Clima surreale ieri sera allo stadio Arechi, pochissimi spettatori a fare da cornice ad un incontro che aveva da dire qualcosa solo per la capolista Lecce.La squadra di Cerone, si schiera con la migliore formazione e con il modulo 4 - 3 - 2 -1 con Dionisi una punta. I granata partono bene e aggrediscono i salentini che non si aspettano un avvio scoppiettante e vengono presi in contropiede da Dionisi che solo davanti al portiere lo supera con un diagonale che va a finire sul palo. Dopo poco però, il Lecce passa, su cross dalla destra dal fondo di Angelo e Munari raccoglie di testa al centro dell'area e insacca alle spalle di Polito.
I granata non ci stanno e subito dopo sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato da Cozza colpiscono l'incrocio dei pali su deviazione del pipelet avversario. Sul calcio d'angolo successivo lo stesso Cozza indirizza la palla direttamente in porta sorprendendo il portiere del Lecce che devia fuori ma già quando la palla ha varcato la linea del gol, ed è pareggio, La salernitana ci crede e con Merino solo davanti alla porta colpisce un'altro clamoroso palo, infine Cozza alla fine del primo tempo s'infortuna in maniera grave. Nel secondo tempo, dopo appena due minuti, papera di Luca Fusco che rimette indietro per Polito molto lentamente permettendo a Di Michele, ex di Turno, di segnare il gol della vittoria per i salentini, Finisce quì, senza altri sussulti un match, che il Lecce addormenta e sotto la contestazione giustificata di una tifoseria stantca ed umiliata da troppi erroi societari che hanno portato una città ai suoi minimi storici in tutti i suoi 90 anni di storia
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