Comunicato del Nucleo Storico

Giudizio sospeso non sulle capacità imprenditoriali ed economiche di chi si avventura oggi a fare calcio a Salerno. Mezzaroma e Lotito, a giudizio degli addetti ai lavori, sono una garanzia dal punto di vista economico ed organizzativo.Sono giorni cruciali per l’allestimento dello staff tecnico e di una squadra competitiva, per la ricerca di campi su cui allenarsi ed effettuare la preparazione pre campionato.Comprendiamo che i tempi sono talmente ridotti che inducono a concentrarsi su un unico obiettivo.
Quindi giudizio sospeso.
Non possiamo, però, non rimarcare che non potremo sentirci soddisfatti fino a quando non verrà ribadita la volontà e le strategie per la rinascita della nostra storia. Si badi che il riferimento non è solo e soltanto all’Ippocampo, ma ai beni immateriali e cioè la denominazione SALERNITANA ed il colore GRANATA.
Noi non siamo a conoscenza di tutte le problematiche e le implicazioni legali che avvolgono la vicenda.

Ci aspettiamo che i proprietari della Salerno Calcio facciano chiarezza e ci spieghino quali sono le cause ostative in modo chiaro e comprensibile, senza sottintesi o allusioni. Quali sono i tempi tecnici per risolvere tali problematiche in modo che ognuno possa avere un quadro completo e possa ricavarne i propri convincimenti ed effettuare le proprie scelte con la consapevolezza di avere tutte le variabili disponibili ed in piena autonomia.
Assodato che il distruttore di Vallo (non ci va nemmeno di nominarlo) non avrà mai la dignità di regalare nulla alla città che lo ha reso famoso (prima di avere l’onore di essere chiamato presidente della SALERNITANA ma chi ti conosceva…), speriamo non vi siano ostacoli di natura economica relativi ad un budget programmato per la serie D.
Allo stesso modo si potrebbe comprendere eventuali pretese del “distruttore” che se dovessero superare quanto da lui speso, scatenerebbero la nostra indignazione che saremmo pronti a manifestargli a Vallo o dovunque si dovesse recare.
Solo in presenza di queste condizioni si potrebbero superare le remore e le divisioni degli ultimi tempi e permettere di recarsi allo stadio a supportare qualcosa che sappiamo diventerà SALERNITANA.
Non un semplice capriccio, non l’inceppamento momentaneo dovuto alla calura estiva, più semplicemente il rispetto della storia e dei sacrifici.
Il nome Salernitana, il colore granata, il “cavalluccio” sul petto non si cancellano, perché quel nome urlato in tutta Italia, quel colore che ci fa sentire uniti, quel simbolo tatuato sul cuore, sono gli stessi dei nostri padri, sono quelli del nostro amore che non possono scomparire dalla nostra vita senza che Noi si muoia con Loro. I beni immateriali sono il filo conduttore dal 1919 ad oggi, passando dai colori bianco-celesti ai simboli degli esordi. Sono la nostra storia. La storia di una società che ha rappresentato la nostra città.
Volere ancora i nostri simboli significa rivolere Noi, quello che eravamo,siamo e saremo.

NUCLEO STORICO