Scordiamoci il passato: la storia dei sei mesi senza vittorie non regge, perché la Salernitana che alleno è in campo da agosto". Breda lo ripete tutti i giorni ai giocatori. Però le sue parole sono come un boomerang che lui deve essere bravo a schivare. Ad ascoltarlo, infatti, ci sono tanti retrocessi, oggi spina dorsale della squadra che deve ritrovarsi e riprovare il gusto di vincere una partita. "Non ci sono scorie del passato, perché abbiamo resettato tutto", ammoniscono i reduci. Restano sulla panca solo durante la riunione tecnica. Poi scendono tutti in campo, titolari, molti dei quali inamovibili. Lo dicono i fatti, gli allenamenti: in Puglia, nel primo spezzone del triangolare, Breda ha storto il naso dinanzi alla prova di qualche nuovo di zecca, oppure di qualche baby. Siccome il nuovo che avanza non convince ancora, spazio agli stagionati. A Polito, Balestri, Peccarisi, Montervino, Tricarico, Pestrin, Fava e Merino, quest’ultimo part-time, il nuovo allenatore chiede di caricarsi sulle spalle la sua Salernitana.
"Non dobbiamo unire il passato al presente", ha chiarito Breda. Forse l’unica eccezione la concederebbe se si parlasse di un recente passato, che giá gli appartiene, e che risale al precampionato. Il campo inequivocabilmente dice che in tutte le partite contro squadre professionistiche, con punti in palio o meno, la Salernitana non ha mai vinto: in amichevole contro Gela e Matera, negli spezzoni di triangolare contro Lecce e Bari, nelle partite vere contro Sudtirol in Coppa, Sorrento e Lumezzane in campionato. Inoltre fa fatica a segnare. Il recente passato, legato all’attualitá, è uno sprone a cambiare subito passo nell’immediato futuro. Domani c’è gara-2 col Sudtirol e sarebbe importante vincerla. Il ds Salerno, qualche settimana fa, disse: "Sono arrivato fino in fondo alla Coppa col Foggia ma poi ho perso i playoff. Della Coppa m’importa un accidente".
Breda in un passaggio d’inizio stagione rimarcò: "Non credo che ai tifosi interessi alzare la Coppa". Adesso, però, conterá vincere. Se si vuole far torto a Breda, si potrebbe dire che la Salernitana non prende bottino pieno fuori casa dalla trasferta di Torino. Più giusto, invece, ripartire dalle buone cose fatte vedere a Sorrento, al battesimo del nuovo mister. Vuole ripartire dal tridente "chiacchierato" ed è sicuro che stavolta non lo deluderá. Ripartirá dai vecchi calciatori, cui vuole rinnovare l’anima, lo spirito. Il mister parla spesso di identitá, immaginando un nuovo documento "di viaggio". Alcuni avevano le valigie pronte ma le hanno disfatte e saranno in campo. A Bolzano, domani, 7/8 undicesimi della Salernitana che fu.
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