Benvenuti nel sito Bellizzi Granata - Tutte le Notizie e le Curiosità sulla Salernitana, sui tifosi, sui risultati e sul Calciomercato. ULTIME NOTIZIE DAL CLUB "BELLIZZI GRANATA"

martedì 28 luglio 2009

Merino, crac al ginocchio: sei mesi di stop


Lesione ai legamenti del ginocchio sinistro. E speriamo che finisca qui. Già, perché quello che in un primo momento sembrava un infortunio di poco conto, con il passare dei giorni si sta rivelando più serio del previsto. Roberto Merino, ai box ormai da mercoledì della scorsa settimana, pare rassegnato - e con lui lo staff medico della Salernitana - a dover finire sotto i ferri. Non prima, però, di aver accertato l'esatta entità del danno subito che potrebbe interessare addirittura il crociato. Questa la prima, parziale, diagnosi stilata dal professore Cerulli che a Gualdo ha visitato il fantasista granata che s'è fatto male da solo in allenamento scontrandosi in maniera del tutto fortuita con il portiere Robertiello giusto una settimana fa. «Forte trauma contusivo con possibile distorsione, il calciatore verrà monitorato giorno dopo giorno e nel frattempo si sottoporrà a terapia riabilitativa in attesa delle 48 ore che occorrono a valutare il danno», così si esprimeva il medico sociale Italo Leo giovedì mattina. Trascorse le canoniche 48 ore, Roberto Merino ha iniziato a lamentare grossi fastidi al ginocchio. Per questa ragione, approfittando anche della vicinanza con Gualdo, dove lavora il professore Cerulli, uno dei maggiori esperti in fatto di ginocchia, s'è deciso di approfondire il discorso. E le prime relazioni non inducono all'ottimismo. Di certo c'è questo danno ai legamenti che di per sé già preoccupa, Ma ciò che tiene in ansia la Salernitana è la possibilità che sia interessato pure il crociato. In quel caso i tempi di recupero prima di rivedere in campo Merino, si dilaterebbero e di parecchio. Cinque, forse sei mesi. Ma non è il solo Merino a preoccupare. Fermo, fin dal primo giorni di ritiro, c'è anche Ciccio Cozza frenato da un pestone rimediato al quinto metatarso, nello stesso punto dove l'ex reggino è stato operato giusto un anno fa per comporre una frattura con un intervento di osteosintesi. Cozza sta lavorando da solo con terapie e piscina e da lunedì sarà a Salerno per iniziare la preparazione. E così, almeno per i primi due mesi, la Salernitana dovrà fare a meno dei suoi uomini migliori sul piano tecnico. Per finire ecco l'ultima tegola: Russo ieri ha fatto ritorno in sede dopo che gli è stata diagnostica la frattura dello zigomo sinistro rimediata durante l’amichevole con il Gubbio. Brini di certo non è contento. Il baffo contava parecchio sulle doti di Merino da lui definito «uno dei pochi a saper saltare l'uomo da fermo ma anche in corsa con spunti che mettono in crisi ogni difesa». E che dire di Cozza? Se tutto va bene sarà pronto per la seconda, forse la terza giornata di campionato, e il modulo messo a punto dal tecnico allora potrebbe anche variare. Un conto, difatti, è presentarsi con due mezze ali che si chiamano Cozza e Merino, un altro è farlo avendo giovani di grosse doti ma poco esperti come Statella, Pepe e Soddimo. Intanto ieri Brini ha lasciato a riposo la squadra concedendo un’intera giornata libera al gruppo. Non tutti hanno però riposato: in campo sono andati Pestrin, ormai sfebbrato, Vincenzo Fusco che ha svolto il solito lavoro differenziato con Cammarata, alle prese con un affaticamento muscolare, Soddimo e Machado che ha bisogno di mettersi al passo con il resto dei compagni. Ancora fermo e in terapia per un problema tendineo Ivan Merino. L’amichevole con il Campobasso è stata anticipata di un gorno, a venerdì 31 (ore 17.30): la squadra rientrerà con un giorno di anticipo.

Nessun commento: