
Di Napoli segna il gol numero 19 ed è sempre più capocannoniere. Stavolta il gol ha una dedica speciale. «E' per mio nonno Giuseppe, al quale ero legatissimo, che è morto venerdì. Per me sono stati due giorni infernali, ringrazio i tifosi che mi sono stati vicini e mi hanno dato la forza per scendere in campo». Un gol studiato in allenamento, come confida Re Artù. «Sì, è una situazione che proviamo sempre. Io calcio così e i miei compagni si lanciano verso la palla che può passare direttamente e andare in porta». Di Napoli giura di essere stato messo giù dal portiere Guarna e che quindi per lui il rigore era netto. «Nettissimo, mai come stavolta non mi sono buttato e ho preso anche l'ammonizione», ha scherzato Re Artu. Pareggio importante, ma Di Napoli volge già lo sguardo alla prossima partita. «Quella contro la Juve Stabia può essere veramente decisiva per la B. Dobbiamo vincere e sperare che le altre frenino ancora perchè ci sono degli scontri diretti. Se allunghiamo sarà veramente quasi fatta perchè le insegutrici potrebbero cominciare a farsi i calcoli per entrare nei play off». Re Artu torna sulla partita di Ancona. «Abbiamo giocato bene, tutti quanti. Siamo partiti forti e siamo stati sempre convinti delle nostre possibilità ed è stato il frutto della settimana di lavoro a Roma che è stata veramente forte. Peccato per il rigore arrivato sul finire del primo tempo, altrimenti credo che ce l'avremmo fatta». Discorso promozione, Di Napoli abbozza una quota. «Si diceva 64-65, ora si è abbassata e se noi vincessimo domenica potrebbe abbassarsi ancora di più, credo potrebbero bastare anche sessanta punti». Di Napoli capocannoniere e squadra promossa, avvenne quando giocava a Messina, potrebbe ripetersi con la Salernitana. «Per ora spero di segnare ancora per me e per la squadra, speriamo possa ripetersi la situazione di Messina». Altro assoluto protagonista è stato Sasà Russo, salernitano doc, per cinque anni bandiera dell'Ancona. Gli ex tifosi dei distinti gli hanno dedicato uno striscione, quelli della tribuna lo hanno fischiato al momento del cambio. «Ci sono rimasto un po' male, ma non ho fatto nessun gesto polemico, se è sembrato così chiedo scusa perchè si sa il mio legame con l'Ancona. Ma la Salernitana è una cosa speciale, in campo ci ho messo il mio solito entusiasmo». Ha giocato a centrocampo ed è stato impeccabile, come lo è quando gioca in difesa. «Per me va bene qualunque ruolo, va bene anche restare in panchina. L'importante è che la Salernitana arrivi fino in fondo». In fondo c'è la serie B, ma Russo si mantiene cauto. «Stiamo concentrati e voliamo bassi. Ci aspettano quattro partite difficilissime, non è vero che il calendario è agevole, ci sarà da lottare e occorrerà lo stesso spirito di Ancona». Un pareggio importante anche se poteva arrivare la vittoria. «In verità credo sia stato netto anche il rigore su Di Napoli che l'arbitro non ha assegnato. Ero sulla stessa direzione e credo proprio di aver visto bene».
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