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venerdì 3 aprile 2009

Berni, le mani sula salvezza

È un momento importante per Tommaso Berni. Il portiere della Salernitana è chiamato a scacciare qualche critica di troppo subita dopo le ultime due prestazioni contro Ancona e Vicenza. L'estremo difensore toscano ha sostituito Pinna da ormai tre mesi alternando grandi parate a qualche uscita a vuoto. Contro il Treviso sarà chiamato anche lui ad offrire la classica prova di cuore guidando una difesa inedita che dovrà garantirgli la massima protezione. La salvezza inevitabilmente passerà anche dalle sue parate che oggi più di sempre sembrano essere quanto mai necessarie. Sabato Berni festeggerà la sua undicesima presenza con la maglia della Salernitana, una maglia che non ha mai lasciato dal suo esordio vincente a Frosinone, quando i granata vinsero per due a zero anche grazie ad una strepitosa parata nel primo tempo su botta a colpo sicuro di Dedic. Si intuì già allora che Berni tra i pali poteva essere una garanzia di rendimento mentre nelle uscite alte forse ci sarebbe stato da lavorare di più. La presenza di un altro bravo portiere come Salvatore Pinna lo ha stimolato ampiamente, facendo in modo che la squadra granata sia in questo momento forse l'unica squadra in grado di poter contare su due portieri di grande affidamento. Del resto la media gol incassati in dieci giornate parla chiaro perché nelle prime dieci partite di campionato Pinna ha subito 14 gol con una media di 1,4 gol a partita senza contare le tre gare di Coppa Italia dove il pipelet sardo in tre gare ha subito 5 gol (tre dal Napoli e e due dal Sassuolo). Di un soffio migliore la media di Berni che in dieci gare con la Salernitana ha subito 13 reti con una media di 1,3 gol a partita, segno che la squadra granata, indipendentemente da chi difende la porta è squadra che di gol ne ha sempre subiti anche troppi. La società ha fatto a gennaio una scelta ben precisa decidendo di acquistare dalla Lazio un portiere come Berni che, seppure tenuto in naftalina in seria A, avrebbe potuto rilanciarsi in un campionato equilibrato come quello cadetto. Non va dimenticato anche il fattore legato all'anagrafe, perché Berni ha solo 26 anni ed è nel pieno della sua maturità sportiva legata ad una carriera che lo ha portato anche in Inghilterra nel Wimbledon nel 2001 direttamente da settore giovanile dell'Inter. È stata proprio la sua esperienza inglese a garantirgli la convocazione nella Nazionale Under 21 nell'agosto del 2002 in occasione della partita contro la Germania. In azzurro poi altre due presenze nel 2004 e nel 2005 dopo il suo trasferimento alla Ternana. Prima della partita contro il Vicenza è stato proprio lui ad esternare i sentimenti di una squadra travolta dai risultati negativi e nello stesso tempo indicando a tutti la ricetta per uscire dalle secche della classifica: «Non lasciare punti in casa è fondamentale. Con l'aiuto del pubblico possiamo farcela». Berni è arrivato a Salerno con la formula del prestito secco ma, se la Salernitana riuscirà ad agguantare la salvezza, la dirigenza farebbe bene a proporgli un accordo più lungo dando a lui la possibilità di cominciare la stagione con i suoi compagni fin dal ritiro: «Sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta venendo a Salerno». Questo il messaggio chiaro e tondo ai tifosi, anche ai più critici ai quali non sono bastati i due rigori parati in sei giorni, anche se quello respinto a Sgrigna domenica scorsa è servito a ben poco.

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