
Hanno tutti un passato nella Salernitana. E, seppur da lontano, seguono con attenzione le vicende della squadra granata. Solo fino a poche settimane fa la Salernitana sembrava ad un passo dalla promozione in B, un traguardo che è diventato improvvisamente meno agevole da raggiungere dopo gli ultimi deludenti risultati. Sul conseguimento dell'obiettivo, però, è pronto a scommettere l'ex tecnico della Salernitana Francesco Oddo che, dopo il siluramento di Agostinelli, era stato accostato per qualche ora alla panchina granata. "E' soltanto una crisi passeggera - dice - E' un momento di difficoltà che svanirà alla prima vittoria, indispensabile per ridare all'intero ambiente rinnovato entusiasmo. Il discorso potrebbe complicarsi soltanto se il successo dovesse tardare. In tal caso, infatti, potrebbero subentrare aspetti psicologici che rischierebbero di creare qualche problema. Credo, però, che ciò non accadrà. Bisogna soltanto dare tempo al nuovo allenatore". Nelle ultime cinque giornate la Salernitana ha conquistato soltanto tre punti e la vittoria manca da quasi due mesi. In queste settimane la crisi della squadra è stata anche il frutto della scarsa qualità del gioco espresso, uno dei fattori che hanno negativamente deciso il destino dell'ormai ex tecnico Agostinelli. La Salernitana di oggi, cioè, è ben diversa da quella spettacolare che dieci anni fa dominò il torneo di B. Era la squadra di Delio Rossi, con Di Vaio, i fratelli Tedesco, Balli e Tosto, tutti ancora protagonisti in serie A e voluti in Campania dall'allora diesse Giuseppe Pavone. "Non parlatemi di crisi tecnica - commenta - E' solo una inevitabile flessione di rendimento dopo un ottimo avvio stagione. Per me la Salernitana resta la squadra più forte e centrerà l'obiettivo di vincere il campionato. Vincere attraverso il bel gioco non è mai stato facile. Quando bisogna farlo a tutti i costi, poi, le pressioni aumentano e non è semplice soprattutto in una città passionale come Salerno. E' importante solo il risultato finale. Ma Brini è un buon allenatore". Gigi Cagni, invece, fino a pochi mesi fa alla guida della sorpresa Empoli in Coppa Uefa, ha allenato la Salernitana nel campionato di B 1999/2000 sfiorando la promozione in serie A. Ha ancora amici in città e, ogni anno, trascorre qualche giorno di vacanza a Cetara. "E' innegabile il momento di difficoltà ma la Salernitana deve sapere reagire - sostiene l'allenatore bresciano - Adesso ai calciatori di maggiore esperienza spetterà il compito di condurre la Salernitana in B. Penso a Di Napoli, ma soprattutto a Luca Fusco. E' un calciatore che conosco molto bene. E' di Salerno. Conosce l'umore della sua città ed allora saprà stimolare i compagni per riportare risultati ed entusiasmo". Proprio l'esperienza del gruppo potrebbe fare la differenza ed aiutare la squadra a ritrovare la strada della vittoria. Sui calciatori di maggiore qualità punta anche l'ex diesse granata Peppe Cannella. "In squadra ci sono tanti calciatori abituati a giocare e gestire situazioni difficili - aggiunge l'attuale consulente di mercato dello Spezia - La Salernitana ha un vantaggio di tre punti sulla seconda dopo averne avuti anche dieci ma penso che soltanto l'ambiente potrebbe creare difficoltà. Dopo tutto era stato straordinario il rendimento della Salernitana nella prima parte della stagione. Ora, invece, c'è un normale appannamento che, durante un campionato, vivono tutte le squadre. E' capitato anche alla squadra granata, ma non sarà un problema per il raggiungimento della B. La Salernitana ha tutte le carte in regola per vincere il campionato".
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