
Durante la partita non si è fermato un attimo, spronando a dovere i suoi uomini dal primo all'ultimo minuto. In sala stampa, il tecnico della Salernitana, Fabrizio Castori è stato il primo a parlare, scaricando tutta l'adrenalina che aveva in corpo durante il match di coppa. Il trainer marchigiano si è detto soddisfatto della prestazione della formazione granata contro il Lecce. «Sono contento - ha detto - per la personalità mostrata dalla squadra per tutto l'arco della partita. Abbiamo tenuto sempre in mano il pallino del gioco: ci siamo imposti su un campo difficile come quello di Lecce e questo è importantissimo per il futuro». Guarda avanti, Castori. Sia in coppa Italia, sia in campionato. Anzi soprattutto in vista dell'inizio del torneo cadetto. «Questa vittoria rappresenta una fondamentale iniezione di fiducia in vista del campionato. La squadra può ancora crescere ed ha ancora margini di miglioramento». L'allenatore parla anche della formazione salentina, dominata in lungo ed in largo dai granata sul proprio campo di gioco. «Mi chiedete del Lecce? Fin troppo facile dire che forse mi sarei aspettato qualcosina in più dai pugliesi. Alla fine, però, ritengo che sia stata brava la Salernitana a tenere testa a questo Lecce». Castori ha schierato la stessa formazione che aveva sconfitto la settimana scorsa il Cesena all'Arechi. In quella circostanza, Arturo Di Napoli era rimasto all'asciutto di gol, nonostante i tre gol dei granata. Re Artù si è rifatto ieri con un gol pesantissimo e preziosissimo che vale la qualificazione al quarto turno di coppa Italia. Il match winner dell'incontro ha voluto dedicare il successo e la qualificazione al presidente, Antonio Lombardi. «Tutta la squadra - ha dichiarato l'attaccante granata - dedica la vittoria al nostro presidente Lombardi, colpito in settimana dal lutto del suocero. Siamo felicissimi per questa qualificazione e per la piccola gioia che abbiamo dato ai nostri tifosi, giunti in massa anche in pieno agosto a sostenerci». In molti chiedono a Di Napoli se gli manca la serie A. Re Artù risponde con eleganza regale. «Sarò sempre riconoscente alla Salernitana che ha creduto in me, anche attraverso uno sforzo economico notevole, portandomi in C per risalire pian piano la china. Sono felicissimo di giocare a Salerno. Il Lecce? Gioca in massima serie e probabilmente lotterà per non retrocedere. Mi auguro che la Salernitana lotti per un posto nobile in cadetteria e magari ci rincontreremo in futuro». Chiaro il riferimento alla serie A. Sulla sua nuova posizione in campo, l'attaccante ammette. «Si lavora un tantino più del solito, ma mi diverto tantissimo a giocare lì». Anche Scarpa è stato tra i migliori in campo. L'ex giocatore della Paganese analizza al microscopio la partita. «Siamo stati bravi a mettere in difficoltà il Lecce fin dall'inizio della gara. Loro invece non ci hanno quasi mai impensierito. Potevamo chiudere la partita raddoppiando e realizzando il gol della tranquillità, ma come si dice: calcio d'agosto non ti conosco. È normale che siamo ancora un tantino imballati». Un’ultima considerazione prima di salire in pullman. «Il Lecce? Una buonissima squadra, messa sotto da un’ottima Salernitana».
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