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domenica 3 agosto 2008

Sasà Russo, l’esperienza al servizio della squadra


Ventitre giorni senza mai tirare il fiato, partecipando ad ogni singola seduta, allenandosi di mattina sulla potenza e di pomeriggio per raffinare la tattica. Ventitre giorni (tra raduno e prima fase di ritiro a Roccaporena) senza avvertire neanche un piccolo fastidio muscolare, scaldando i motori, «acquistando» benzina da bruciare poi durante l'arco del campionato lungo la fascia mancina. Ventitre giorni per dimostrare che nonostante i trentasette anni suonati lui scoppia ancora di salute. Salvatore Russo, o meglio l'uomo bionico, ha dimostrato al presidente Lombardi ed all'intera società che hanno visto giusto a prolungargli di un anno il contratto, ad aver fiducia di lui anche per affrontare gli ostacoli della serie B. Perché il biondo jolly granata il freno non l'ha mai tirato, ha lavorato sempre a mille all'ora e s'è fermato soltanto perché l'ha imposto Castori concedendo tre giorni di meritato riposo alla sua truppa: «Abbiamo lavorato tanto e bene - spiega Sasà Russo - migliorando moltissimo sotto il profilo atletico e crescendo parecchio su quello tattico. In questa prima fase di ritiro sono state gettate le basi per disputare un buon campionato». La nuova collocazione tattica, studiata per lui da Castori, non lo preoccupa: «In fondo - sorride - ho giocato in tutti i ruoli e da terzino ho anche vinto un campionato di serie B ad Ancona con Simoni in panchina. Sono a mio agio lungo la corsia sinistra, ma sia chiara una cosa - sottolinea Russo - Sono disponibile a giocare ovunque, ad accettare qualsiasi tipo di indicazione del tecnico. Siamo professionisti e veniamo pagati per questo». E poi con Castori s'è già instaurato un gran rapporto: «Il mister è una persona seria e molto preparata. È meticoloso, cura anche il più insignificante dei particolari e noi dobbiamo sforzarci per tradurre sul campo ciò che lui c'insegna in allenamento». Per il momento non ha concorrenza sulla fascia mancina, ma l'arrivo imminente di un terzino sinistro potrebbe privarlo della titolarità del ruolo: «Non sarebbe un problema partire dalla panchina - confessa Russo - Il mio unico obiettivo è dare il massimo giorno dopo giorno e dimostrare al tecnico che posso tornare utile in un campionato così lungo e difficile come quello di serie B. Sarà importante - conclude Russo - valorizzare l'entusiasmo della promozione e partire subito col piede giusto». Da una fascia all'altra, dalla corsia mancina al versante destro, da Sasà Russo a Marco Ambrogioni, che benedice la mini-sosta di tre giorni: «Eravamo stanchi - confessa - perché in questa prima fase di ritiro abbiamo svolto un lavoro durissimo, ma indispensabile per mantenere ritmi costanti durante la stagione. I progressi sono già evidenti soprattutto sul piano atletico. Presto - assicura Ambrogioni - saremo anche più lucidi e pimpanti perché la seconda parte della preparazione si concentra soprattutto sulla velocità». Anche le evoluzioni tattiche soddisfano il laterale difensivo, pupillo del tecnico Castori: «Le azioni ed i gol messi a segno in queste prime amichevoli, anche se disputate contro avversari non particolarmente impegnativi, testimoniano che stiamo mandando giù la lezione, che iniziamo a tradurre sul campo ciò che il tecnico ci chiede di fare durante le intense sedute tattiche. I progressi sono evidenti, anche se bisogna ancora migliorare ed approfondire soprattutto la conoscenza coi calciatori nuovi, alcuni dei quali hanno saltato la prima parte del ritiro e devono quindi inserirsi gradualmente nel nuovo contesto tattico. L'obiettivo - conclude Ambrogioni - è arrivare carichi e lucidi al primo appuntamento di coppa Italia»

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