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venerdì 18 novembre 2011

I prossimi avversari: il Boville Ernica

Il logo dell'Atletico Boville e mister Fabio Marziali (fonte internet)

La dodicesima giornata propone sul neutro di Sora, un anomalo derby blu-granata, nella sfida tra le due società formalmente più giovani del girone, essendo nate a pochi mesi di distanza nella scorsa estate. Sul campo invece, sarà semplicemente il match tra la capolista balbettante e una squadra partita col botto e rimasta clamorosamente inchiodata senza benzina e passata dal secondo posto (in coabitazione col Salerno) della 3ª giornata, al terzultimo della 9ª, dove i laziali stazionano tuttora.

L’Atletico Boville non vince da due mesi e nelle ultime 8 partite ha ottenuto la miseria di un punto, proprio in casa contro il Budoni, quando furono in grado di sciupare anche un calcio di rigore, parato dall’estremo sardo. I numeri sono impietosi: peggior attacco del campionato e difesa più perforata (insieme al Sant’Elia), squadra che ha realizzato meno reti tra le mura amiche e ne ha subite di più fuori casa. Un dato infernale per una società che punta ad avere l’intera rosa costituita da giocatori di proprietà e provenienti dal settore giovanile, ma che rischia di pagare con la categoria l’avvio di un progetto che è per definizione a lungo termine.

Il mister è Fabio Marziali, subentrato al dimissionario Franco Perilli dopo il ko esterno (4-0) a Porto Torres alla settima giornata, ma ancora alla ricerca del primo successo: dopo il pari al debutto, tre sconfitte di fila hanno evidenziato alla società che non è in panchina che si deve intervenire, ma nella testa dei tanti ragazzi che figurano in rosa. Non può spiegarsi diversamente la sequenza negativa, che ha demoralizzato e tolto convinzione ed entusiasmo ai calciatori, a cui basta subire la prima rete per vedere compromesso il risultato. Al suo arrivo, il tecnico romano, alla prima esperienza in serie D, dopo aver allenato il Real Tuscolano in Promozione ed i settori giovanili di Montesacro, Stella Polare e Vivace Grottaferrata, aveva parlato proprio della necessità di restituire all’ambiente l’abitudine alla vittoria, comprendendo che a questi livelli la testa conta quanto le gambe. I due successi di inizio stagione sono arrivati ad Arzachena meritatamente (anche se il gol vittoria è stato a dir poco rocambolesco) ed in casa con la Cynthia dove i legni hanno respinto le occasioni per il pareggio ospite, ma sono lontani anni luce e senza qualche intervento sul mercato Bacoli e Sant’Elia potrebbero ben presto operare il sorpasso fatale.

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Daniele Santopadre (fonte internet)

Chiamato ad un eventuale sacrificio economico è il Presidente, Daniele Santopadre, giovane imprenditore locale nominato a capo della società all’indomani della fusione che ha dato vita all’Atletico, e che ha già dichiarato di essere impaziente di disputare il match di ritorno allo stadio Arechi. Nelle prime undici uscite sono poche le variazioni alla formazione base schierata dai due mister.

Tra i pali i laziali presentano una situazione simile a quella di Iannarilli e Sestito, ma la risolvono a favore del portiere over perchè non ci sono problemi di regolamento con i tanti giovani di movimento in rosa. Ha giocato quasi sempre il palermitano Giuseppe Stancampiano (’87), da due anni a Boville, (anche se con una parentesi a Chiavari) e finora protagonista di buone prestazioni, alternate a gravi passaggi a vuoto che sono costati qualche gol; da due suoi infortuni a gara in corso (con Monterotondo e Pomigliano, entrambi al “Montorli”) è subentrato il secondo Matteo Reho che ha disputato l’intera gara con l’Astrea, capitolando al 93′ quando Gaeta ha regalato i 3 punti ai capitolini. Reho è un classe ‘92 (per soli 15 giorni non è del ‘93) che conosce David Mounard, avendo militato nelle Giovanili del Gallipoli, con cui ha collezionato 2 panchine in serie B. Il terzo portiere è il classe ‘91 Antonio Tiseo, proveniente dal Cassino di Murolo.

