Per Breda la messa in mora è un diritto dei calciatori

La Salernitana, tanto per cambiare, è nella bufera. E stavolta non è solamente un eufemismo viste le precarie condizioni meteo che hanno costretto la truppa granata a rifugiarsi sul sintetico del "Settembrino" di Fratte, gentilmente offerto dalla Figc provinciale stante l'indisponibilità di Casignano. Al termine della seduta di allenamento mattutina, alla quale ha seguito il "rompete le righe" vista la concomitante sosta del campionato (il gruppo si ritroverà martedì mattina a Casignano), Roberto Breda si è intrattenuto con i giornalisti per spiegare lo stato d'animo della squadra, esausta dalle continue promesse non mantenute e desiderosa di far sentire ufficialmente la propria voce tramite un comunicato che dovrebbe essere diramato alla ripresa degli allenamenti. Il trainer trevigiano, sulla falsariga di quanto dichiarato da alcuni elementi esperti del gruppo negli ultimi giorni, ha parlato a titolo personale, facendo chiaramente intuire che, d'ora in avanti, sarà molto complicato tenere a bada le redini di un gruppo composto da ben 32 teste. "Ora come ora un giorno in più non cambia niente in quanto la scadenza vera e propria era il 15 febbraio e non è stata rispettata. Siamo consapevoli delle difficoltà ma nello stesso tempo attendiamo fiduciosi possibili positivi sviluppi. Rassicurazioni sui pagamenti? In questa fase non è facile riceverne, sappiamo che stanno andando avanti trattative delicate. Dovessero saltare ci è stato garantito che ci sarà un ulteriore sforzo da parte della proprietà per ottemperare quanto dovuto. D'ora in avanti ognuno è libero di fare quello che ritiene più opportuno, in qualità di allenatore spero che se verranno prese iniziative saranno concordate dal gruppo in maniera unitaria. Procedere con la messa in mora è legittimo, è un diritto dei calciatori, non allenarsi no. Il gruppo alle mie dipendenze è serio e responsabile, ha forte desiderio di ricevere risposte concrete ma senza farne un assillo in quanto tale situazione ormai si protrae da tempo e siamo consci che non si risolverà a breve. Possiamo unicamente limitarci a sperare che tutto si sistemi quanto prima e, cosa più importante, cercare di non avere rimpianti sul campo. Stipendi lunedì? Aspettiamo e vediamo cosa succederà; se anche qualcuno dovesse prendere iniziative personali il gruppo ha dimostrato maturità e non si farà influenzare".

Intanto, pare che la squadra abbia rinviato solo di qualche giorno il comunicato stampa di dissenso nei confronti della società (dovrebbe essere diramato martedì), che in realtà era previsto per stamane. Lombardi, dal canto suo, ha fatto sapere che lunedì pagherà una mensilità ai giocatori, ma questa ipotesi sembra non condivisa dai tesserati.