
In due gare si decide il destino della Salernitana. Inevitabilmente anche quello del tecnico Fabio Brini che, proprio nei prossimi due impegni consecutivi, affronta il suo recente passato. I granata, infatti, affronteranno prima il fanalino di coda Martina allo stadio Arechi e subito dopo l'Ancona allo stadio del Conero. Ironia della sorte sia Martina, sia Ancona hanno un sapore particolare per il trainer granata. Nella sua carriera da allenatore, infatti, il tecnico di Porto Sant'Elpidio ha guidato i pugliesi e i marchigiani. In entrambe i casi si è trattato di due esperienze tutto sommato positive. Probabilmente le più significative ha appeso i guantoni al chiodo per intraprendere la carriera di allenatore. Con il Martina, lo scorso anno, Brini riuscì ad ottenere un'inaspettata salvezza in terza serie, ai play out, ai danni del San Marino. Con l'Ancona, invece, la storia è più lunga e altalenante. Per ben 5 anni infatti - intervallati da un'esperienza negativa a Foggia - il trainer granata è stato alla guida dei marchigiani, conquistando due promozioni in serie cadetta, una retrocessione ed un esonero. La prima promozione giunge nel campionato 1996-97, al suo primo anno da allenatore di una squadra professionista. Il tutto al termine di una stagione chiusa addirittura al secondo posto in graduatoria. L'anno successivo, però, arriva immediata la retrocessione in serie C1, sebbene Brini sia costretto a fare l'allenatore in seconda. Quindi la parentesi fallimentare a Foggia (17esimo posto e retrocessione) per poi tornare ad Ancona. In riva all'Adriatico, Brini vive i sui due anni migliori: promozione in serie cadetta e campionato dignitoso in serie B chiuso al decimo posto. La salvezza gli vale la conferma sulla panchina dorica, ma l'anno successivo giunge un nuovo esonero. Facile intuire, dunque, che i prossimi due impegni abbiano il sapore dell’amarcord per il tecnico della Salernitana. A giudicare dall’andamento della squadra granata, però, è molto più probabile che Brini sia preoccupato per il momento molto delicato che stanno vivendo Fusco e compagni. Dal suo arrivo sulla tolda della nave granata ci si aspettava un'inversione di tendenza. Ed invece sono arrivati appena sette punti in sei partite. Una media retrocessione. Uno score negativo che lentamente, ma inesorabilmente, ha ridotto il vantaggio della capolista sulle seconde a tal punto da costringere la Salernitana a dividere il primato in condominio proprio con l'Ancona. Per Brini e per la Salernitana le prossime due gare possono davvero valere un'intera stagione. Facile, almeno sulla carta, l'impegno con il Martina, autentica cenerentola del torneo con un piede e mezzo già in C2. Molto più difficile il match esterno con i dorici. Non solo. C'è anche da tener presente che Brini dovrà anche gestire un gruppo provato dalla rincorsa delle avversarie.
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