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giovedì 14 luglio 2011

Alla Salernitana viene concessa la "Wild Card"per la serie D


La “Wild Card” è un modo per far rientrare nel calcio dilettantistico società scomparse dai campionati professionistici. Sono in tante ad averne usufruito finora da qualche anno a questa parte. Basti pensare che all’inizio toccò a Lucca, Spezia, Messina, Massa e poi ancora tante altre Pisa, Venezia, lo stesso Avellino, che dopo aver beneficiato lo scorso anno del ripescaggio in Seconda Divisione, potrebbe addirittura ripetersi e a breve trovarsi nella categoria superiore, magari, ironia della sorte, proprio a scapito della Salernitana.

Ma andiamo con ordine. L’art. 52, comma 9, Noif (fonte calcio illustrato), nasce a seguito della riforma organica del cosiddetto “lodo Petrucci”, introdotto nel 2004, che consentiva, alle città le cui Società non erano state ammesse ai Campionati professionistici di competenza, l’ammissione di altro club nella categoria “pro” immediatamente inferiore, previa dimostrazione di solidità economico-finanziaria e presentazione di una fideiussione bancaria il cui ammontare era di volta in volta fissato dalla Figc.

La massiccia adesione a tale rimedio, che vide in soli tre anni ben tredici applicazioni, determinò inevitabili contestazioni e polemiche, sollevate dai club protagonisti di gestioni virtuose, che ritenevano eccessivamente favorevoli gli effetti di tale rimedio, che aveva consentito a numerose città, anche di primaria importanza di “liberarsi” del club la cui sopravvivenza era ormai condizionata da pesanti esposizioni debitorie, ripresentando, ai nastri di partenza del Campionato di categoria inferiore, una società “vergine”.

In seguito a tali problematiche, con l’ art. 52, comma 9, Noif, possiamo constatare che: “in caso di non ammissione al Campionato di Serie C1 e C2 e di esito infruttuoso delle procedure previste ai commi 6, 7 e 8, il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della Lnd, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della Lnd, anche in soprannumero, purché la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato.

Nel caso sia consentita la partecipazione al Campionato Interregionale, la società dovrà versare un contributo alla Figc non inferiore ad euro 300.000,00. E’ facoltà del Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della Figc, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo”.

In base a tale normativa il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio ha spalancato le porte alla città di Salerno: “Salerno sarà la benvenuta in serie D - ha dichiarato Tavecchio - Se si affiderà a persone serie ed affidabili non avremo difficoltà ad accoglierla. Attendiamo la notifica di ammissione al campionato del sindaco di Salerno e, ovviamente, la dovuta fideiussione“.

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