
Tante squadre in un fazzoletto di punti, la quota B che si abbassa sensibilmente. Il campionato si vince tra i 60 e i 62 punti, probabilmente 61 è la quota giusta. E per raggiungere questa quota ai granata di punti ne mancano ancora 14, l’equivalente cioè di quattro vittorie e due pareggi. A conti fatti la Salernitana le partite in casa le deve vincere tutte (deve vincerne tre su tre con Martina, Juve Stabia e Pescara) e occorre piazzare almeno un colpo in trasferta, la prima occasione è già con la Sangiovannese. Calendario che dà una mano alla Salernitana, chiamata ad affrontare ancora un solo scontro diretto, quello in trasferta del 6 aprile. Poi avrà partite contro squadre che lottano per la bassa classifica, oppure che potrebbero essere senza obiettivi (Pescara e Massese). Ben diversi i calendari di Crotone e Ancona, chiamate ad impegni durissimi nelle prossime tre settimane. Ecco, guardando ancora più nel breve periodo e cioè alle prossime due partite la Salernitana può allungare, a patto che riuscirà a mettere insieme sei punti contro Sangiovannese e Martina, le due squadre che in campionato occupano il penultimo e l’ultimo posto. Il Crotone invece affronterà in trasferta Ancona e Pescara, l’Ancona dopo il Crotone incontrerà il Perugia e poi la Salernitana in casa. Insomma, questo per i granata è il momento di piazzare l’allungo, di poter distanziare le rivali per la serie B. Poi c’è da tenere presente un altro aspetto: in caso di arrivo a pari punti al primo posto si guarderanno in prima analisi gli scontri diretti, in seconda la differenza reti negli scontri diretti ed eventualmente la differenza reti generale. E tenendo presente il Crotone come avversario, se il campionato dovesse finire in questo momento, la situazione sarebbe sfavorevole ai granata perchè si guarderebbe il terzo parametro, la differenza reti generale, essendo in parità le due formazioni per quanto riguarda i primi due profili. Con l’Ancona bisogna attendere il ritorno e si parte ovviamente dal vantaggio della vittoria nel posticipo all’Arechi, firmata Di Napoli. Il calendario è uno soltanto degli aspetti, ovviamente. Ne entreranno in ballo anche tanti altri: la condizione atletica, le motivazioni, l’esperienza, la brillantezza. E tenendo presente questi aspetti la Salernitana non sta meglio delle altre rivali, sicuramente come condizione generale sta peggio di Crotone e Ancona. Però, è anche vero che la crisi granata, che va avanti da due mesi, si avvia alla fase conclusiva, nel senso che la squadra contro il Perugia ha mostrato dei sensibili miglioramenti. Ora più che mai è il momento della verità, a sette partite dalla fine ci si gioca la promozione. È vero che la Salernitana ha dilapidato un vantaggio enorme, ma è anche vero che era imposibile tenere il ritmo punti del girone di andata. La verità sta nel mezzo, adesso i granata devono ritrovare un’andatura più sostenuta, anche se non pari a quella dell’andata, per rimettersi definitivamente al riparo dalle insegutrici. Bisognerà cominciare a vincere, già contro la Sangiovannese. E si comincia da oggi con il ritiro alla Borghesiana di Roma. Restano a Salerno a curarsi Mammarella e Mamede.
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