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lunedì 30 marzo 2009

Delusione Fragiello, l’ultimo errore di Castori


Gregucci, l'ex tecnico granata, ora allenatore del Vicenza, prova a dare coraggio alla Salernitana. «E' dura la lotta per restare in B, ma la Salernitana ha le carte in regola per farcela. Castori è bravo, la squadra è allenata bene, nel primo tempo ha retto il confronto». Il campo però ha detto cose diverse e anche la classifica è adesso nuovamente ad alto rischio, i granata sono di nuovo quart'ultimi, scavalcati dal Cittadella che ha vinto con grande margine sul Modena. Stavolta però qualche rammarico in più c'è in casa granata: nel primo tempo la Salernitana ha retto e Fragiello si è divorato due palle gol. E poi ci sono le recriminazioni per due gol annullati (nel primo tempo ad Iunco e nel secondo a Di Napoli) e per un calcio di rigore non assegnato per un fallo di mani di Zanchi (ma nel primo tempo uno sopsetto lo aveva commesso anche Russo nell'area della Salernitana). E poi la Salernitana sotto di un gol è rimasta in dieci per l'esplsione di Cardinale. Un'ennesima delusione per i tifosi granata, oltre ducento in curva ospiti nonostante la giornata fredda e di pioggia. Ai gruppi del nord si uniscono quelli di Salerno, anche se nel corso della partita i tifosi in curva non si mantengono sempre fisicamente compatti e il tifo non procede sempre armonico. Il «Menti» si conferma stadio tabù, arriva l'ennesima sconfitta della storia granata. Il presidente Lombardi non c'è, la partita la guarda in tv: a Vicenza c'è il direttore Fabiani, gli altri rappresentanti della società sono il dirigente accompagnatore Gagliano e il team manager Avallone. La Salernitana è triste come il clima a Vicenza, pioggia initerrotta per ventiquattr'ore, il prato del «Menti» regge, ma è comunque pesante. Non basta neanche la scaramanzia, la Salernitana si schiera con una maglia color giallo ocra con bordature nere. A far festa è solo il Vicenza che torna al successo dopo due mesi, otto partite, l'ultima vittoria arrivò il 7 febbraio, giorno dell'ultimo exploit in trasferta della Salernitana, a Frosinone. Ed è far festa è soprattutto Sgrigna che festeggia le cento prsenze in biancorosso con un gol, anche se il pomeriggio gli viene parzialmente guastato dall'errore dal dischetto. La sorpresa è l'assenza dalla formazione base di Di Napoli, stavolta però, a differenza di Ancona, non è un giallo: già dalla mattinata infatti trapelano notizie sulle condizioni di Re Atù, vittima dell'influenza. L'attaccante, un ex insieme a Fatic, parte dalla panchina e entra in campo solo nella ripresa e con la Salernitana sotto di un gol. Il suo sostituto, Fragiello, all'esordio stagionale dal primo minuto sbaglia completamente partita e nel primo tempo si divora due palle gol. L'assenza forzata di Di Napoli, però, giustifica solo in parte gli errori di Castori che rispetto alla squadra schierata contro il Brescia cambia nuovamente l'assetto tattico, si riaffida al 4-3-3 e rimette nuovamente Ciaramitaro nella posizione di terzo centrocampista a siistra. E così l'ex palermitano, tolto dal suo ruolo preferito, in mezzo al campo alle spalle delle due punte, diventa nuovamente inutile alla causa perchè è costretto a snaturarsi in un lavoro sporco. La squadra è tornata in treno a Roma, da lì poi in pullman ha fatto ritorno in nottata a Salerno. Umore nero, non tanto per la prestazione, quanto per la sconfitta, l'ennesima in trasferta della stagione. Sabato nuova sfida salvezza all'Arechi con il Treviso: non ci sarà per squalifica Cardinale, ma dovrebbe rientrare Peccarisi.

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