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martedì 6 dicembre 2011

I prossimi avversari: l’AnzioLavinio

Il logo dell'AnzioLavinio e Carlo Lanza (fonte internet)

Il logo dell'AnzioLavinio e Carlo Lanza (f. internet)

La perfetta equidistanza in classifica dell’AnzioLavinio da zona playoff e playout rende chiaramente l’idea della squadra che si appresta a calpestare l’erba dell’Arechi per la nona gara casalinga del Salerno Calcio. La compagine allenata da Carlo Lanza è una delle poche scattate dai blocchi a fari spenti ed interessata solo a mettere in cassaforte i punti necessari alla permanenza in quinta serie, magari ripetendo l’undicesimo posto targato Paolo Caputo della scorsa stagione. Nonostante un organico attrezzato e valido, mai esternate velleità o speranze di promozione da parte di qualche tesserato dei bianco-blu, ben consapevoli del rischio di veder sciolte le proprie ali per l’essersi avvicinati troppo al sole e con un’esperienza di abbandono per motivi economici ancora impressa nella mente.

Meglio quindi badare al sodo e provare a lanciare qualche atleta di belle speranze dal vasto e competitivo settore giovanile (sempre nei primi posti delle rispettive categorie) che ha visto realizzare le prime reti di un certo Bruno Conti (ceduto alla Roma nel 1973) e Stefano Colantuono.

Uno scorcio di Anzio (fonte internet)

Uno scorcio di Anzio (fonte internet)

La denominazione AnzioLavinio risale al 1990 quando ci fu la fusione del Lavinio con la storica squadra cittadina, l’AS Anzio, nata nel 1924 e con all’attivo 8 anni consecutivi di Interregionale negli anni ‘60. Al termine di un campionato di Promozione (che allora era la sesta serie e non la settima come oggi) 1989/90, l’Anzio (arrivato secondo in classifica dietro al Marino) fu ripescato in Interregionale e decise per l’unione con il Lavinio, compagine della stessa città che aveva chiuso quel torneo al terzo posto proprio alle spalle dell’Anzio. Il neonato AnzioLavinio ottenne due dignitosissimi decimi posti consecutivi, prima della già citata rinuncia al campionato 1992/93 per problemi economici, che causò il salto all’indietro nelle categorie provinciali della capitale della “Polisportiva AnzioLavinio”. Lunga e faticosa la strada per ritrovare la Serie D, raggiunta una prima volta nel 2006 (subito persa con il 17° posto l’anno dopo) e poi di nuovo nel 2009/10 quando la sconfitta ai rigori nella finalissima con il Fidene (prossimo cliente all’Arechi) ha costretto i biancoblu a disputare la fase nazionale dei playoff di Eccellenza per approdare in quinta serie.

Il Presidente Franco Rizzaro (fonte internet)

Il Presidente Franco Rizzaro (fonte internet)

Il Presidente Franco Rizzaro è un imprenditore edile laziale ed è alla guida della squadra tirrenica da oltre 20 anni; va detto che negli ultimi giorni c’è stata qualche cessione per ridimensionare i costi ma il progetto tecnico è rimasto vivo poichè alle uscite sono immediatamente seguiti gli acquisti e Lanza non si è mai trovato in emergenza formazione. Hanno salutato Anzio l’ex Salernitana e autoctono Rocco Giannone (’83), il difensore Fabio Pessia (’84) e gli avanti Gasperino Cinelli (’82) e Marco Di Stefano (’91) chiusi dai prolifici attaccanti titolari. Nelle prossime ore non sono escluse altre partenze, nè ulteriori arrivi dopo quelli di Francesco Colantoni (’85) dal Palestrina, Vincenzo Agate (’92) dal Messina e Fabio Fanelli (’85 dal Terracina). Con tanti giovani pronti al salto in prima squadra, più facile assistere a qualche nuovo addio che a nuovi acquisti.

Il mister è garanzia di reti e spettacolo, oltre ad essere uno dei migliori del raggruppamento: Carlo Lanza è considerato un profeta a Pomezia, il protagonista del doppio salto consecutivo dall’Eccellenza alla Lega Pro. Il vulcanico presidente del Marino Esposito lo ha poi ingaggiato per ripetere la storia, ma non ha saputo attendere e lo ha esonerato dopo 3 mesi di altalenanti risultati. Da fedele seguace di Zeman qual è, Lanza chiede sempre il 101% dai suoi uomini sul piano della corsa ed i dati sui gol fatti e subiti (in entrambe l’AnzioLavinio è al quinto posto) confermano che il modello rispecchia fedelmente l’originale, anche se il suo 4-3-3 è assai più timido e accorto, in quanto con troppa spavalderia è facile essere puniti, in una categoria dove c’è davvero poco spazio per lo spettacolo addirittura per la capolista, figuriamoci per chi deve pensare a salvarsi.

Alessandro Fioravanti (fonte internet)

Alessandro Fioravanti (fonte internet)

In porta sta perdendo quella inamovibilità di inizio stagione Simone Rizzaro (’89), promettente estremo con il vizietto di para rigori; nelle ultime esibizioni Lanza gli ha preferito Mirko Pinti (’92) che si è disimpegnato egregiamente. Il ballottaggio sarà risolto nelle ultime ore, con un leggero vantaggio per Pinti dettato dall’età che permette di schierare un over in più in mezzo al campo. La coppia centrale, con i terzini che spingono con frequenza, resta spesso l’ultimo baluardo per evitare le capitolazioni e deve essere necessariamente composta da uomini di esperienza e qualità; il primo è Luca Pannozzo (’77), arcigno mastino a cui potrebbero essere affidate le marcature di Biancolino. Ha visto poco professionismo (un anno di C2 a Potenza) e conosce a memoria la serie D, avendoci militato con Cassino, Paganese, Fondi e Siracusa; insidioso sui calci d’angoli da cui è capace di trovare il tempo giusto per l’inserimento vincente. Con lui farà coppia Alessandro Fioravanti (’80), ex Aprilia con buona tecnica e senso della posizione; il giovane Manuel Vanzari (’92) partirà dalla panchina.