In difesa l’unico a vantare presenze nel professionismo è l’avellinese Antonio Matrisciano (’80) con oltre 50 apparizioni in C2 nell’Igea Virtus, prima di approdare all’Isola Liri dove ha superato i cento gettoni, centrando la promozione in Lega Pro nel 2009. Nel 2010 l’approdo a Boville di cui è spesso il capitano. Appena 2 le presenze in Lega Pro dell’altro difensore centrale, Francesco Frioni (’84) ex Isola Liri e Ferentino, tornato al Boville dopo la parentesi di un anno a Zagarolo. Il resto della retroguardia ciociara è formato da calciatori giovani: sta ricoprendo il ruolo di terzino destro Sandro Carfora, (classe ‘92 ex Arzachena) che nasce centrocampista laterale e solo nella gara con l’Astrea è tornato in mediana. A sinistra il più impiegato come terzino è Antonio Setola (’93), che ad inizio stagione ha concesso un paio di presenze al coetaneo Daniele Sardellitti (prodotto del vivaio del Sora). Gli infortuni di Matrisciano e le varie squalifiche hanno chiamato spesso in causa per la sua sostituzione alcune riserve come il classe ‘90 Daniele Rossi resosi protagonista di un increscioso episodio ad Anzio che gli costerà ben 10 turni di stop.

A centrocampo sempre presente il romano Andrea Gennari (’77), una vita in C1 con le casacche di Lodigiani, Avellino, Lanciano e Pistoiese. Accanto a lui tra i più utilizzati ci sono l’ex Gaeta e Cassino, Giacomo Iozzi (’84) ed Edoardo Dall’Armi (classe ‘91), al secondo anno in blugranata dopo aver indossato le maglie di Castelsardo e Ostuni. Giuseppe La Montagna (’92) ha trovato posto grazie alla sua versatilità: l’ex Ebolitana è stato schierato a centrocampo, ma anche più arretrato quando ce n’è stata la necessità. Stesso discorso per Domenico Luffarelli (’91) proveniente dalla Primavera del Frosinone, che da attaccante esterno si sta adeguando a giocare più lontano dalla porta. Sta ricevendo molta fiducia, ricambiata con buone prestazioni, il giovane Sandro Baglione (per pochi giorni non è un ‘93) che svaria sulla trequarti entrando a far parte delle azioni offensive del Boville. Scampoli di gara per Stefano Petitti (’91) e per Gianmarco Sordilli.

L'attaccante Giuseppe Mallardo (fonte internet)

L'attaccante Giuseppe Mallardo (fonte internet)

In attacco i laziali stanno viaggiando ben sotto le aspettative di inizio stagione: il capocannoniere vanta appena 2 reti ed è l’ex bomber della Battipagliese Giuseppe Mallardo (’80) oltre 250 reti in carriera di cui una quarantina con le “zebrette”, prima di una sfortunata parentesi a Cava. Una vecchia volpe del calcio dilettantistico che ha vestito le divise di numerosissime compagini campane, prima di accasarsi nel basso Lazio. Il suo compagno di attacco sarà il macedone Axhi Hasa (’83) che ha lasciato un ottimo ricordo ad Arzachena, ma stenta a decollare in Ciociaria. Nei rari casi in cui Marziali ricorre al 4-3-3 trova posto in attacco anche il veterano Gianni Testa (’75), ex Frosinone e Giulianova, con dei trascorsi anche a Nocera, ma soprattutto il bomber che con i suoi 32 gol in un biennio ha trascinato il Boville dall’Eccellenza in Serie D. L’anno scorso 12 reti per lui al “Montorli”.

Tanti poi i giovani ai margini della prima squadra che ambiscono all’esordio stagionale: Luca Lisi, Gianmarco Vitali, Luca Alviani e Samuele Cerroni (impiegato solo dalla panchina). Non conosce vie di mezzo l’Atletico Boville, calciatori espertissimi e giovani alle prime armi: i risultati suggeriscono che non è stato trovato il mix giusto che invece funziona a Budoni. Un ultimo dato dovrebbe far riflettere Marziali: la sua squadra non ha mai segnato più di una rete a partita, ed in 5 occasioni ha chiuso senza gol all’attivo.

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