
Malgrado i risultati negativi della squadra, la tifoseria granata vuole ancora una volta stringersi intorno ai propri beniamini. «Non li possiamo abbandonare proprio ora». Questa la frase più ricorrente anche per esorcizzare una crisi che si è materializzata domenica scorsa al campo Italia a Sorrento. Prevale per il futuro l'ottimismo soprattutto tra i presidenti dei club granata. Dice Luigi Gargiulo del club Fatima: «Certo siamo preoccupati della situazione attuale ma speriamo che la squadra riesca a riprendersi. Non vediamo, comunque, troppa chiarezza e soprattutto si chiacchiera troppo, nel senso che escono fuori anche cose poco piacevoli sui calciatori. Spero che siano maldicenze gratuite e che non trovino seguito anche perchè abbiamo piena fiducia sia in Lombardi che nel direttore generale Fabiani. Se non siamo tutti uniti non si va da nesuna parte. Ma credo che le parole dure di Lombardi abbiano sortito l'effetto sperato». Nello Viterale, del Club di Vallo della Lucania, punta il dito sul cambio tecnico: «Abbiamo un nuovo allenatore, Brini, che pratica lo stesso gioco di quello Agostinelli. Qualcuno dice che non è il momento di cambiare modulo ma la squadra, si vede, non ha una sua precisa identità. La prima parte della stagione è stata favorevole anche perchè le nostre avversarie hanno fatto di peggio. Però sono ancora fiducioso che questo esiguo vantaggio possa bastarci per vincere il campionato». Carmine Prisco, segretario del club Popolo granata di Pontecagnano ha una sua teoria: «Lasciamo da parte polemiche ed altro, dimentichiamo il momento no e stringiamoci intorno alla squadra. E' deleterio in questo momento particolare aumentare la tensione. Non voglio entrare nel merito delle scelte tecniche perchè non è di mia competenza ma voglio solo invitare la tifoseria tutta ad aiutare i calciatori in questo particolare momento. E' in ballo qualcosa di importate per la Salernitana e naturalmente per tutta la città». Alfonso Pugliese del Club Higlander parla di un film già visto. «Diciamo che da qualche anno a questa parte, in una fase delicata della stagione quale è il girone di ritorno, vengono fuori voci ed altro. Finiamola qui perchè il nostro obiettivo resta solo la serie B. Arriviamo alla serie cadetta, poi alla fine vedremo di chi è la colpa di quanto sta accadendo. Secondo me, però, non ha fatto molto la società per esimersi dalle critiche. Non ha fatto acquisti mirati di calciatori per un reparto come il centrocampo dove eravamo carenti ed ora paghiamo anche per il calo di molti pezzi da novanta, vedi Di Napoli. Però è ora di mettere da parte ogni astio e stringerci intorno alla casacca granata». Dalla Sardegna Antonio Di Giacomo del club «quello di Cagliari» osserva: «Credo che non ci sia niente di compromesso e che la squadra potrà centrare l'obiettivo iniziale della stagione». Nessuna voce ufficiale dai gruppi ultras. La rabbia di Sorrento non è stata ancora smaltita. Sono in programma varie riunioni nei prossimi giorni. Forse ci sarà una contestazione alla squadra domenica all'ingresso in campo per la partita contro la Pistoiese. La sconfitta in penisola sorrentina pesa ancora come un macigno.
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