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lunedì 18 febbraio 2008

La rabbia dei mille: «Andate a lavorare»

La rabbia dei 1.300 tifosi granata è esplosa solo alla fine del derby. Prima di accompagnare negli spogliatoi i giocatori della squadra del cuore con fischi e rampogne, gridando compatti «Vergognatevi» e «Andate a lavorare», i fedelissimi del tifo granata hanno incitato la Salernitana per tutta la partita. Quando lo sconsolato Brini ha tirato fuori nel finale Di Napoli, ieri ex Re Artù, perché involuto rispetto al bomber che aveva entusiasmato la piazza di Salerno fino a dicembre, è sembrato che la Salernitana abbia alzato la bandiera bianca in segno di resa. Ecco i primi fischi, ecco le prime invettive, ecco le prime contestazioni. Domenica dai due volti, per gli ultrà granata. È cominciata bene con il sogno di vincere a Sorrento e di di riprendere la corsa verso la B. È finita male e con la necessità di sfogare tutta la delusione accumulata nei novanta minuti vissuti in curva sud. Da Salerno, erano partiti con tanto entusiasmo, in ogni modo: in treno (parcheggiando le auto a Pompei), in auto, in pullman. All’arrivo al Campo Italia, cori e slogan, tutti con la voglia di gridare in curva sud: «Dai, Salernitana, alè», «Salernitana, facci un gol», «Vogliamo vincere». L’altra curva, quella dei tifosi del Sorrento, restava muta e comunicava senza parole: «Ora vi lasciamo sfogare, poi vediamo». Muta e celata dietro un maxi pannello, sul quale era impressa un’immagine panoramica di Sorrento con due striscioni rossoneri ai bordi. Poi, via il maxi pannello: grappoli di palloncini rossi e neri che salgono verso il cielo, lancio di coriandoli, nella curca dei fan del Sorrento. Finale amaro. Fischi, tanti fischi. E la necessità di esplodere e di urlare più volte, tutti assieme, «Vergognatevi» ai beniamini di qualche settimana fa, quando con Agostinelli si giocava male, ma arrivavano i risultati e si volava verso la B. Amaro è il viaggio di ritorno dei tifosi granata. Due battibecchi. Uno con un supporter isolato e un po’ nervoso dell’altro sponda, a Sant’Agnello. Un altro sulla circumvallazione di Castellammare, il raccordo che porta fino al casello dell’autostrada: è volato qualche sasso verso uno dei pullman. Niente di grave, sciocchezze, in confronto alla rabbia della sconfitta subita sul campo. Nella brutta domenica in costiera, mentre la Salernitana perde la partita e pure la faccia, i tifosi granata hanno vinto sul piano della civiltà dei loro comportamenti. «Si sono spazientiti solo dopo il fischio finale, nessuno può dargli torto», hanno commentato sia il presidente Lombardi che l’allenatore Brini.

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