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lunedì 17 marzo 2008

Lombardi: momento difficile, ma la B è vicina


Ancora bocche cucite cucite in casa Salernitana dopo il pareggio raggiunto in extremis ieri pomeriggio contro il Perugia. Nessuno autorizzato a rilasciare dichiarazioni in attesa di tempi migliori e, come se non bastasse, arriva l'annuncio del ritiro che la squadra comincerà da domani presso l'Hotel Quadrifoglio di Roma. Ai più è sembrato l'ennesimo provvedimento punitivo nei confronti della squadra, ma il direttore generale della Salernitana, Angelo Fabiani ha sgombrato il campo da questa ipotesi: «Non c'è nulla di punitivo, ma abbiamo deciso anche per problemi organizzativi. A Salerno abbiamo problemi per i campi e abbiamo preferito agire in questo modo». Sul ritiro e sul silenzio stampa interviene anche Lombardi: «Dopo la partita di sabato termineremo il silenzio stampa. Lo abbiamo fatto in un momento particolare ma è giusto ricominciare a parlare. Andiamo in ritiro non per punizione ma solo per motivi di organizzazione». Il massimo dirigente annuncia anche altre novità: «Stiamo pensando ad un centro sportivo per noi che spero possa nascere in città. Ci sono oggettive difficoltà per allenarci e vogliamo dotarci di una struttura nostra. Non escludo che possa essere Castelrovere. Stiamo pensando anche al cavalluccio ma il prezzo non è ancora allettante. Abbiamo altre priorità, per esempio gestire lo stadio Arechi». Tornando al campionato Antonio Lombardi si mostra ancora ottimsta dopo la gara di ieri: «I ragazzi hanno dato il massimo. Ho visto una bella Salernitana. Io dico che andremo in serie B. Dobbiamo far valere il nostro organico e non guardare le altre. Con 58-59 punti si va in serie B però mi aspetto anche più pubblico. Paghiamo un periodo di difficoltà ma io confido molto sull'apporto della nostra gente». Sulla scelta di Murolo di andare in panchina, il massimo dirigente è chiaro: «Io non vado in panchina perché vedo meglio la partita in tribuna. Il mio rapporto con Murolo resta fraterno e non vedo il problema se lui ha voluto vedere la partita dalla panchina». Per Ezequiel Turienzo si tratta del primo gol in assoluto nei campionati italiani. Poco importa se il suo tiro è stato leggermente deviato da De Martis. Il gol è stato meritato per l'argentino che già a Lanciano aveva fornito l'assist a Di Napoli per il gol del pareggio. Scoperto e portato in Italia da Josè Alberti, vecchia gloria del Napoli ed ex bandiera dell'Avellino, Turienzo ha dimostrato di poter essere il partner ideale di Di Napoli che finalmente, grazie ai movimenti del gaucho di La Plata, ha potuto agire finalmente da prima punta. Per Roberto Cardinale, invece, quello di ieri è stato il secondo gol in maglia granata quest'anno. Oltre alla rete segnata, Cardinale si è fatto valere anche in marcatura sull'ariete Ercolano. Quello di ieri è stato il classico gol dell'ex per Cardinale che ha giocato per una stagione e mezza in Umbria e proprio con la maglia biancorossa ha collezionato l'unica presenza in massima serie. I due gol rappresentano anche un piccolo record per Cardinale che mai nella sua carriera aveva segnato due reti nello stesso campionato. Adesso però il difensore aspetta soltanto l'ultimo atto da parte della società, vale a dire il rinnovo del contratto in scadenza a giugno: «Non ci saranno problemi - afferma Lombardi - Ne abbiamo parlato e presto troveremo l'intesa anche con Cardinale».

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