È andato via pochi minuti prima del fischio d'inizio. Roberto Merino non ha gradito l'ennesima "tribuna", preferendo rientrare a casa piuttosto che assistere al match tra Salernitana e Piacenza dalle gradinate dello stadio Arechi. Da quando è arrivato alla corte del presidente Lombardi, il fantasista sudamericano è sempre finito in tribuna. Mai una panchina, mai una chance, mai una possibilità di mettersi in mostra e dimostrare il suo valore. Sabato scorso, l'ennesima bocciatura. La decisione di Castori di escluderlo dalla lista dei "18" proprio non l'ha digerita. Il giocatore prima ha chiesto spiegazioni e poi sarebbe tornato a casa. Per la verità Merino, insieme al suo talent-scout Josè Alberti, la settimana scorsa aveva provato a parlare direttamente con il presidente Lombardi. Purtroppo, però, l'incontro è saltato all'improvviso. Ironia della sorte, l'attaccante è finito nuovamente in tribuna. «Credo che il giocatore abbia qualità importanti che potrebbero tornare utili a questa squadra - dice Alberti - Non capisco quest'accanimento nei suoi confronti. Non capisco perché non gli si dia nemmeno una chance». Alberti rincara la dose. «Non credo sia giusto dirgli durante gli allenamenti di essere bravissimo per poi spedirlo sistematicamente in tribuna. Se poi un allenatore ti dice che non intende impiegarti fin quando la squadra non risale in classifica fai fatica a capire cosa stia accadendo veramente». Josè Alberti oggi sarà nuovamente a Salerno per parlare con Lombardi. Merino sarà regolarmente in campo. L'impressione è che il giocatore sudamericano sabato prossimo conquisti almeno un posto in panchina. Toccherà a lui, poi, dimostrare di che pasta è fatto.
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