
Ha la media voto più alta di tutto il gruppo. Anche sulla lavagna, il capitano dimostra di essere il primo della classe. Luca Fusco sta meritando i galloni del leader sotto tutti i punti di vista. Nel computo delle 21 partite fin qui disputate con la maglia della Salernitana, infatti, il difensore centrale è andato ben al di sopra della sufficienza, risultando spesso determinante per la salvaguardia del risultato della squadra. La sua squadra. La sua Salernitana. Per lui infatti, salernitano verace del quartiere Mariconda, è un orgoglio vestire la maglia granata. Un baluardo difensivo in campo e fuori. Un vero capitano. Tornato a Salerno per essere uno dei trascinatori della cavalcata granata verso la promozione in serie B, Fusco sta confermando tutte le attese della vigilia. Anzi. E' andato ben al di la delle più rosee aspettative. Il suo impegno, la sua abnegazione e la grinta che mette in ogni allenamento la dicono lunga sulla voglia di riportare la Salernitana nel calcio che conta. Partito in sordina nel primo turno di coppa Italia (quello, però, era ancora calcio di agosto), complice una condizione fisica non ottimale, Fusco è cresciuto alla distanza. Un vero e proprio rullo compressore, insomma, che ha annullato qualsiasi avversario si trovasse di fronte. Fin dalla prima gara di campionato con la Sambenedettese in trasferta, il difensore ha alzato una barriera insormontabile davanti al portiere Pinna. Schierato al centro della difesa, il capitano ha subito vestito i panni del leader, dirigendo il pacchetto arretrato con acume tattico ed un bagaglio di esperienza notevole. Spesso basta un suo gesto, uno sguardo con il compagno di reparto per chiudere le maglie della difesa e rintuzzare i tentativi di sfondamento degli avanti avversari. Quando, poi, c'è da tappare una falla è sempre il primo ad intervenire, mettendo in mostra un gran senso di posizione ed ancora un grande anticipo. Caratteristica quest'ultima che è sempre stata tra i punti di forza del difensore salernitano. Non è un caso che la retroguardia granata risulti essere sempre la migliore di tutto il girone. La meno battuta con 18 reti al passivo in 25 incontri finora disputati. Quella del capitano è come una favola. Cresciuto nelle giovanili granata, lanciato nel calcio professionistico proprio con la maglia della Salernitana nell'anno dell'indimenticabile ritorno in massima serie con Delio Rossi, Luca Fusco ha disputato sei stagioni a Salerno tra A e B, per poi trasferirsi prima al Messina (tre anni), quindi al Genoa ed infine al Crotone. Ironia della sorte il difensore, nella sua carriera da professionista, ha giocato sempre in città di mare. Inevitabile il suo ritorno alla casa madre quest'anno. Impossibile rifiutare il richiamo del cuore. Da questa stagione, Fusco è tornato alla Salernitana: ha accettato di scendere di categoria soltanto per la casacca granata e con il preciso obiettivo di contribuire a riportare la Salernitana in cadetteria. Fin qui i risultati gli stanno dando ragione. Il capitano è un trascinatore: ha fatto e sta facendo il possibile per far uscire la squadra dal tunnel della crisi che l'aveva attanagliata all'inizio del girone di ritorno. Il successo di domenica scorsa contro la Pistoiese porta anche la sua firma. Se re Artù Di Napoli segna, infatti, ci pensa capitan Fusco a conservare il risultato. Blindandolo con prestazioni maiuscole. E' accaduto domenica come è accaduto in passato. Come è accaduto spesso quest'anno. Le prestazioni del capitano sono sempre state al di sopra della media. Basti pensare che soltanto altri 4 giocatori della rosa della Salernitana sono riusciti finora ad avere un rendimento al di sopra della sufficienza. Oltre a Fusco ci sono Cardinale, Di Napoli, Pinna e Soligo.
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