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martedì 15 luglio 2008

Salernitana, dieta e lunghe corse


Roccaporena.Solo trenta chilometri: ne mancano ancora settanta per dirsi completato il ciclo di «rifornimento» predisposto da Renato Scarpellino, il preparatore atletico della Salernitana che non ha sembianze da marine, ma metodi, questo si, assai vicini ad un sergente di ferro. «La B è lunga e siamo partiti prima per farci trovare pronti con l'avvio del campionato». Muta solo in questo particolare - la lunghezza del ritiro - la preparazione dei granata. Per il resto il programma ricalca per grandi linee il tracciato della passata stagione. Lavoro diviso in tre fasi, la prima in via di esaurimento con l'acquisizione dei dati dei calciatori e i primi chilometri macinati, la seconda al via tra martedì e mercoledì prossimi (nel pomeriggio di oggi prima mezza giornata di riposo) con lavoro aerobico con potenziamento muscolare a carico naturale con stimoli sulle proprietà neuro muscolari dell'atleta con e senza palla. Altri 70 chilometri e la Salernitana andrà di corsa, anche perché nella terza e ultima fase, che dovrebbe cominciare a fine mese, il lavoro si svolgerà esclusivamente sulla velocità (corse sugli 80, 100 e 150 metri). ALIMENTAZIONE. Rigida, quasi da Guantanamo. Su questo argomento - la dieta appunto - il medico sociale, Italo Leo, non transige: via insaccati, alcolici, cornetti, porzioni pesate (non superiori ai settanta grammi le razioni di pasta) e abbondanza soltanto di verdure cotte e crude. Tre al giorno i pasti con colazione a base di caffè o latte, succhi di arancia o pompelmo, miele, marmellata, fette biscottate e pane tostato, cereali. A pranzo buffet di verdure (spinaci, piselli, fagiolini, farro, melanzane, pomodoro, insalata e carote) da consumare prima della pasta che è variabile. Dalla classica al filetto di pomodoro a quella con verdure (carciofi e zucchine). Per cena solito buffet di verdure con formaggi (fontina, stracchino, emmenthal, poca grana), poi risotti, passati di verdure, e, ogni cinque giorni, la concessione di un piatto tipico locale. Sulle tagliatelle o gli stringozzi ai porcini o al tartufo è corsa veloce. Poi il dolce: rigorosamente al forno e senza burro e margarina. Ma la ferrea dieta imposta dallo staff medico finisce oggi. Da domani il menù rimane uguale ma aumenta nella quantità e farà la sua comparsa, a cena, un bicchiere di vino, birra o coca cola. La frutta solo dopo le sedute: sempre presenti mele e pere che si accompagnano al mattino con albicocche e anguria e al pomeriggio con banane e pesche. LA SEDUTA. Anche ieri ovviamente doppia. Assente il solo Kingsley, ancora influenzato, corsa e potenziamento di mattina, tanto lavoro tattico nel pomeriggio, quando Castori dopo mezzora di spiegazione alla lavagna, ha lavorato sul campo sulla fase offensiva. Diversi gli schemi provati sempre con tre attaccanti presenti: dalla ricerca dell'offesa per vie laterali (con continue sovrapposizioni degli esterni bassi) a quella per vie centrali che prevede l'arretramento della prima punta.

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