mercoledì 29 luglio 2009
Lombardi: i soldi di Murolo? Inesistenti
Precipita la situazione in casa Salernitana. Lo scontro Murolo-Lombardi arriva in Tribunale. Ieri Vittorio Murolo ha presentato ricorso al Tribunale di Salerno attivando formalmente il procedimento ex art. 2409, «volto a preseguire il riassetto amministrativo contabile e la regolare ed ordinata amministrazione della società Salernitana Calcio». Adesso il giudice dovrà stabilire la data dell’udienza preliminare e decidere se attivare un’ispezione o nel caso più grave nominare un amministratore giudiziario della società. In merito all’annunciata presentazione del ricorso ex art 2409 l’avvocato Roberto Malinconico della Salernitana Calcio, in rappresentanza del presidente Lombardi, risponde così: «Alla data odierna il socio Vittorio Murolo è privo della legittimazione ad agire in quanto non più socio della società Salernitana Calcio a far data dal 23 luglio 2009, termine di scadenza dell’esercizio del diritto di opzione. A tal uopo l’articolo 2409 prescrive che il ricorso può essere presentato esclusivamente dai soci che rappresentino il decimo del capitale sociale, titolarità di azioni non più posseduta dal signor Vittorio Murolo». In buona sostanza l’avvocato Malinconico sostiene che Murolo non aveva la titolarità per presentare il ricorso e che quindi lo stesso non ha nessuna efficacia. Si tratta del botta e risposta finale di una giornata convulsa, cominciata con il comunicato stampa a firma dell’avvocato Malinconico, apparso sul sito della società Salernitana Calcio, e con il quale ha inteso replicare alle dichiarazioni formulate il giorno precedente da Murolo, tramite il suo rappresentante, il commercialista De Vita. «I presunti versamenti ai quali fa riferimento Murolo non solo non esistono, ma non risultano neanche dalla stessa situazione patrimoniale redatta alla data del 30 aprile 2009 ed allegata al verbale di assemblea del 19 giugno, situazione patrimoniale che è stata espressamente accettata in assemblea dallo stesso Vittorio Murolo, per tramite del proprio delegato De Vita», scrive l’avvocato Malinconico e precisa che «Murolo ha tardivamente comunicato una dichiarazione di sottoscrizione per nulla conforme alla procedura prescritta nel verbale di assemblea del 19 giugno 2009 dallo stesso conosciuta ed approvata». Poi spiega i passaggi che Murolo avrebbe dovuto effettuare. «Murolo avrebbe dovuto far pervenire nei trenta giorni di pubblicazione dell’offerta di opzione (scadenza 23 luglio 2009) la dichiarazione di sottoscrizione con allegata la ricevuta di bonifico bancario dele somme necessarie per procedere al ripianamento delle perdite ed alla sottoscrizione del nuovo capitale, sua quota parte. Diversamente da quanto stabilito nel verbale Murolo ha esercitato in modo non conforme a quanto da lui stesso approvato nell’assemblea la propria sottoscrizione richiamando tutti i versamenti già effettuati in conto aumento come da accordi parasociali, in totale difformità da quanto deliberato». L’altro punto di controversia è questo: l’esistenza o meno di patti paraosciali, di scritture private tra i due soci. «Alla società non è nota l’esistenza di patti parasociali contenenti versamenti in conto aumento di capitale effettuati dal signor Vittorio Murolo, tanto ciò è vero che sempre nel verbale del 19 giugno tutti i soci all’unanimità, ivi compreso il delegato del signor Murolo, hanno riconosciuto che i versamenti effettuati fino a quella data erano imputabili esclusivamente a Lombardi», precisa l’avvocato Malinconico. Lo scontro si fa duro e nalla nota della Salernitana Calcio si precisa: «Lombardi è socio unico della Salernitana Calcio e pertanto tutte le azioni legali preanunciate di Vittorio Murolo saranno prontamente contestate nelle sedi opportune» e precisa che «la dichiarazione di sottoscrizione di azioni con contestuale atto di diffida a firma di Vittorio Murolo è stata ricevuta dalla Salernitana Calcio solo in data 27 luglio 2009, mentre la dichiarazione di sottoscrizione con contestuale versamento delle somme necessarie per il ripianamento delle perdite e la sottoscrizione del nuovo capitale in quota parte doveva essere fatto pervenire alla Salernitana Calcio entro il termine del 23 luglio 2009».
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