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lunedì 3 novembre 2008

Salernitana, oggi contatto con Lucchesi


Contatto tra la società granata e Fabrizio Lucchesi che potrebbe ricoprire il ruolo di diesse a Salerno. L’ex dirigente di Roma, Empoli, Fiorentina e Avellino oggi, al massimo domani, avrà un incontro con la proprietà granata, nell’operazione potrebbe entrare in gioco anche il Siena, società legata alla Salernitana in virtù del legame di parentela tra il patron bianconero Lombardi-Stronati ed il vicepresidente della Salernitana Vittorio Murolo. Intanto tiene banco la crisi di gioco della Salernitana che gioca male, ma è pur sempre a tre punti dalla vetta del campionato di B. A voler dar retta ai numeri ci sarebbe da essere soddisfatti. A guardare l’economia del gioco, sicuramente no. La formazione granata è pur sempre una matricola del campionato cadetto e, dopo dodici giornate della regoular season, si ritrova ancora lì: nella zona nobile della graduatoria con 18 punti all’attivo. La squadra, tuttavia, fatica ad avere una sua identità tattica: soffre spesso le trame di gioco avversarie (soprattutto a centrocampo) e quando c’è da fare la partita va puntualmente in affanno. Un film già visto, se si guarda il campionato scorso. Una pellicola che quest’anno, però, ha un palcoscenico ben diverso. La serie B. Sarà anche per questo che, proprio negli ultimi tempi, c'è stata un'evidente discrepanza di opinioni - e di vedute - tra società e tecnico. Castori difende i suoi uomini, il presidente Lombardi chiede anche qualche tiro in porta in più, soprattutto in casa. Un po’ di spettacolo in più magari condito da qualche punticino in più in classifica che proietterebbe i granata in orbita. La divergenza di opinioni traspare dalle dichiarazioni che gli stessi protagonisti hanno rilasciato subito dopo il pareggio a reti inviolate di sabato scorso contro il Vicenza allo stadio Arechi. Castori si è tenuto stretto il punto conquistato, dicendo che «quando non riesci a vincere è meglio non perdere». Lombardi ha accettato il risultato del campo, ma ha anche detto che la Salernitana avrebbe potuto «osare qualcosa in più davanti al proprio pubblico». Una leggera stoccata che si aggiunge a quella di sette giorni or sono, subito dopo il successo con l’Ancona, in cui il massimo dirigente aveva detto che «spesso i rinforzi li abbiamo in casa e non ce ne accorgiamo». Il riferimento era alla posizione in campo del greco Kyriazis. Il trainer granata, dal canto suo, sta cercando di trasmettere al gruppo un’identità di gioco. Quella che doveva essere una squadra che volava sulle fasce, pressando alta gli avversari durante la fase di non possesso palla per favorire le ripartenze degli avanti granata è soltanto un ibrido fino ad oggi. Gli schemi tanto cari a Castori si sono visti a tratti. Gli esterni sembrano avere già le ali tarpate dalla fatica. Scarpa, dopo un buon avvio, ha accesso la spia della riserva, Ciarcià viaggia a corrente alternata e Giampà - ultimo arrivato - non ha ancora i 90' nelle gambe.

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