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martedì 15 dicembre 2009

A 38 anni,Sasà Russo riconquista la fascia sinisctra

Con lui in campo, la Salernitana ha trovato continuità. Il rientro di Salvatore Russo ha coinciso con i tre risultati utili consecutivi della truppa granata. Il 38enne centrocampista, prestato da tempo alla difesa, si è impossessato dell'out mancino dalla trasferta di Mantova. Da allora la Salernitana non ha più perso, trovando 5 punti nelle ultime tre apparizioni stagionali. Un pareggio, una vittoria ed ancora un pareggio. Salvatore Russo sempre presente. Un ritorno prepotente quello del biondo calciatore salernitano che prima ha dato un forte aiuto a Grassadonia all'interno dello spogliatoio - quando era fermo ai box per noie muscolari - e poi è riuscito a dare il suo contributo in campo nonostante la carta d'identità non fosse certo dalla sua parte. Tutte prestazioni al di sopra della sufficienza per Sasà Russo che ci ha sempre messo cuore, grinta e anima. Anche quando gli avversari di turno erano più rapidi e più veloci, lui ha risposto con l'esperienza uscendone sempre bene. Talvolta aggrappandosi all'avversario, talaltra giocando di posizione ed ancora con quel pizzico di malizia dall'alto delle sue 38 primavere, il jolly granata è riuscito a tappare una delle falle più grosse ed evidenti che la Salernitana lamentava fin dall'inizio della stagione. Quella del terzino sinistro, tanto per intenderci. Sia ben chiaro, Russo non è un esterno di ruolo e soprattutto non si può pretendere che regga per tutto il campionato in una posizione che non è certo la sua. Fino ad oggi, però, i risultati sono dalla sua parte. Complice l'emergenza sull'out mancino, infatti, il calciatore si è calato nella parte, rispondendo presente. In tutti i sensi. Anche quando tutti davano per scontato un suo avvicendamento sabato scorso contro l'Albinoleffe a causa dei troppi impegni di fila ravvicinati, Russo ha smentito tutti disputando una signora gara con l'Albinoleffe. Con ogni probabilità anche a Modena, contro il Sassuolo, Russo dovrebbe trovare spazio nell'undici titolare. Poco importa che ieri pomeriggio il centrocampista ha svolto un lavoro differenziato, saltando soltanto la partitella a metà campo, ma disputando tutta la parte atletica con il gruppo. Facile intuire che lo staff medico della Salernitana abbia preferito risparmiarlo in vista del match con la formazione di Stefano Pioli. Sempre sulla corsia di sinistra. Sempre pronto a chiudere gli spazi sulla sua catena di appartenenza. Sempre pronto a dare una mano anche in fase offensiva. Non a caso, negli ultimi tempi, si è visto finalmente anche qualche cross proveniente dall'out mancino. L'impiego di Russo, per il duo Cerone-Grassadonia è stato un toccasana sotto tutti i punti di vista. Sotto il profilo dell'esperienza, il giocatore ha dato un enorme contributo alla causa granata, favorendo la reazione della squadra fin dall'interno dello stesso spogliatoio. Sul piano tattico, poi, è stato finora una pedina fondamentale negli equilibri della squadra che si trovava "squilibrata" proprio sulla corsia di sinistra. Piccola curiosità. Salvatore Russo non è soltanto la chioccia del gruppo di calciatori in rosa, ma è anche anagraficamente più grande dello stesso Grassadonia. Il primo gioca ancora e ci riesce bene dall'alto dei suoi 38 anni; Grassadonia, invece, si sta giocando una chance importante alla sua prima esperienza in serie cadetta ad appena 37 anni. Della serie: quando l'età non conta. Per entrambi.

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