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lunedì 18 febbraio 2008

Al 91’ bus per Roma: tutti in ritiro


Squadra in ritiro fin da ieri sera a Roma. La sconfitta di Sorrento lascia il segno, infuriato il presidente Lombardi, decisione presa negli spogliatoi con il direttore generale Fabiani. Squadra sul pullman e in viaggio verso l'hotel Quadrifoglio sulla Pontina. «Adesso basta con il buonismo, quando non viene capito ci vuole il pugno di ferro. E noi useremo il pugno di ferro, cominciamo con questo ritiro punitivo. Poi vedremo, chi non merita di indossare questa maglia finirà fuori rosa e finirà di fare il calciatore» dice Lombardi che non vuole sentire ragioni. «I tifosi hanno fatto bene a contestare, a un certo punto ho sentito urlare vergognatevi ed io mi sono vergognato ad assistere a una partita del genere. Adesso i calciatori lo capiranno, in queste ultime dieci partite dovranno dare tutto e di più in campo. Non possiamo fallire l'obiettivo della serie B in nessun modo». Lombardi manda anche un messaggio a Brini, il nuovo allenatore che in due partite ha conquistato un solo punto. «Questo ritiro servirà anche a lui per conoscere meglio le caratteristiche dei calciatori, chi merita di scendere in campo e in quale ruolo preciso. Sarà una settimana di lavoro e di conoscenza e servirà per capire chi merita ancora di far parte di questo gruppo». A Sorrento c'era anche il vicepresidente Murolo. Deluso anche lui. «La Salernitana camminava, credo che sia un problema fisico oltre che mentale. Il Gallipoli ha perso, le altre questo campionato ce lo stanno regalando e noi non riusciamo a staccarci. Adesso non c'è verso, dobbiamo vincere contro la Pistoiese, altrimenti sarebbe veramente finita». Murolo accusa anche la mancanza della necessaria concentrazione. «Non si può prendere un gol del genere, prima neanche si brillava dal punto di vista del gioco, ma almeno in fase difensiva si stava attenti a non commettere errori. Credo che i giocatori adesso entrano in campo con eccessiva paura». Mancanza di fiducia e di serenità tirata in ballo anche dall'allenatore Brini. «I calciatori hanno paura di fare le giocate per non commettere errori. Per me è un problema mentale e non fisico. Abbiamo preso un gol incredibile. Sapevamo che il Sorrento batte velocemente le punizioni e invece di stare attenti ci siamo messi a parlare lasciandoci prendere di sorpresa». Brini si è trattenuto anche a lungo con Fabiani rivendicando la pienezza delle scelte tecniche. «Vediamo se sarà il caso di cambiare qualcosa dal punto di vista tattico adesso, oppure la prossima settimana in occasione della sosta. Ci sono dei problemi, questo è evidente. Ma c'è il tempo e il modo di risolverli». Il diggì Fabiani conferma la solidità del gruppo. «I giocatori ci tengono eccome, qualcuno nello spogliatoio ha pianto dopo la sconfitta».

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