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lunedì 3 agosto 2009

Salernitana, mancano due pedine


Vanno bene i jolly, quelli indicati fin dal primo giorno di ritiro da Brini (Russo e Soligo) e pure quelli che lo sono per caratteristiche naturali e adattabilità (Galasso, Statella,Kyriazis). Ma dopo il precampionato, per dirsi completa la Salernitana qualche altro movimento in entrata dovrà realizzarlo ricordando che ha pure il contemporaneo obbligo di sfoltire l'organico. E allora, reparto per reparto, ecco le indicazioni emerse dopo 20 giorni di lavoro. DIFESA. L'indisponibilità lunga di Peccarisi e l'assenza di un esterno mancino di ruolo (in prova c'è il brasiliano Machado, sempre più convincente e in procinto di essere tesserato, e il fratello di Roberto Merino, Ivan), obbligano Acri ad intervenire con immediatezza. Brini ha chiesto di colmare il buco dei centrali (adesso ci sono solo Fusco e Stendardo con Kyriazis adattabile, visto che il tecnico lo considera un esterno) con l'acquisto di un mancino che possa agire al fianco di Fusco. Per il resto il reparto è ottimamente assortito con i vari Galasso, Russo, Brunetti e i due in prova (Machado ed Ivan Merino). Ben coperto il ruolo di portiere con l'esperto Polito, più di una garanzia, Iuliano alle sue spalle, che ha firmato un biennale, e il giovane Robertiello destinato a diventare il terzo guardiano dei pali. CENTROCAMPO. Forse è il reparto che offre le migliori garanzie tanto nel mezzo (Brini è deciso a proseguire con i due mediani piazzati davanti alla difesa), con Soligo e Pestrin che scattano in avanti in una ipotetica scala gerarchica e con Carcuro (attenzione all'ex crotonese: può rubare il posto a qualcuno) e Tricarico che sono più di semplici alternative, quanto sulle fasce, dove c'è addirittura abbondanza e tutta di buona qualità: Statella, Pepe, Soddimo, e all'occorrenza Soligo, Galasso, che gioca con la stessa disinvoltura sia in fase avanzata che sulla linea dei difensori, e Russo. Tutto in attesa del pieno recupero di Cozza, la perla del mercato granata che ha avuto la sfortuna di fermarsi al suo primo giorno di allenamento, e di Roberto Merino, costretto ad un lungo periodo di stop. ATTACCO. Vale lo stesso discorso fatto per la difesa: ora come ora i soli Caputo e Ferraro non offrono, a livello di ipotesi (infortuni, squalifiche) quelle garanzie che servono per affrontare una maratona lunga 42 giornate, anche se Brini pare deciso a giocare con una sola punta avanzata. I due bomber hanno ben impressionato - specialmente Caputo - ma nel caso di "un raffreddore" manca una vera alternativa ai due. Probabile che Acri stia sondando il mercato alla ricerca di un attaccante giovane, magari un under 21, ma già con discreta esperienza alle spalle. Sempre che il presidente Lombardi, una volta "liberatosi" degli onerosi carichi gestionali di Di Napoli e Cammarata, non decida di allargare ancora i cordoni della borsa e dare il via libera per l'acquisto di un altro attaccante di peso. Ma tutto rimane legato a quello che sarà il destino del "congelato" Di Napoli il calciatore che al momento rappresenta il vero e proprio problema dei granata con il suo ingaggio, fuori dai parametri fissati dalla società, e la sua personalità che potrebbe diventare un problema in caso di mancata cessione.

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