
Antonio Lombardi, domenica sera amareggiato per la prestazione offerta dalla sua Salernitana, lo ha detto chiaro e tondo: «Questo modulo non mi piace, come sta giocando la squadra non mi convince, con gli uomini che gli abbiamo messo a disposizione Castori può far giocare la squadra anche in un altro modo». Lo ha ripetuto, ieri mattina, telefonicamente anche allo stesso allenatore e ne ha parlato con il direttore generale Fabiani. Castori si è mostrato disponibile a rivedere le proprie idee e così è stato fissato, per oggi, un incontro nel corso del quale le parti si chiariranno in maniera amichevole nell’interesse della Salernitana. Al momento, comunque, Castori ha tutta la squadra dalla sua parte nè a Lombardi gli stanno frullando strane idee per la testa (esonero). Anche perchè il tecnico è un gran lavoratore ed ha aderito con entusiasmo al progetto granata. È solo, che da questa Salernitana il presidente si aspettava qualcosa in più sul piano dello spettacolo e che, soprattutto, la squadra, soffrisse un po’ di meno contro avversarie neo promosse anch’esse e, quindi, non annoverabili tra le «potenti» del campionato. Del resto quando in appena due partite giocate, è il portiere (Pinna) che in entrambe le occasioni si erge a miglior giocatore in campo, vuol dire che qualcosa non sta funzionando. E, quel qualcosa, non è altro che, secondo la tesi di Lombardi, il modo in cui la squadra viene schierata in campo. Castori ha sempre sostenuto che il suo credo calcistico è il 4-3-3 ma che aveva adattato la sua Salernitana alle caratteristiche di alcuni giocatori, in particolare di Di Napoli. Lo stesso Re Artù, si è sempre mostrato soddisfatto della scelta tattica perchè, a suo dire, coinvolto ancora di più nella manovra della squadra. «È vero parto da più lontano ma sono sempre nel vivo dell’azione. E, poi, è bello anche far segnare i compagni» ha ripetuto in più di un’occasione il bomber granata. Il problema, però, è venuto sempre a galla. Il 4-2-3-1 è un modulo che prevede una squadra particolarmente offensiva, destinata a subire dei gol ma votata anche a farne. Basta vedere lo spettacolo che sta offrendo il Rimini di Selighini, il professore di Economia in aspettativa. Ma sia nel secondo tempo contro il Sassuolo sia nella partita di Treviso con il Cittadella, di bel gioco se ne è visto davvero poco. Anzi, la Salernitana ha subito quello delle avversarie e Pinna ha dovuto compiere interventi-prodezze per salvare la propria rete. Perchè accade questo? In campo la squadra sembra spaccata in due, privilegiando la fase difensiva, nonostante il modulo sia offensivo. I due mediani (Tricarico e Soligo) giocano troppo a ridosso della linea difensiva; Ciarcià e Scarpa dovrebbero far gioco lungo le fasce o accentrarsi per l’uno-due con Di Napoli o Fava; Kyriazis e Marchese, solo sporadicamente si spingono in avanti per sovrapporsi ai due esterni e cercare la superiorità lungo le fasce. La squadra sembra bloccata a centrocampo, e così Di Napoli e Fava rimangono isolati in avanti. L’ex triestino, inoltre, non ha nel proprio Dna le caratteristiche tecniche che Castori pretende ed è un peccato che, nonostante si sacrifichi, ci sia già qualche tifoso che mugugni nei suoi confronti. Lombardi sostiene che la squadra affidata a Castori ha giocatori adatti ad altri moduli, come il 4-4-2. Perchè non provare? Oggi Castori darà una spiegazione.
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