adegua sia in mediana che sulla linea difensiva e già in tre occasioni Bacciu l’ha impiegato a partita in corso.

L’attacco è ben assortito e pieno di calciatori interessanti da tener sotto controllo; partendo dal più esperto troviamo Marco Pau, il secondo allenatore in campo. Il classe ‘71 ha ricevuto gli elogi di Sanna, che lo ha definito una persona splendida che in campo ci mette l’anima neanche fosse un ragazzino. La tripletta al Bacoli lo ha riportato con la mente alle battaglie con la maglia del Tempio e della Cremonese. La sua stagione migliore al Montichiari nel ‘99 con 27 reti in 30 presenze. Pau però non è al meglio e la sua presenza è tutta da valutare. Al suo posto al centro potrebbe essere schierato lo spagnolo Jaime Martinez Nuňez (’81), un gigante di 1,92 metri che ha esordito nella Liga con Siviglia ed Atletico Madrid, forte sui palloni alti ma dotato anche di buona tecnica. Il Budoni lo ha prelevato dall’Atletico Lorca, squadra di terza serie spagnola ed ora è l’idolo dei tifosi.

Il calciatore del momento è però Antonio Mesina, classe ‘93 e orgoglio di Sanna. Il ragazzo è un prodotto del settore giovanile passato in prestito all’Ascoli e non riscattato solo per gli evidenti problemi economici dei bianconeri. Il suo ritorno alla casa madre non è stato però caratterizzato dalla rassegnazione, perchè subito ha prevalso la voglia di rimettersi in gioco. Dopo la tripletta al Porto Torres, Mesina ha dichiarato di voler dare filo da torcere al Salerno e siamo sicuri che ce la metterà tutta. Giocatore chiave per l’attacco sardo è l’esterno Mattias Meloni, un ‘92 proveniente sempre dalle giovanili. La sua velocità e l’abilità nel dribbling lo rendono pericolosissimo in avanti e Magrini lo ha già convocato nella Rappresentativa di serie D. Senza dimenticare l’ex Aprilia Cristian Sias (’84) che sa come si vince il girone G, e la giovane boa Mario Cubeddu (classe ‘91 alto 1,90) possiamo dire che il reparto offensivo del Budoni è affollato e competitivo.

Ragazzi che sono cresciuti con la maglia biancoceleste addosso e che sono legati allo staff da un rapporto umano e di riconoscenza prima che professionale. Il tutto in un ambiente che non mette pressioni e che vive con serenità la settimana anche se precedente ad una partita così delicata. Da punto di forza, però, la tranquillità può diventare debolezza, se i calciatori di Bacciu si troveranno davanti ad un pubblico che incita con forza gli avversari, le gambe potrebbero fare brutti scherzi.

Riprendiamo le parole di Sanna e auguriamoci che sia una bella partita, ma prima ancora una grande giornata di sport.

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