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sabato 23 agosto 2008

Cinquemila abbonamenti, come l’anno scorso in C


Nessuna considerevole impennata, ma nemmeno un fallimento annunciato. Si è chiusa definitivamente ieri notte la campagna abbonamenti della Salernitana Calcio per il prossimo campionato di serie B. Sono circa 5mila (4891 alle ore 18 di ieri sera) le tessere sottoscritte dai tifosi che hanno voluto dare fiducia alla truppa di Fabrizio Castori. Dopo la proroga concessa dalla società granata (che inizialmente aveva fissato il termine ultimo per gli abbonamenti al 9 agosto scorso) non c'è stato il boom, ma nemmeno il flop. Per certi aspetti in queste due settimane di over time circa duemila ritardatari hanno potuto sottoscrivere l'abbonamento per la prossima stagione agonistica dei granata. Una buona risposta considerato il trend di partenza. Erano state poco più di tremila, infatti, le adesioni fino al nove agosto scorso. Di gran lunga inferiori, comunque, alle aspettative della società che sognava di superare quota diecimila. In questi tredici giorni però, complici anche gli ultimi accorgimenti di mercato, qualche amichevole di lusso e la qualificazione al terzo turno di coppa Italia, c'è stato un incremento di quasi 2mila carnet. La curva sud l'ha fatta come sempre da padrone, seguita a debita distanza rispettivamente dai distinti e dalla tribuna superiore azzurra. Numeri alla mano, se si considera lo scorso campionato il calo è evidente. A stento, infatti, la Salernitana riuscirà ad eguagliare la quota degli oltre 5mila abbonati della passata stagione, nonostante ci sia una categoria di differenza. La promozione in serie cadetta ed il ritorno nel calcio che conta dopo tre anni di inferno in terza serie, lasciavano auspicare numeri ben diversi. La tifoseria si divide. C'è chi giustifica questo calo con lo slittamento delle partite al sabato pomeriggio, l'aumento dei prezzi degli abbonamenti e del costo della vita e chi invece è rimasto letteralmente stupito da una disaffezione del genere da parte della torcida granata. Il presidente del Centro di Coordinamento Salernitana Club, Riccardo Santoro è perentorio. «Salerno è una città che vive molto sul commercio e la scelta di giocare in un giorno lavorativo ha frenato la passione di tantissimi tifosi granata. Si riparte comunque da 5mila tessere: che non sono tantissime, ma nemmeno poche. Probabilmente le aspettative della società che sognava 15mila abbonamenti erano un tantino esagerate: tuttavia almeno diecimila abbonamenti me li sarei aspettati. Anche l'orario comunque è infame». Molto più duro, invece, Salvatore Orilia, presidente onorario del centro. «È soltanto una scusa quella che si gioca il sabato. Francamente mi sarei aspettato una risposta ben diversa da per una squadra che è andata in serie B: bisognava premiare una società che ci ha tolto dal purgatorio della terza serie. Onestamente mi aspettavo almeno 7mila abbonamenti. È vero ci sono mille difficoltà anche e soprattutto di natura economica, ma il vero tifoso va sempre oltre: la Salernitana è sempre la Salernitana». Orilia si spinge oltre. «Per me è una grande delusione anche la risposta degli ultras. Mi sarei aspettato almeno 5mila abbonamenti soltanto in curva sud». Più moderato il commento del presidente dei Granata Groups Center, Maurizio Tagliaferri. «Se guardiamo le altre piazze della serie B non è stato un flop». Escluso il Parma, infatti, nessuno ha fatto meglio della Salernitana. «Per Salerno - aggiunge - tuttavia è un fallimento. Credo che molto abbia influito la decisione di giocare il sabato. Non escludo anche l'aspetto economico. Il problema maggiore, comunque, resta il sabato. Sono certo che se si giocava la domenica ci sarebbero stati almeno 2mila abbonamenti in più».

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