
Infortuni e squalifiche hanno rappresentato i principali ostacoli della Salernitana. Nell’attuale torneo, infatti, prima Castori, poi Mutti e successivamente ancora l’allenatore di Tolentino hanno dovuto fare i conti con un organico costantemente in emergenza. Inizialmente la mancanza di valide alternative, poi un’infermeria costantemente affollata hanno creato non pochi problemi. Fava, Soligo e proprio Peccarisi sono tra i calciatori granata che hanno saltato più partite. L'emergenza di questa settimana, dunque, non è una novità ma solo una brutta consuetudine. Così la Salernitana ha battuto un non invidiabile record. In trentadue partite di campionato, infatti, soltanto nelle prime due giornate Castori è riuscito a schierare la stessa formazione. Nella gara inaugurale con il Sassuolo ed in quella successiva con il Cittadella, infatti, la Salernitana è scesa in campo sempre con gli stessi uomini conquistando una vittoria ed un pareggio. Eppure il 4-2-3-1, il modulo tanto caro a Castori, in quelle due sfide è stato interpretato da una squadra molto diversa da quella attuale con Pinna tra i pali, Kyriazis, Fusco, Peccarisi e Marchese in difesa, Soligo e Tricarico centrocampisti centrocampisti centrali, Ciarcià, Di Napoli e Scarpa in posizione più avanzata alle spalle di Fava. In pratica la Salernitana ha cambiato trentadue volte la formazione titolare. Tutto ciò ha condizionato le prestazioni ed il rendimento dei granata. Dopo il positivo avvio torneo Castori è stato costretto a cambiare assetto tattico (4-4-2) per fare fronte ai problemi della squadra. Lo stesso modulo è stato poi adottato da Mutti durante la sua breve gestione. Dopo gli acquisti di gennaio e con il ritorno di Castori in panchina la Salernitana ha giocato con il 4-3-3. Poi, però, l’involuzione della squadra ha convinto l'allenatore a cambiare ancora modulo. Così nelle ultime partite disputate la Salernitana ha variato spesso il modulo, oltre naturalmente agli interpreti. Castori ha provato con un rifinitore dietro ad unica punta, poi un centrocampo più folto ed un solo attaccante prima di tornare al 4-4-2 oppure al 4-2-3-1. Moduli che la squadra ha spesso adottato nella stessa gara. C’è solo una costante nelle trentatré partite giocate, quella di una squadra che non ha mai giocato con tre soli difensori.
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