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mercoledì 9 febbraio 2011

Lo strano intreccio Lombardi - Energy Sport


Antonio Lombardi, proprietario di 99.900 azioni della Salernitana Calcio, una SpA, il 27 maggio 2010 cede l’intera quota ad una società a responsabilità limitata - costituita 3 giorni prima davanti al notaio Riccardo Malinconico - con apposito atto notarile vergato sempre davanti allo stesso notaio. La società a cui vengono passate le azioni della Salernitana si chiama Energy Sport srl: nello stesso giorno come amministratore unico veniva nominato Angelo Capone, 36enne domiciliato a Ceraso, piccolo borgo non lontano da Vallo. L’Energy Sport srl ha un unico socio. Chi è? Antonio Lombardi. E’ questa la nuova scatola in cui è stata depositata la Salernitana che, da spettatrice ma al buio, assiste ad un semplice passaggio fra due soggetti, privati: Lombardi e Energy Sport. Che, in pratica, sono la stessa cosa. Il passaggio non cambia la sostanza delle cose: la proprietà della Salernitana resta sempre di Lombardi che però ora la detiene attraverso la Energy Sport. E non cambiano nemmeno i conti della società granata che versa sempre in una preoccupante situazione di tensione finanziaria. Eppure la mossa - non è una schermatura della società né del patrimonio, non è una fiduciaria, non serve ad attenuare eventuali conseguenze penali in capo a Lombardi specie in caso di fallimento perché, come è noto, il 29 aprile 2010 con altro atto notarile Francesco Rispoli, da lui nominato amministratore unico nel 2008, gli ha revocato la procura institoria e dunque non ha da allora più alcuna rappresentanza legale all’interno del club - lascia interrogativi e probabili nefaste conseguenze per il futuro del club. Sussiste il rischio, visti i debiti, vista la categoria, viste le entrate, di renderlo ancora di più “invendibile”. E già, perché l’operazione effettuata è questa: con atto notarile il 27 maggio Lombardi cede - anzi vende - le 99.900 azioni della Salernitana alla Energy sport srl, che è di sua proprietà, per un valore 6 volte superiore a quello nominale. Lo fa in un momento particolare - la Salernitana ha ingenti perdite e rischia di non iscriversi al campionato - fissando così il prezzo di cessione a quasi 6 milioni di euro. Cinque in più del valore nominale delle azioni (le 99.900 del suo portafoglio, le altre 100 restano all’amministratore unico Rispoli): 6 milioni per la cessione. Un valore di 6 milioni al netto dei debiti. Un valore che non tiene conto di una serie di pendenze, esposizioni, sofferenze e scadenze certe, certificate (Irpef, Enpals, Sport www.lacittadisalerno.it e-mail: sport@lacittadisalerno.it Centralino 089/2783111 Fax 089/2783236 29 MERCOLEDÌ 9 febbraio 2011 Iva, solo come esempio) a fronte invece di alcuni crediti contabilizzati (quelli oggetto di contenziosi in relazione all’effettivo incasso) per i quali il collegio sindacale continua a pensarla diversamente dall’amministratore unico della Salernitana Rispoli, tanto da scrivere il 16 dicembre 2010 in fase di certificazione del bilancio “deve essere usato un comportamento più prudente e pertanto bisognerebbe svalutare il valore dei crediti”. Una frase che fa riflettere. Ed una cessione almeno 5 volte superiore al valore nominale delle azioni che - cristallizzando la situazione - metterebbe in seria difficoltà anche il collegio sindacale in caso di eventuale, ipotetica vendita ad altro soggetto. Quale sarebbe il prezzo da fissare, quale sarebbe il giusto corrispettivo? Al momento, stando alla scrittura privata tra Lombardi e la Energy Sport (essendo una SpA le annotazioni vanno sul libro dei soci, a margine curiosità: presso la Camera di Commercio a ieri l’altro figuravano detentori di quote della Salernitana Lombardi e Rispoli pur essendoci attestazione del passaggio di quote ma per un errore, si presume formale, nella comunicazione telematica, il passaggio “tra vivi” era stato datato 27 maggio 2011, situazione ora corretta), la Energy sport srl - società con capitale sociale interamente versato di 10mila euro dall’unico socio (Antonio Lombardi) - si è impegnata a versare circa 6 milioni di euro ad Antonio Lombardi quale detentore delle 99.900 azioni della Salernitana Calcio SpA. Un’operazione che ha fruttato in capo alle persona fisica Antonio Lombardi una plusvalenza di quasi 5 milioni di euro, cifra che andrebbe soggetta a tassazione secondo la normativa del testo unico. Nella scrittura privata tra i due soggetti non vi sarebbe traccia di clausole particolari in relazione al pagamento del corrispettivo: ci sarebbero invece scadenze, la prima avrebbe pure superato il limite temporale. Cosa potrebbe fare Lombardi se la Energy Sport si rivelasse inadempiente? Presentare forse decreto ingiuntivo nei confronti di una società da lui integralmente posseduta? Domanda paradossale che porta ad una domanda da milioni di dollari: nei conferimenti e benefici presenti nell’atto costitutivo della Energy Sport srl c’è forse il passaggio del marchio, acquistato nell’estate del 2008 da Lombardi attraverso un’altra sua srl, l’Energy Power? In fondo, a portarcelo materialmente il vecchio Ippocampo, non sarebbe poi costata tanta fatica: la sede sociale di entrambe è in piazza Vittorio Emanuele 50 a Vallo della Lucania, lì dove ha sede anche la Lombardi Costruzioni.

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