Pregando a mani giunte per le condizioni di Roberto Merino, aspettando con riserva il rientro di Ciccio Cozza, Fabio Brini punta sull'estro e la personalità di Danilo Soddimo per dare finalmente personalità ed una fisionomia di gioco ben definita alla "sua" Salernitana. Così, pur disdegnandola, la Coppa Italia ed il match con il Benevento in programma sabato prossimo all'Arechi, diventano improvvisamente un banco di prova gradito al trainer granata che intende edificare le sue fortune sul talento peruviano ma è costretto a trovare alternative in casa senza dover ricorrere alle capacità del diesse Acri di scandagliare il mercato. «Giocatori con le caratteristiche e la classe di Merino - diceva appena ieri l'altro l'uomo di Porto Sant'Elpidio - in giro non ce ne sono». E allora, dopo un timido tentativo, subito rinnegato, di adattare Emanuele Ferraro nel ruolo di trequartista, Brini si affida ora in modo totale a Soddimo, il talentino romano, scuola Sampdoria, cresciuto all'ombra di Attilio Lombardo, per definire il mosaico di una squadra ricca di giovani talenti che già stuzzica le fantasie del popolo granata. «Lui nasce in quel ruolo, poi viene dirottato sulle fasce» dichiara Brini che non intende abbandonare per strada l'idea di schierare una squadra con tre centrocampisti offensivi alle spalle di un'unica punta. Così, ieri pomeriggio, la seduta di allenamento di Eboli viene dedicata interamente o quasi ai tentativi di intrufolarsi in cabina di regia del blucerchiato. Sulle corsie esterne, soluzione buona anche per il campionato, vengono schierati a destra Pepe e sinistra Statella. Davanti, sornione e letale come al solito, incrocia Caputo ed in alternativa Ferraro. Per mezz'ora buona il centrocampista romano sembra muoversi con velocità e costrutto. Scambia coi compagni quasi sempre di prima, cerca la profondità e conclude spesso dalla distanza con buona mira e determinazione. Il banco di prova è abbastanza attendibile: spesso, infatti, è costretto a misurarsi con Fusco e Stendardo. Ad ogni modo, sempre di allenamento si tratta. Così, aspettando il conto alla rovescia che separa la preparazione estiva dall'esordio stagionale, unico e vero banco di prova per un calciatore, Danilo Soddimo ha ancora tre giorni per non deludere il tecnico e la tifoseria granata che sperano che l'assenza di Roberto Merino non comprometta il moderato ottimismo che accompagna l'inizio di campionato per la quinta Salernitana dell'era Lombardi, con targa doppia Brini/Acri. Bastrini e Machado finalmente in granata. Ufficializzato ieri sera, attraverso il sito della società, l'ingaggio dei difensori Alessandro Bastrini e Felipe Machado. Per il primo (ancora una sinergia con la Sampdoria) si tratta di un prestito annuale con diritto di riscatto in favore della società del patron Lombardi. Per il sudamericano invece, svincolato dal Cska di Sofia, c'é sempre un anno di contratto ma con l'opzione di rinnovo per altri due. L'ingaggio del talentuoso Bastrini, come sottolineato l'altro giorno in tandem da Brini e Acri, non prelude in alcun modo alla partenza del capitano Fusco, nonostante le presunte richieste del Pescara. Notiziario granata. Continua, da separati in casa, la permanenza a Salerno della strana coppia formata da Di Napoli e Cammarata. Ieri, per loro, allenamento differenziato al Dirceu, a margine del campo di gioco occupato dalla truppa agli ordini del tecnico granata. Oggi, inizio alle 16,30, l'appuntamento è ancora a Eboli.
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