
Esce anche lui dal sottopassaggio del «Dirceu» insieme ai compagni. Si riconosce subito con quel fisico da granatiere che si ritrova. E in più ha un altro segnale di riconoscimento: il nastrino per legarsi i capelli. Peccarisi c’è, sta bene: smaltita in tempo record la distorsione di primo grado alla caviglia destra, addirittura prima del previsto. Si attendevano due-tre giorni per la completa guarigione, sono trascorse appena ventiquattr’ore e il granatiere è già in piedi. Prima palleggia con disinvoltura, poi palla al piede compie tutti gli esercizi dei cambi di direzione e di ritmo. Va spedito, non zoppica. Castori, ovviamente, guarda e si compiace sornione. La sua assenza sarebbe stata pesante, anzi pesantissima di questi tempi che c’è penuria di difensori. Invece no, il pericolo è scampato: Peccarisi fa quasi tutto nell’allenamento pomeridiano del Dirceu e domani sera giocherà a Lecce in coppa Italia. Si sistema regolarmente al suo posto nella difesa a quattro, tra capitan Fusco e il laterale sinistro Marchese, sull’altra fascia c’è il greco Kyriazis. Partecipa attivamente agli esercizi, cioè dà il via alle azioni che portano poi alle conclusioni degli attaccanti. Già, perchè una quarantina di minuti dell’allenamento è dedicato a questo, agli schemi offensivi che portano alla conclusione della punta centrale (Fava), oppure alternativamente ai tentativi dei due esterni (Ciarcià e Scarpa) liberati dai cambi di gioco. Attivo Peccarisi, pronto, tonico. Solo per precauzione non viene inserito nella partitella, meglio evitare qualche colpo duro (tipo quello riservato dal difensore greco Kyriazis a Piccioni, un’entrata decisa e pericolosissima all’altezza di una caviglia). E così in partitina a metà campo è proprio il greco che va a fare il centrale in coppia con Fusco, mentre Ambrogioni e Marchese si sistemano da laterali. Peccarisi, intanto, prosegue nel lavoro atletico e da solo effettua una serie di scatti lunghi sui sessanta metri. Altro segnale chiaro che da un punto di vista fisico è recuperato, non ci sarà da attendere la rifinitura per l’ok sulle sue condizioni. Tutti disponibili, quindi, compresi i tre portieri (Pinna, Rocco e Robertiello) ieri erano in 25. Nel gruppo, ma con pettorina diversa di colore azzurro, anche i quattro in attesa di sistemazione: Giannone, Piccioni, Ferraro e Cammarata. Di quest’ultimo il gol più bello di tutta l’esercitazione tattica con un colpo sotto: per lui un lungo applauso di tutta la squadra, primo momento di relax dopo quaranta minuti intensi di lavoro. Un segnale chiaro, il gruppo c’è, anche chi deve andare via trova il modo di non tenere troppo il muso. Ferraro si scarica un po’ a parte con i tiri al volo, ma poi quando gioca nella partitina trova anche il modo di segnare un rigore. Lecce-Salernitana (Stadio del Mare, domani ore 19) sarà arbitrata da Valeri di Roma (Ayroldi-Musolino-quarto uomo Celi). I funerali di Franco D’Angelo, papà del coordinatore del settore giovanile Cosimo, e suocero del presidente Lombardi si svolgeranno domani mattina a Cuccaro Vetere. La Salernitana ha ottenuto il permesso dalla Lega Calcio di giocare a Lecce con il lutto al braccio.
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