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venerdì 12 dicembre 2008

Lombardi allunga le mani sul derby

Un derby speciale questo per Antonio Lombardi. E non solo per la rivalità calcistica con l’Avellino e per quelle due sconfitte subite due anni fa da cancellare. Un derby speciale perchè domani al Partenio si riparte con un nuovo allenatore, Bortolo Mutti. Un derby speciale perchè da Avellino il presidente spera possa ripartire la vera Salernitana. «Le sensazioni sono positive, ho seguito qualche allenamento e ho visto qualche ragazzo in sede. Credo che Mutti abbia restituito convizioni in qualcuno che le aveva perse. La scossa mentale che ci auspicavamo con il cambio tecnico c’è stato, nel gruppo è cresciuta l’autostima. E nel calcio la testa è fondamentale per vincere». Quindi, vuole vincere e non firmerebbe per il pari? «Voglio sempre vincere e non firmerei mai in partenza per un pareggio. Figuriamoci adesso che si tratta di un derby sentitissimo per me, per la squadra, per la tifoseria e l’ambiente tutto. Ad Avellino si va per vincere». L’Avellino le riporta alla mente quello 0-4, vero? «Verissimo, fu una lezione durissima, quella sconfitta resta una delle più grandi delusioni da quando sono presidente della Salernitana. E’ arrivato il momento di cancellare quello 0-4 con una bella vittoria». Come si vince un derby? «Giocando con attenzione e concentrazione e soprattutto mettendoci un grandissimo agonismo. Si tratta di partite speciali e ci vogliono motivazioni speciali. Ovviamente lo stesso discorso vale per l’Avellino che ci metterà le stesse motivazioni». Sarà al Partenio? «Certo, sarò in tribuna. I rapporti con la dirigenza dell’Avellino sono ottimi, è chiaro che poi durante la partita ognuno farà il tifo per la propria squadra». Chi può decidere il derby? «Chiunque, punto sul collettivo e sul gruppo e non su un singolo. Fondamentale sarà lo spirito di squadra e la voglia di sacrificarsi. E ripeto, in settimana ho visto questa reazione da parte della squadra, ma è ovvio che adesso questa voglia dovrà tramutarsi in fatti sul campo: mi aspetto una grande prestazione». Sta già lavorando sul mercato? «Questa squadra ha grandi potenzialità e non va smantellata. A gennaio sarà rinforzata con minimo 3 giocatori ma compatibilmente con i nostri bilanci. Se poi saranno 4 o cinque i rinforzi si vedrà. Decideremo con Mutti, ma ripeto che questa squadra non va stravolta perchè è già competitiva». Da Avellino per ripartire? «Proprio così, da Avellino per ripartire. Spero proprio possa essere la partita della svolta, dopo quattro sconfitte e il cambio tecnico ci attendiamo la risposta giusta con una grande prestazione e un grande risultato. Sì, ad Avellino ci attendiamo la svolta per rimetterci in linea con quelli che sono i programmi». Una vittoria eventuale da dedicare a chi? «A noi stessi e ai nostri tifosi che non potranno essere presenti al Partenio e ci seguiranno in tv. Ci teniamo tanto tutti quanto noi a regalare una grande gioia ai tifosi dopo le ultime grandi amarezze». Cosa teme dell’Avellino? «Rispetto l’Avellino che si è ripreso bene dopo una partenza difficile anche grazie all’arrivo del nuovo allenatore, Campilongo. Ma anche l’Avellino dovrà temere la voglia di riscatto della Salernitana».

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