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martedì 15 luglio 2008

Scarpa e la scommessa della B


Lo sguardo di chi la sa lunga. L'astuzia dello scugnizzo. Un sinistro da favola. E una scommessa chiamata serie B. Già, perché nonostante volle fortissimamente volle, fin da gennaio scorso, la Salernitana, adesso viene il bello - o il brutto a seconda dell'angolazione visiva - per Francesco Scarpa. Chiamato a confermare, a 29 anni, tutto quanto di buono si sa sul suo conto: attore protagonista in Prima Divisione, o comprimario in serie B, questo il nodo che gli tocca sciogliere. Per il momento suda, corre e Castori lo prova a destra. La figlioletta Tania sta meglio e il morale è alto, anche se quelle vocine sul suo valore sono arrivate fino alle sue orecchie: "Io me le tappo e guardo avanti - spiega senza spavalderia il mancino granata - ho la chance della vita e farà di tutto per giocarmela al meglio delle possibilità. Non voglio apparire ammiccante verso la piazza, ma io ho voluto questa maglia e la difenderò con i denti, cercando di convincere il tecnico". Quella stessa maglia che gli era stata negata nel corso di un provino quand'era poco più che un ragazzetto, adesso la indossa con fierezza e ne va orgoglioso. Lui non è tra quelli destinati a partire. Al contrario, Castori potrebbe farne un punto fermo se dovesse optare per le tre mezze ali alle spalle di un solo terminale offensivo: "Presto per parlare di scelte - tronca subito l'argomento il calciatore torrese - adesso sta formandosi un gruppo nel quale noi nuovi siamo stati accolti benissimo. Ora vivo un sogno e me lo godo, già fare parte di questo organico e allenarmi al fianco di tanti campioni per me è motivo di soddisfazione". Quindi Scarpa parla delle sue attese e di quelle della Salernitana: "A livello personale mi accontenterei nel dimostrare di poter giocare in serie B. Per quanto riguarda la Salernitana l'esperienza, almeno la mia, mi insegna a mantenere un profilo basso. Andiamo avanti per obiettivi e cerchiamo di tagliare il più in fretta possibile quello della salvezza. Una volta confermata la categoria vedremo quante gare rimangono da giocare e capire se abbiamo la possibilità di fissare altri traguardi. Ho tanta fiducia e avverto sensazioni positive, ma meglio non sbilanciarsi, l'umiltà deve essere alla base del nostro credo". Per uno che si affaccia per la prima volta nel calcio che conta, niente male: la lezione l'ha mandata giù a memoria e chissà che la sorpresa di questa Salernitana non possa diventare proprio Francesco Scarpa, che in quanto a stimoli, per come ha desiderato la Salernitana, adesso non è secondo a nessuno. E se convince pure Castori, ci sarà da divertirsi.

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