
Le bocche da fuoco granata hanno le polveri bagnate e la Salernitana non riesce più a vincere. L'attacco delle meraviglie, il tandem offensivo che stava ammazzando il campionato a suon di gol, sembra avere esaurito le cartucce. La Salernitana non vince dal 16 dicembre dello scorso anno (1-0 all'Arechi sulla Samb), favorendo così il ritorno delle dirette concorrenti, capaci di rosicchiare gran parte del vantaggio che i granata erano riusciti ad accumulare nella prima parte della stagione. Tra le cause della crisi c'è anche il black out del reparto offensivo. I bomber sono all'asciutto da tempo. Basti pensare che quello che era il secondo migliore attacco del campionato, dietro soltanto al Gallipoli, è stato pian piano risucchiato nella particolare graduatoria da tutte le altre squadre che lottano per un posto nei play-off. Nel giro di poco più di un mese, infatti, la Salernitana è scivolata dal 2° al 5° posto (con 29 reti fatte) tra i reparti offensivi più prolifici del campionato. DI NAPOLI - Re Artù resta il capocannoniere del torneo con 13 reti, sebbene in condominio con Ghezzal e Di Gennaro, ma da qualche tempo sta facendo fatica a ritrovare il passo e lo smalto di inizio stagione. Quando i suoi gol, le sue invenzioni e le sue accelerazioni bastavano da sole per conquistare l'intera posta in palio. L'ex attaccante del Messina, dopo un avvio straripante, ha dovuto mordere il freno a causa del riacutizzarsi di una fastidiosissima pubalgia che ne ha minato l'impiego e le prestazioni. Tra stop forzati, campi di allenamento inadeguati ed un'inevitabile calo atletico dovuto anche all'età (che non è più giovanissima), il bomber granata è andato in affanno. Basti pensare che mai, da quando gioca professionista, Di Napoli aveva sbagliato due calci di rigore in un solo campionato. Purtroppo con la Salernitana è accaduto anche questo (a Pescara e con il Crotone all'Arechi). Sia ben chiaro, Di Napoli resta sempre l'attaccante principe della Salernitana. Il leader indiscusso capace di risolvere la partita da solo (soprattutto in questa categoria), ma è altrettanto vero che in questi ultimi tempi anche sua maestà Re Artù ha visto il suo trono ed il suo scettro pericolosamente in bilico. FERRARO - Il bomber messinese è partito come sempre a mille, ma come spesso gli accade nel periodo invernale, ha accusato un evidente calo fisico e mentale. Dopo un avvio sprint, 4 gol in altrettante partite disputate, ha letteralmente perso la via della rete. L'attaccante non segna su azione dal 4 novembre scorso a Martina e si è bloccato a quota 6 dopo il penalty realizzato nella trasferta di Castellammare. C'è di più. All'Arechi, Ferraro è all'asciutto addirittura dal settembre scorso (3-2 sul Taranto). Non è escluso che il tecnico Brini decida di fargli tirare un po' il fiato. CAMMARATA - Giunto nelle fasi finali del mercato di gennaio come rinforzo per la partenza di Magliocco, l'ex attaccante del Taranto non è ancora riuscito ad incidere nell'economia del gioco offensivo. Sebbene in allenamento appare sempre tra i più in forma, nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa ha ciccato clamorosamente. TURIENZO - Con l'avvento di Brini sulla panchina granata, il gigante argentino ha avuto un po' più di spazio. Pochi scampoli di partita, sia ben chiaro, ma pur sempre l'occasione per mettersi in mostra. Peccato che contro la Lucchese si è costruito bene la palla del match point, per poi fallirla clamorosamente.
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