
Aveva annunciato nuovi moduli e cambi in formazione. Aveva annunciato la difesa a tre e il rilancio di Giannone. Si era presentato così Brini nel giorno del suo arrivo. Poi si è scontrato con la realtà di campo ed ha messo nel cassetto tutti i buoni propositi. Si è schiacciato sulle vecchie posizioni di Agostinelli e non ha cambiato nulla. Non ha cambiato modulo e non ha cambiato uomini. «Lo farò dopo la sosta», ha detto subito dopo la sconfitta di Sorrento. «Stiamo cominciando a farlo» ha detto ieri da Roma. Due settimane di lavoro, tanta confusione e un solo punto conquistato: fin qui Brini ha fallito. Ma adesso cambia registro. Dal ritiro arrivano i primi segnali. «Nessuno ha il posto assicurato, non mi faccio condizionare dai nomi. In campo andrà chi merita più degli altri, sono stato chiaro con i ragazzi». Nessuno ha il posto assicurato, neanche Di Napoli. «Certo, neanche Di Napoli. Non è al massimo e si vede, deve crescere. E soprattutto lui che è il leader di questa Salernitana in campo deve aiutare di più la squadra e deve farsi sentire», ha spiegato Brini. Quindi, rischiano tutti. Rischia Di Napoli e rischia anche Ferraro, cominciando dall’attacco. Certo l’alternativa è Cammarata che nelle due apparizioni, il primo tempo di Taranto e il secondo di Sorrento, ha fatto vedere poco o nulla affondando insieme alla Salernitana. Cambi annunciati negli altri reparti, in difesa e a centrocampo. Difesa che da quattro dovrebbe passare a tre, con l’esclusione sia di Ambrogioni che di Milanese tra i peggiori in campo a Sorrento. Difesa a tre che dovrebbe essere composta da Fusco, Troise e Cardinale. Sicuramente ritroverà un posto da titolare Cardinale, l’unico marcatore vero della Salernitana e che costituisce una garanzia sia nella difesa a quattro che nella difesa a tre. Cambi in vista anche a centrocampo ed anche qua un ritorno certo nella formazione base, quello di Soligo, colpevolmente tenuto fuori da Brini nelle sue prime due partite sulla panchina granata. Ha passo e gamba ed è l’unico rapido e capace di far ribaltare l’azione. In ribasso le quotazioni di Di Deo che dopo essere stato il migliore in campo contro la Lucchese, ha poi fallito a Sorrento. E poi ci sono chances in vista per Giannone e Mammarella che potrebbero trovare spazio in presenza di un cambio del modulo e considerando che domenica contro la Pistoiese mancherà Piccioni per squalifica. Giannone potrebbe essere impiegato da centrale nel centrocampo a cinque, meglio ancora rifnitore con un 3-4-1-2. Invece Mammarella è lanciatissimo per una maglia da titolare da esterno sinistro, ruolo che Milanese non sembra in grado di poter ricoprire, anche perchè è apparso in grande difficoltà atletica. Sull’altra fascia, quella destra, Ciarcià potrebbe essere insidiato da Russo
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