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martedì 20 luglio 2010

Salernitana, preso Montella dal Catanzaro. No di Fini

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In attesa della relazione dell’Enpals sulla polizza della Hill, ieri Macalli l’ha nuovamente sollecitata, e della risposta di Moxedano (il patron tiene le porte aperte ad eventuali acquirenti) la Salernitana prova a dare una fisionomia alla squadra che disputerà il prossimo campionato di I divisione. Tra smentite e conferme Nicola Salerno lavora sotto traccia. Finito nell’occhio del ciclone per alcune maldestre uscite (e promesse) presidenziale, il ds sta provando a cercare le soluzioni migliori a buon prezzo. Preso Antonio Montella Non è uno scherzo.La Salernitana ha definito l’ingaggio dell’attaccante Montella ma non si tratta del famoso Vincenzino giallorosso, che ha tra l’altro appesso le scarpette al chiodo, ma di Antonio, proveniente dal Catanzaro. Anche lui ha il vizio del gol come l’areoplanino che faceva impazzire i tifosi della Roma anche se la strada per emulare l’ex azzurro è ancora lunga. Classe ‘86 Montella è reduce da un buon campionato alla corte di Auteri (neo tecnico della Nocerina). 32 presenze e dieci gol.

Record personale eguagliato visto che aveva realizzato lo stesso bottino di reti con la maglia dell’Igea Virtus. Montella sarà uno dei due rinforzi per l’attacco chiesti da Breda. L’altro potrebbe essere un elemento di categoria. Due le opzioni: il “pitone” Biancolino e Giorgio Corona. Per entrambi si è parlato di un possibile scambio con Dino Fava ma l’operazione stenta a decollare. Il neo dg del Cosenza Castagnini vuol valutare con calma l’eventuale cessione di Biancolino. Poi l’ipotesi dello scambio non esalta neanche Nicola Salerno che spera di trovare l’accordo per la rescisisone sia per Favia che per Pestrin. Per quest’ultimo c’è da registrare un interessamento della Reggina (rilanciato da Alfredo Pedullà) che propone di inserire nell’operazione dell’esterno offensivo ungherese Szatmari, classe 1988, che la Reggina intende valorizzare in Prima Divisione dandogli l’opportunità di giocare con una certa continuità. Sul taccuino di Salerno resta Germinale.

Sfuma Fini Michele Fini non tornerà a vestire la maglia della Salernitana. L’operazione si è arenata sul nascere. “Non c’è intesa sull’ingaggio - ha dichiarato il procuratore Ferdinando Arbotti”. Pare che tra domanda ed offerta la forbice sia considerevole. Non se ne farà nulla così come resta un sogno al momento il ritorno di Giacomo Tedesco. A Breda non sarebbe dispiaciuto riaverlo in granata. In attesa del sì di Balestri (l’operazione non è affatto definita), il ds Salerno è sempre a caccia di un terzino destro. Merino partirà regolarmente per il ritiro: “E’ un professionista: sarà a Camigliatello, poi si vedrà - ha dichiarato il fratello

Sarà una campagna acquisti al risparmio quella della Salernitana. Ad annunciarlo è l’intero staff dirigenziale in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Roberto Breda. La difficile situazione economica del club granata, non permetterà al direttore sportivo Nicola Salerno di effettuare acuisti roboanti. Il dirigente materano dovrà sondare con attenzione le liste dei tanti giocatori svincolati, in cerca di un contratto o stringere rapporti con club di massima serie per ricevere prestiti di giovani talentuosi.

“A breve – ha affermato Salerno – potrebbe arrivare qualche nuovo giocatore. Il mister in ritirò valuterà il gruppo che ha a disposizione e vedrà cosa manca a questa squadra. Posso dire che sarà una Salernitana forte, che se la giocherà con tutti con grande dignità, ma non posso in questo momento affermare che dominerà il torneo. Per quanto riguarda quei giocatori che sono ancora sotto contratto e hanno un ingaggio al di fuori della portata di un club di Lega Pro (Pestrin, Fava, Polito, Montervino), per adesso partiranno per il ritiro con il gruppo. In questo modo facciamo anche i loro interessi, perché così hanno possibilità di mettersi in mostra. Se avrò richieste, cercherò qualche degno sostituto. Sta di fatto, che se decidessero di restare, dovranno passarsi una mano per la coscienza, perché in questa categoria non si possono sopportare dei costi. Devo dire, però, con molta sincerità, che hanno già dimostrato di capire il difficile momento in occasione delle liberatorie”.

Per quanto riguarda gli innesti, poi: “Sicuramente prenderò una, forse due punte (pare che il ds stia trattando Antonio Montella del Catanzaro, 10 goal per lui con la maglia giallorossa), ma non aspettatevi nomi roboanti; saranno giocatori per mentalità molto simili a Dionisi. Poi andremo a rinforzare l’out basso di destra che è un po’ carente. Rinnoveranno il contratto Balestri, Pippa, Russo e Montalto. ” Non sembrano, invece, esserci speranze di rivedere il capitano e bandiera Luca Fusco che, in scadenza di contratto, non ha rinnovato. “Fusco-continua il ds - per l momento è in scadenza e in questo momento non fa parte del gruppo. Sta riflettendo, ma difficilmente sarà un giocatore di questa rosa”.

Sulla lettera di dimissioni del patron Lombardi e sulla vicenda-scontro Salernitana-Comune,si è soffermato il neo dirigente Enzo Casciello. “Purtroppo -ha affermato- in cinque anni di gestione Lombardi, questa è la prima volta che una conferenza si svolgerà senza il massimo dirigente. Il suo stato d’amarezza è più che lecito. In ogni caso, bisogna dire che la società ha sostenuto uno sforzo notevole, impensabile di questi tempi per garantire la continuità del calcio a Salerno. Sicuramente qualcosa di storto c’è stato, ma Lombardi si è preso anche le colpe per la pessima stagione appena conclusa. Per quanto riguarda, invece, la rottura di cui parlate con Palazzo di Città, bisogna dire che non è come sembra. Il Comune, nello scorso mese di giugno ha dato la sua massima disponibilità per raggiungere un accordo per la convenzione di utilizzo dello stadio Arechi. Ci sono state delle incomprensioni, ma lavoreremo affinchè i rapporti tra le parti diventino più cordiali. In fondo, la Salernitana è anche delle istituzioni, che non possono dimenticare una delle cose più importanti di questa città. Se il presidente ha avuto qualcosa da dire, è legato soltanto al fatto, che nel maggiore momento di difficoltà, c’è stato qualche sorriso sarcastico che non gli ha fatto piacere”.

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