Un Lombardi furioso che lancia segnali e messaggi oscuri, è quello che rompe il silenzio-stampa intervenendo ieri sera a Liratv. La sconfitta a Vicenza brucia. «Sono amareggiato - dice il patron - ma vado avanti con grande dignità in un momento difficile della mia gestione. Ci salveremo, ne sono sicuro». L’orgoglio cede il passo alle accuse. Forti, gravi ma senza uno specifico destinatario. Ce l’ha con il clima generale che avverte intorno alla società. Percepisce, Lombardi, ostilità. «Chi gioca a massacrarci - attacca - alla fine la pagherà, dovrà pagarla. Ora dobbiamo solo pensare a salvare la cadetteria. Dobbiamo fare quadrato tutti perchè questa società sta buttando il sangue per la Salernitana». Poi rincara: «Fino ad oggi sono stato in silenzio proprio per evitare polemiche. Serviva e serve soprattutto una compattezza ed una giusta serenità mentale. Ci siamo, però, stancati. Le illazioni sulla società e quant'altro non le voglio commentare. Almeno per ora. Il momento è difficile, arriviamo alla sponda salvezza in breve tempo e poi parleremo e metteremo in chiaro ogni cosa». È incontenibile Lombardi che alla salvezza, come obiettivo prioritario, ne aggiunge un altro: «A fine campionato resetteremo e riazzereremo tutto. Poi vedremo le colpe di chi sono. Certo è facile demolire. Ma a costruire è sempre più difficile. Non dimentichiamoci che in quattro anni siamo venuti fuori dalle ceneri di un fallimento, abbiamo lottato per arrivare in serie B, una categoria che spetta di diritto non a Lombardi o a Murolo ma a Salerno ed alla sua grande provincia». E malgrado questo «siamo andati avanti - dice Lombardi - con le sole nostre forze e l’aiuto di nessuno». Non va oltre l’accusa, il patron Sulle voci che vorrebbero un suo disimpegno alla fine del campionato, Lombardi è lapidario: «Assolutamente no». Poi il massimo dirigente granata ha anche detto che si andrà avanti con Castori in panchina: «Nella gara contro il Vicenza non ci sono colpe del tecnico. Aveva molti giocatori indisponibili a cui si è aggiunto anche Di Napoli che è stato mandato in campo nel secondo tempo malgrado avesse avuto la febbre nel corso della notte». Sull'impiego di appena cinque minuti dell'argentino Merino, a risultato già acquisito per i vicentini di Gregucci e su un campo davvero infame Lombardi ha detto: «Non ho parlato con il tecnico, credo che chiariremo tutto in settimana», facendo anche intendere che l'acquisto del fantasista, voluto proprio da lui, non sarà un episodio che farà scoppiare un altro caso. Lombardi guarda alla sfida con il Treviso che «dobbiamo vincere, non abbiamo alternative». E giura sulla fedeltà dei tifosi «che non ci abbandoneranno». Poi ancora un appunto sulle prestazioni della squadra: «Le assenze di molti giocatori, primi fra tutti Fusco e Fava ci hanno penalizzato nelle ultime gare. Non sono scusanti, ripeto, ma se a ciò si aggiungono anche le polemiche continue è davvero difficile risalire la classifica».
lunedì 30 marzo 2009
Lombardi: chi gioca a massacrarci la pagherà
Un Lombardi furioso che lancia segnali e messaggi oscuri, è quello che rompe il silenzio-stampa intervenendo ieri sera a Liratv. La sconfitta a Vicenza brucia. «Sono amareggiato - dice il patron - ma vado avanti con grande dignità in un momento difficile della mia gestione. Ci salveremo, ne sono sicuro». L’orgoglio cede il passo alle accuse. Forti, gravi ma senza uno specifico destinatario. Ce l’ha con il clima generale che avverte intorno alla società. Percepisce, Lombardi, ostilità. «Chi gioca a massacrarci - attacca - alla fine la pagherà, dovrà pagarla. Ora dobbiamo solo pensare a salvare la cadetteria. Dobbiamo fare quadrato tutti perchè questa società sta buttando il sangue per la Salernitana». Poi rincara: «Fino ad oggi sono stato in silenzio proprio per evitare polemiche. Serviva e serve soprattutto una compattezza ed una giusta serenità mentale. Ci siamo, però, stancati. Le illazioni sulla società e quant'altro non le voglio commentare. Almeno per ora. Il momento è difficile, arriviamo alla sponda salvezza in breve tempo e poi parleremo e metteremo in chiaro ogni cosa». È incontenibile Lombardi che alla salvezza, come obiettivo prioritario, ne aggiunge un altro: «A fine campionato resetteremo e riazzereremo tutto. Poi vedremo le colpe di chi sono. Certo è facile demolire. Ma a costruire è sempre più difficile. Non dimentichiamoci che in quattro anni siamo venuti fuori dalle ceneri di un fallimento, abbiamo lottato per arrivare in serie B, una categoria che spetta di diritto non a Lombardi o a Murolo ma a Salerno ed alla sua grande provincia». E malgrado questo «siamo andati avanti - dice Lombardi - con le sole nostre forze e l’aiuto di nessuno». Non va oltre l’accusa, il patron Sulle voci che vorrebbero un suo disimpegno alla fine del campionato, Lombardi è lapidario: «Assolutamente no». Poi il massimo dirigente granata ha anche detto che si andrà avanti con Castori in panchina: «Nella gara contro il Vicenza non ci sono colpe del tecnico. Aveva molti giocatori indisponibili a cui si è aggiunto anche Di Napoli che è stato mandato in campo nel secondo tempo malgrado avesse avuto la febbre nel corso della notte». Sull'impiego di appena cinque minuti dell'argentino Merino, a risultato già acquisito per i vicentini di Gregucci e su un campo davvero infame Lombardi ha detto: «Non ho parlato con il tecnico, credo che chiariremo tutto in settimana», facendo anche intendere che l'acquisto del fantasista, voluto proprio da lui, non sarà un episodio che farà scoppiare un altro caso. Lombardi guarda alla sfida con il Treviso che «dobbiamo vincere, non abbiamo alternative». E giura sulla fedeltà dei tifosi «che non ci abbandoneranno». Poi ancora un appunto sulle prestazioni della squadra: «Le assenze di molti giocatori, primi fra tutti Fusco e Fava ci hanno penalizzato nelle ultime gare. Non sono scusanti, ripeto, ma se a ciò si aggiungono anche le polemiche continue è davvero difficile risalire la classifica».
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