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domenica 14 marzo 2010

GRASSADONIA VERSO L'ESONERO

Si è preso la notte appena trascorsa per riflettere se sostituire Grassadonia o meno.
Un cammino travagliato Nonostante Gianluca Grassadonia abbia indubbiamente conferito alla Salernitana una identità che, con Brini e Cari, non aveva mai avuto in stagione, ha comunque diverse responsabilità sul groppone. Innanzitutto quelle di aver avvallato una campagna di rafforzamento (?) invernale che non ha aggiunto quasi nulla alla rosa che era stata costruita in estate da Acri. E poi, soprattutto, per aver operato alcune scelte tecniche davvero cervellotiche in momenti decisivi della stagione (come nelle gare all’Arechi contro il Gallipoli ed il Brescia) che hanno buttato a mare quanto di buono era stato fatto.
Quella della sostituzione di Dionisi è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lo stadio, appena il tabellone luminoso ha segnalato l’ingresso in campo di Caputo al posto del capocannoniere della squadra, è esploso in una fragorosa contestazione nei confronti dell’allenatore salernitano. I sostenitori granata hanno rispolverato addirittura cori vecchi di dieci anni -quelli dei tempi del fattaccio di Cagliari, per intenderci- per esprimere il proprio dissenso nei confronti del tecnico. Anche a fine partita la contestazione a Grassadonia non si è placata, anzi. Lo stesso, nel suo “piccolo”, ha fatto il presidente Lombardi. Al famigerato cambio, il presidente granata è andato su tutte le furie. A fine partita, fosse stato per lui, avrebbe sostituito su due piedi Grassadonia. E’ dovuto intervenire Nicola Salerno, anch’egli contestato da una parte dei tifosi della curva sud, con tutta la sua diplomazia per prendere tempo. Il direttore sportivo granata ha chiesto a Lombardi una notte per capire se quella dell’esonero di Grassadonia sia la soluzione migliore. Questo pomeriggio, al più tardi questa sera, sarà presa una decisione. Al momento attuale, l’esonero di Grassadonia sembra probabile. Ed i possibili scenari sono due.
Gli scenari Il più plausibile sembra quello di una soluzione interna, con Ersilio Cerone lasciato da solo al timone della Salernitana, coadiuvato dai tanti collaboratori, i vari Vito Chimenti, Gaetano La Rosa e il preparatore Malafronte. La seconda ipotesi, meno percorribile, è quella dell’ingaggio del quarto allenatore stagionale dopo Brini, Cari -che sicuramente non sarà richiamato- e, appunto, Grassadonia. A questo punto della stagione però sono davvero pochissimi gli allenatori disponibili sulla piazza, o per meglio dire, sono davvero pochissimi i tecnici disponibili su piazza che accetterebbero di allenare la Salernitana in questa situazione di classifica. La soluzione ideale sarebbe quella di ingaggiare già l’allenatore che guiderà la Salernitana nel prossimo torneo di Lega Pro, anche se programmare il futuro senza certezze nè a livello societario nè, quindi, sotto il punto di vista tecnico, è davvero impresa ardua.
(fonte Cronache.it)

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