Povera Salernitana. Mai così umiliata e mortificata. Relegata come è in fondo a quella classifica, lontana dalle avversarie che appaiono irraggiungibili, fa davvero un groppo alla gola. Tutti i record negativi del campionato sono targati Salernitana. Da elogiare, invece, quei tifosi che ancora mettono mano alla tasca e sono presenti puntualmente allo stadio Arechi a tifare per la loro squadra del cuore. Sono loro le vere vittime di questo campionato. «È il momento in cui le istituzioni devono uscire allo scoperto, non si può andare avanti in questo modo. Il presidente Lombardi deve farci sapere cosa ha in mente, quali sono i progetti per il futuro, insomma che fine farà la nostra Salernitana. Comunque, una cosa sia chiars: fino a quando c’è una piccolissima speranza di salvezza, noi saremo sempre presenti all’Arechi e fuori casa a tifare Salernitana». Il grido di allarme ma anche di speranza lo lancia Riccardo Santoro, presidente del Centro Coordinamento della tifoseria granata. È lui ad aver proposto, nei giorni scorsi, l’idea di una riunione da svolgersi nei prossimi giorni alla quale saranno chiamati a partecipare politici, imprenditori e tifosi proprio per individuare un progetto comune che assicuri un futuro alla Salernitana con o senza Lombardi. Il problema principale, in effetti, è proprio rappresentatato dall’attuale patron del club granata. Lombardi vive oramai come in un limbo, lontano da tutti convinto di poter andare avanti da solo per la sua strada. Tutto questo nonostante i tanti problemi e con la navicella che affonda sempre più. Sarebbe davvero ora che Lombardi uscisse allo scoperto e facesse capire alla tifoseria granata le proprie intenzioni. Il mercato Le operazioni in entrata e in uscita sono al momento congelate. Nè poteva essere altrimenti. Si attende la partita di Vicenza in programma sabato prossimo al Menti per decidere il da farsi. In caso di risultato positivo, il direttore sportivo Nicola Salerno si muoverà sul mercato. Tre gli obiettivi. Iniziando dalla difesa, c’è da coprire il ruolo di terzino destro anche se Salerno ritiene che Kyriazis possa giocare in quel ruolo (il greco però vuole tornare in patria dopo nove stagioni trascorse in giro per l’Italia). I problemi fisici di Jadid impongono l’acquisto di un sostituto, un centrocampista di qualità. Infine, c’è da prendere un attaccante capace di farsi rispettare in area avversaria e di mettere il pallone in rete. Di nomi ne circolano tanti, molti anche a sproposito. Ma si sa, in fase di mercato, già normalmente, avviene così, figurarsi nel caso della Salernitana. Ovviamente, se a Vicenza dovesse accadere l’irreparabile, la strategia granata in sede di mercato prenderebbe un’altra strada. Molti giocatori dell’attuale rosa andrebbero via. È il caso di Polito, Kyriazis, forse Stendardo, Luca Fusco se non è grave l’incidente del quale è rimasto vittima martedì sera, e Pestrin così come ritornerebbero alle società proprietarie dei loro cartellini i vari Statella, Caputo, Bastrini e Soddimo. Anche Soligo forse partirebbe. Al centrocampista veneto, verrebbe offerta l’opportunità di cimentarsi in un club che lotta per la promozione. Del resto, con Tricarico, è l’unico in casa granata ad avere mercato. Rimarrebbero Bastrini, Capone, Jadid, Merino, Montervino, Tricarico, Fava e Ferraro, Vincenzo e Enrico Pepe, Iuliano e Robertiello. A loro verrebbero affiancati i boys della Primavera, quali Agresta, Orlando, Siano, Neglia e Falzerano per citarne alcuni. Si tirerebbe avanti fino alla conclusione del campionato, cercando di valorizzare i prodotti del vivaio, visto anche che il tecnico attuale della prima squadra Grassadonia, li conosce bene per aver allenato fino all’inizio di novembre la Primavera che ha proprio in questo gruppo di ragazzi il punto di forza.
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