
Salernitana dai due volti. In casa soffre, un punto nelle ultime tre partite all’Arechi, due sconfitte, le uniche fin qui in campionato su cinque partite e le uniche stagionali considerando anche le tre partite di coppa Italia. Molto meglio fuori, in tre gare due vittorie e un pareggio, squadra quindi ancora imbattuta in campo esterno. I numeri parlano anche di difesa ermetica in trasferta, nessun gol subito in tre partite e di difesa vulnerabile in casa, cinque gol in cinque partite. Quindi, miglior difesa in trasferta e peggiore difesa in casa. Un rendimento diverso tra le partite all’Arechi e quelle in campo esterno. Conseguenza questa anche dell’atteggiamento in campo della Salernitana, squadra portata a difendersi e a colpire in contropiede, qualità queste che si possono più facilmente mettere in evidenza quando si gioca in trasferta. Invece nelle partite casalinghe, quando bisogna fare la partita, cioè bisogna attaccare, ecco che vengono fuori le pecche d’organico e le difficoltà di manovra. Centrocampo puntualmente saltato, lanci lunghi, manovra che stenta a decollare e poche palle gol. In cinque partite giocate fin qui all’Arechi solo in un’occasione la Salernitana ha fatto vedere un buon potenziale offensivo creando numerose palle gol: avvenne contro il Frosinone, nel posticipo del lunedì, partita vinta 3-2 in rimonta. L’altra vittoria, quella contro il Sassuolo, fu soffertissima, con Zampagna che mise in difficoltà più volte Pinna e con i granata che segnarono su rigore e arrivarono poche volte al tiro. Bene o male è andato allo stesso modo contro il Pisa, in occasione del pareggio per 1-1 e della sconfitta contro la Triestina (0-1). Tutte partite in cui la Salernitana ha creato pochissime palle gol ed è stata anche vulnerabile in difesa concedendo troppi spazi per le ripartenze. In atto correttivi, Castori cambierà qualcosa. «Il modulo che mi piace di più è il 4-3-3, ma con questa Salernitana non si può attuare. Passiamo dal 4-2-3-1 al 4-4-2, dipende solo dalla posizione dei due attaccanti, se si mantengono piò o meno schiacciati», ha precisato ieri sera in Tv, a Telecolore. «Ci sono margini di crescita a Salerno, c’è passione e c’è calore. Una squadra di B però deve partire anche dall’organizzazione del lavoro e le strutture d’allenamento sono fondamentali. Quest’anno puntiamo su una stagione di assestamento e poi vedremo già l’anno prossimo a puntare su qualcosa di più importante». Nell’immediato cambierà qualcosa il tecnico, ma non ci saranno stravolgimenti. Qualcosa però muterà, innanzitutto bisognerà sostituire lo suqalificato Barrionuevo e poi si andranno a verificare le condizioni di Pestrin e Soligo che sono rimasti fuori gioco per diverse settimane. E poi a Grosseto, nella trasferta di sabato, tornerà disponibile anche l’argentino Turienzo, bloccato dall’influenza giusto alla vigilia del big match contro l’Empoli. E la sua fisicità si è dimostrata fondamentale in questa Salernitana per trovare maggiori sbocchi in avanti. Due vittorie sono arrivate in trasferta e tutte e due le volte in campo c’era Turienzo al psoto di Di Napoli. Difficile adesso per Castori lasciarlo fuori.
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