Francesco Colantoni (fonte internet)

Francesco Colantoni (fonte internet)

Terzino sinistro sarà Colantoni (’85) alla sua seconda presenza dopo l’esordio con assist a Pomigliano; l’ex Palestrina si è guadagnato a Pomezia (sotto Lanza che lo ha rivoluto fortissimamente ad Anzio) il generoso soprannome di “Maicon bianco”. In difesa a destra c’è Ludovico Girometta, un giovane classe ‘92 capace di percussioni assai ficcanti che lo rendono un peperino dal futuro assicurato, a patto che migliori la fase difensiva. Può essere un pericolo per Chirieletti (o Avagliano) e un’opportunità per Mounard se saprà approfittare degli spazi liberi come ha già fatto con Lenci del Pomigliano. Giammauro Serrone (’91) dovrebbe essere ancora fermo ai box per l’infortunio che lo ha tenuto fuori anche nelle ultime uscite.

A centrocampo impossibile non partire da Mario Guida (’79) bandiera dell’AnzioLavinio, da più di un lustro nei laziali, che manovra in mediana palloni che scottano prima di innescare le ali e guidare l’intero pacchetto nella zona centrale. Orfano di Giannone, probabilmente gli verrà affiancato Fabio Fanelli (’85) all’esordio con l’AnzioLavinio dopo anni di Lega Pro con Foggia, Juve Stabia, Avellino (anche in D) e Gavorrano. E’ stato prelevato dal Terracina in Eccellenza, un’operazione dal sicuro successo per il rapporto qualità-prezzo di un elemento pronto a sgobbare per la causa di Lanza. In alternativa c’è Fabio Martelli (’83), jolly di centrocampo e all’occorrenza seconda punta dotato di buona visione di gioco ma troppa tendenza all’attacco. Chi dovrebbe spuntarla sulla zona sinistra del campo è Riccardo Trippa, classe ‘93, dotato di velocità e piedi buoni, a cui il tecnico potrebbe dare licenza di offendere e diventare il terzo uomo in attacco durante le ripartenze.

Vincenzo Agate (fonte internet)

Vincenzo Agate (fonte internet)

Il suo impiego non è stato un problema a Pomigliano, dove è stato schierato contemporaneamente al neo-acquisto Agate (’92 ex Celano) che ha le stesse caratteristiche di ala ma sul versante destro. A quel punto si assisterebbe ad un 4-4-2 in fase difensiva, che diventerebbe addirittura un 4-2-4 se i due esterni attaccassero insieme. Ipotesi questa difficilmente praticabile anche dal più spregiudicato degli allievi del boemo, per cui il 4-3-3 è molto mobile, a seconda della fascia in cui l’azione viene condotta. Solo in caso di massiccio ricorso al turn-over o in considerazione di una condotta di gara più prudente, potrebbero giocare Cristopher Lupi (’91) e Roberto Peri (’88) con quest’ultimo che darebbe problemi di regolamento.

Laurent Amassoka (fonte internet)

Laurent Amassoka (fonte internet)

Pochi dubbi in attacco, con la coppia che vanta già 10 reti all’attivo composta da Michele Gallaccio (’86) e Laurent Amassoka (’80). Il primo è un ex primavera della Lazio che addirittura il Chelsea aveva prelevato con le classiche manovre rapidissime sui giovani talenti italici dalla dubbia riuscita; svanito il sogno Premiership, Gallaccio è ripartito da Benevento e Pisa, prima di passare a Guidonia, Palestrina e Anzio, dove mette il suo fiuto per il gol a servizio di una categoria ben diversa da quelle che gli si prospettavano da ragazzo. Già sette reti per lui quest’anno, realizzate in tutte le salse, destro sinistro e colpo di testa lo rendono uno dei più continui attaccanti del girone. Ha sfiorato il sogno Salernitana invece il camerunense Amassoka, che ha avuto le stesse sfortune sportive del collega di reparto: dal Camerun al Messico, poi ai belgi del Lokeren, fu vicino al Chievo nel 2001, ma l’accordo saltò e lui piombò in C1 col Montichiari per ben 4 anni, i migliori della sua carriera. Fu notato dalla

L'esultanza di Antonelli per i 300 gol (fonte internet)

L'esultanza di Antonelli per i 300 gol (fonte internet)

Salernitana in serie B; il ragazzo aveva già convinto sul piano tecnico, ma il suo status di extracomunitario gli impedì la firma sul contratto e saltò così un altro punto di svolta della sua carriera. Allora si aprirono le porte della D con Pisoniano, Pomezia e Zagarolo prima dell’AnzioLavinio. Forte fisicamente, senso del gol (ne ha sempre segnati) ha giocato in categorie inferiori al suo vero valore. Quest’anno ha trovato il bersaglio in tre occasioni ma è sotto le classiche medie realizzative. Non troverà posto invece, Stefano Antonelli, altra bandiera dell’AnzioLavinio con cui ha segnato 132 dei suoi 300 gol in carriera. Numeri stratosferici per l’attempato attaccante classe ‘73, da 9 anni nella cittadina tirrenica. Partono dalla panchina Roberto Cardoni, Daniele Bianchi e tanti giovani, come Jacopo Succi (’94) e Mattia Schiavon (’92) autore del primo gol alla Juniores di Viscido.

Fonte; Granatissimi.com

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