Antonio Lombardi non è più un socio della Salernitana Calcio 1919. Non lo è già da qualche mese anche se dal verbale dell’assemblea ordinaria della società granata non si evince la data esatta del passaggio di consegne. Lombardi ha ceduto le sue quote...O meglio le ha trasferita ad una società a lui riconducibile. Operazione (più formale che di sostanza) che lascia adito a mille interpretazioni. “L’anno duemiladieci, il giorno ventisette del mese di dicembre, alle ore 15, presso la sede sociale, si riunisce in forma totalitaria l’assemblea ordinaria dei soci della Salernitana Calcio 1919 Spa.... capitale sociale euro 1.000.000 per deliberare il seguente ordine del giorno: a) approvazioni del bilancio relativo all’esercizio chiusosi al 30 giugno 2010 e deliberazioni consequenziali; b) varie ed eventuali”. Qui il colpo di scena. “Sono presenti: 1) Capone Angelo (originario di Ceraso) quale rappresentante legale della società Energy Sport srl (iscritta al registro delle imprese) titolare di numero 99.900 azioni per un capitale sociale di euro 999.000,00. 2) il ragioniere Francesco Rispoli amministratore unico della società e socio rappresentante di numero 100 azioni per un capitale sociale di euro 1000. 3) l’intero Collegio Sindacale nelle persone del ragioniere Emilio Romaniello, presidente, e dei componenti effettivi Vincenzo Petrillo e Antonio Melella. Assume la presidenza dell’assemblea per unanime designazione Francesco Rispoli il quale invita Capone Angelo a svolgere le funzioni di segretario”. Di Antonio Lombardi non c’è traccia ne è dato sapere se sia stato effettivamente presente al momento dell’approvazione del bilancio. Una cosa è certa: Lombardi non risulta socio della Salernitana. La maggioranza appartiene all’Energy Sport, società probabilmente collegata all’Energy Power attraverso la quale Lombardi aveva acquisito il marchio della vecchia società. Nessun commento ufficiale da parte del diretto interessato che ai tifosi ha promesso di chiarire la sua posizione entro la metà di febbraio. Per quella data avrà un quesito in più sul quale rispondere. Tornando al bilancio c’è da rimarcare, ma questo era già stato evidenziato in altre circostanze, la delicatezza del momento. “Dal bilancio di esercizio si evincono le seguenti risultanze: attivo euro 5.330.449, passivo 2.081.999, capitale sociale 1.000.000, perdita d’esercizio 2.248.450”. Rispoli poi chiarisce che... “la perdita è stata parzialmente coperta in corso d’esercizio allorquando, in data 12/03/2010, davanti al notaio Malinconico l’assemblea straordinaria deliberava la copertura della pardita maturata in corso d’esercizio nonché la perdita riportata a nuovo dal prcedente esercizio. Pertanto alla luce di quando detto la perdita effettiva al 30/06/2010 risulta essere di euro 1.784.104,57. Tuttavia il presidente evidenzia che i soci hanno effettuato versamenti in conto futuro aumento di capitale precedentemente alla chiusura dell’esercizio per euro 1.287.360 e che successivamente dal momento di redazione dello stesso gli stessi hanno provveduto ad effettuare ulteriori versamenti per 1.014.000”. Tali versamente hanno permesso ai soci di coprire completamente la perdita come viene evidenziato nel verbale. Il patron ritorna in scena con l’intervento del presidente del collegio sindacale che... “valuta in maniera positiva il richiamo degli ulteriori decimi da parte del dottor Antonio Lombardi ma mette in risalato la necessità di effettuare una nuova ricapitalizzazione al fine di dotare la società di risorse finanziarie anche in relazione agli impegni sportivi in corso”. Del resto alle porte c’è la scadenza del 15 febbraio. La Salernitana deve mettersi in regola con spettanze e contributi se non vuol incorrere in una nuova penalizzazione. Sicura è quella che la società incasserà martedì per non aver versato i contributi del primo trimestre. Il club si è “autodenunciato” ed in sede di dibattimento si presenterà con il solo Leoni in aula. Lombardi o meglio Capone e Rispoli seguiranno la stessa strategia per il secondo trimestre?
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