
Mai come in questo momento è vicinissimo alla squadra. Il vice presidente della Salernitana Vittorio Murolo è in costante contatto con lo staff tecnico granata. Il momento poco felice che sta attraversando la squadra lo preoccupa, ma non più di tanto. «Non sono sereno al 100 per cento - ammette - E' chiaro che avrei preferito essere in testa con 10 punti di vantaggio. La cosa, comunque, non mi preoccupa più di tanto. Siamo sempre i più forti». L'imprenditore laziale è certo che il nuovo allenatore Brini, saprà fare uscire la squadra dal tunnel. «Non l'ho ancora conosciuto personalmente, ma dalle notizie che ho sul suo conto sono sicuro che saprà trovare il bandolo della matassa. Il suo nome, del resto, mi era stato già consigliato ad inizio stagione». Murolo prova a spiegare la pericolosa inversione di tendenza dei granata. «Un semplice calo fisiologico come lo hanno avuto Ancona, Gallipoli e Crotone. Adesso è toccato a noi. Del resto, pensare di vincere il campionato con 20 punti di vantaggio era utopia. Sono certo che torneremo ad incrementare la distanza rispetto alle seconde». Un calo che è costato la panchina ad Agostinelli. «Agostinelli è andato benissimo». Una pausa, e poi corregge subito il tiro: «Oddio: il gioco non c'è mai stato, ma per i punti conquistati il suo score era più che soddisfacente. Diciamo che si portava dietro una buona dote di fortuna. A dicembre, però, la dea bendata ci ha voltato un po' le spalle ed il gioco è stato anche peggio di quello visto fino ad allora. A quel punto siamo stati costretti a cambiare tecnico». Murolo dimostra di masticare calcio e si spinge oltre. «A questa squadra manca comunque un po' di brillantezza a centrocampo e sulle fasce. Fin qui, si sono visti pochi cross al centro, con le punte che rimangono troppo isolate». Inevitabile che il discorso cada anche sul mercato di riparazione. «I nuovi arrivi hanno avuto poche occasioni per mettersi in mostra. Barrionuevo non ha giocato praticamente mai. Piccioni, come caratteristiche, non è proprio l'optimum. Probabilmente, stanno anche soffrendo il fatto che la squadra non gira come dovrebbe girare». Murolo, tuttavia, è ottimista. «Sono fiducioso. Non vedo squadre particolarmente costanti, eccezion fatta per il Gallipoli. Sono certo che manterremo la testa della classifica fino alla fine. I play off non li prendo nemmeno in considerazione. Giocare la post season sarebbe un fallimento». A questo punto, la trasferta di Sorrento potrebbe essere un crocevia per la promozione diretta. "Dovessimo vincere avremmo messo una bella ipoteca sul campionato. In caso contrario, fatti i debiti scongiuri, rimarrebbe ancora tutto aperto. Solo per poco, però. Perché dopo Sorrento il nostro calendario è decisamente più agevole delle avversarie". Murolo parla anche dell'atavica carenza di campi di allenamento. "Tra pochi giorni sistemeremo definitivamente il manto erboso del Volpe. Ho dato personalmente l'incarico ad una società specializzata del settore. Un discorso più ampio, invece, è quello che andremo a fare sullo stadio a partire dal prossimo anno. Qualcosa di molto più ambizioso". Murolo non è abituato a fare proclami, ma le promesse le ha sempre mantenute. "La promessa che faccio alla tifoseria è quella di fare di tutto per riportare Salerno nel calcio che conta. Naturalmente penso alla serie A. Abbiamo cominciato con il rinnovo del contratto di Fabiani che, se ha deciso di rimanere in una società per più di un anno, evidentemente è felice di stare con noi e crede nel nostro progetto".
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