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martedì 14 ottobre 2008

Barrionuevo e il vizio del cartellino rosso


Il gaucho non perde il vizio. Ancora una volta, il centrocampista argentino Carlos Barrionuevo ha pagato a caro prezzo la sua eccessiva esuberanza in campo. Stavolta ne ha fatto spese anche la Salernitana. L'espulsione rimediata nel posticipo serale di domenica scorsa ha costretto i granata in inferiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo. Fusco e compagni erano sotto di un gol contro la corazzata Empoli, ma nella ripresa stavano dando segnali di riscossa, riuscendo a mettere alle corde la formazione toscana. Proprio nel momento migliore dei padroni di casa, però, Barrionuevo ne ha combinata una delle sue. L'ennesima. La sua entrata a kamikaze su Buscè gli è costata il rosso diretto. Il direttore di gara, Farina, non ha avuto dubbi, mandandolo anzitempo negli spogliatoi. Un fallo praticamente inutile che ha costretto la squadra in 10 quando avrebbe avuto bisogno della spinta di tutti. Ma tant'è. Barrionuevo non è nuovo a ingenuità del genere. Il 31enne centrocampista argentino infatti, giunto alla Salernitana a metà dello scorso anno dal Celano (serie C2), si presentò subito alla nuova piazza con un'espulsione rimediata nel suo match d'esordio nella trasferta di Arezzo. Allora, il giocatore fu capace di rimediare due ammonizioni a cavallo dei due tempi. Stavolta è riuscito a fare peggio. La differenza sta nella categoria. In tutti i sensi. Sia per quanto riguarda le squadre che si affrontano, sia per il singolo protagonista. In terza serie magari, se disponi di una squadra solida e quadrata come era la Salernitana di allora, riesci anche limitare i danni (ad Arezzo finì a reti inviolate). In cadetteria, invece, contro una corazzata come l'Empoli è quasi impossibile uscirne indenni. C'è poi l'aspetto psicologico dell'atleta. Un conto è giocare nei campionati minori, in cui la soglia tra eccessivo agonismo ed entrate ai limiti del regolamento è più sottile, un'altra è giocare in B dove viene preferita (e giustamente) tutelata la tecnica dei singoli. C'è di più. Barrionuevo si ritrova ad essere una sorta di calamita per le ammonizioni. Prima dell'espulsione di ieri, infatti, aveva già collezionato due cartellini gialli ed in un paio di occasioni era stato graziato dagli arbitri che avevano sorvolato su un paio di gomiti un tantino troppo alti del giocatore a palla lontana.

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