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mercoledì 16 gennaio 2008

Di Napoli a Bracciano per curarsi la pubalgia


C’è ancora quasi un’intera settimana prima del posticipo con il Crotone, ma Arturo Di Napoli resta in forte dubbio per il big match in notturna dell'Arechi. Re Artù è sempre a Roma (sul lago di Bracciano) per curarsi la fastidiosissima pubalgia che lo sta costringendo ai box da oltre un mese. Il vice capocannoniere del torneo di terza serie (11 gol per lui), subito dopo il pareggio con l'Arezzo di domenica scorsa, si è fermato nella capitale per poi trasferirsi direttamente a Bracciano. Di Napoli si è affidato alle cure del professore Fabio Fanton, medico sportivo ed osteopata della Lazio, oltre che fondatore e responsabile del centro ”Spine e Sport Clinic” a Bracciano, dove il bomber granata si sta curando. L’attaccante e tutto lo staff medico stanno facendo le acrobazie per accelerare i tempi di recupero. L’obiettivo è quello di tornare in buono stato forma per il delicatissimo match interno con il Crotone. Magari non al top, ma con un minutaggio superiore a quello che attualmente ha a disposizione nelle gambe. Il problema è che la pubalgia è una patologia abbastanza subdola, il cui recupero è molto soggettivo. Dipende, cioè, da paziente a paziente. Di Napoli ha provato e sta provando a stringere i denti. Per tutto il periodo della pausa natalizia, il giocatore si è curato sulle rive del lago di Bracciano e sta facendo lo stesso in questi giorni. Non è escluso che l’attaccante posticipi il suo rientro a Salerno (oggi pomeriggio alle ore 15 è fissata la ripresa degli allenamenti a Casignano) per ultimare il programma di riabilitazione in terra laziale. Non è la prima volta che Di Napoli soffre di pubalgia. Già gli era capitato nel suo secondo anno al Venezia, in massima serie. Allora, l'attaccante fu costretto ai box per quasi due mesi, per poi giocare a singhiozzo per altri due. Rispetto all'infortunio patito quando vestiva la casacca dei lagunari, però, questo è un tantino diverso. Più lieve, ci si augura. Ma soprattutto causato dai terreni in erba sintetica di Castellammare e di Gallipoli, intervallati dagli allenamenti in quel di Casignano (altro campo in sintetico), complici le condizioni pietose del Volpe. Ma tant'è. Allo stato attuale le possibilità che il giocatore possa recuperare per il posticipo con il Crotone sono al 50 per cento. Anche perché c'è anche da recuperare una condizione fisica che, naturalmente, non è al top. Di Napoli è fermo da oltre un mese ed ha bisogno di riprendere il ritmo partita, altrimenti non ha più di 20 minuti di autonomia nelle gambe. La trasferta di Arezzo, del resto, insegna. Re Artù è entrato nella ripresa, con soltanto due allenamenti nelle gambe (uno scampolo di partita contro la nazionale under 20 di serie D e la seduta pomeridiana del venerdì) ed ha fatto fatica a tenere il passo degli avversari. Staremo a vedere. Ieri pomeriggio, intanto, tra il campo Volpe e l'Arechi ha ripreso ad allenarsi una piccola parte di giocatori della Salernitana. Tutti quelli che non erano stati impiegati nella trasferta di domenica scorsa, tanto per intenderci. Agli ordini dell'allenatore in seconda Luigi Danova, però, erano presenti soltanto in 5. Robertiello, Turienzo, Masini, Mammarella e Russo hanno fatto la staffetta tra la palestra dello stadio Arechi ed il secondo campetto del Volpe. Giannone, Coppini e Milan, invece, hanno beneficiato di un permesso dalla società e non si sono allenati. D’Isanto ha marcato visita per un attacco influenzale. Eccezion fatta per il solo Robertiello, il gruppetto - dopo gli esercizi di carico - ha fatto un po’ di corsa ed una serie di allunghi prima di effettua qualche esercizio di tecnica di base. Oggi pomeriggio (ore 14.30) la squadra al gran completo riprenderà ad allenarsi sul sintetico di Casignano. Domani pomeriggio, invece, è probabile che ci si sposti al Volpe, sempre che le condizioni atmosferiche lo consentano. In caso di pioggia, invece, ci si allena a Casignano.

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