Diventa sempre più arduo per il povero cronista trovare delle valide argomentazioni da proporre ai lettori che riguardino la Salernitana, considerato che, almeno per quanto attiene il calcio giocato, i giochi siano ormai fatti. Con la preventivata sconfitta di Crotone, infatti, manca solo l’ufficialità di una retrocessione peraltro già annunciata ad agosto, così come affermano i soloni del calcio nostrano, che con il solito ed atavico”l’avevo detto”credono di aver risolto il problema.
Purtroppo mancano ancora tante partite al termine del campionato, la serietà della società e la deontologia professionale dell’allenatore e dei calciatori granata impongono il massimo impegno, il torneo cadetto va onorato fino all’ultima giornata, ma soprattutto non va falsato, ci mancherebbe anche questo e la saturazione giungerebbe all’apice, visti i sospetti reali e presunti che attanagliano lo sport più bello del mondo.
Certo è che questo è uno dei periodi più neri della storia della Salernitana, sarebbe fin troppo facile, però,colpire, l’anello più debole, vale a dire la dirigenza ed in primis il presidente, del resto il patron sa che quando le cose vanno bene sul carro del vincitore si trova tantissime persone che salgono o chiedono i salire, quando vanno male tutti scendono e prendono le distanze dall’unico colpevole, ricordate la famosa barzelletta dell’avvocato, che quando si vincevano le cause il merito era tutto suo, quando si perdevano le colpe erano del cliente?
Ora c’è la possibilità di potersi finalmente”liberare”dell’incompetente presidente, le cordate aumentano a dismisura, si scomodano personaggi di ogni sorta, alla fine, però, rimarrà come al solito Lombardi, perché la scusa più comune sarà la non trasparenza del bilancio societario e la probabile esistenza di debiti nascosti o di esposizioni insanabili, insomma ottenuta la tanto cercata pubblicità, tutti in fuga da Salerno, con il solo patron a risolvere i problemi di sempre.
In virtù di quanto sta avvenendo in questo momento, non vorremmo passare come i “bastian contrari”, anzi l’auspicio che si possa addivenire ad una risoluzione definitiva del problema e si possa già programmare per il futuro, però ci venga almeno concessa la facoltà di avere dei forti dubbi sull’esito finale di tali iniziative imprenditoriali, che dovrebbero dare un nuovo assetto societario alla compagine granata, anzi saremmo felicissimi di essere contraddetti con fatti concreti.
Quello che invece è attuabile è vedere all’opera dei volti nuovi in queste ultime gare di campionato, fermo restando che, in ossequio al regolamento, venga schierata la migliore formazione possibile, ma nulla impedisce a mister Cerone di impiegare le cosiddette “seconde linee”, ma soprattutto alcuni giovani che si sono messi in mostra con la Primavera, a parte i vari Pepe e Pippa che hanno già avuto modo di debuttare.
In rosa vi sono elementi quali Brunetti, Iuliano, Vincenzo Pepe, Carcuro e Montalto che dovrebbero avere più possibilità di mettersi in mostra, non fosse altro per aumentare il capitale societario, ma anche e soprattutto per poter verificare de visu se concedere loro fiducia per il prossimo futuro. Se a questi “rincalzi” della prima squadra si aggiungono i nomi più ricorrenti della Primavera, che tanto bene stanno facendo nel proprio campionato di competenza, vale dire Agresta, Siano, Falzerano, Pastore, Orlando e Cartone, tanto per citare qualcuno, il parco calciatori per la Salernitana del futuro non appare così povero, come molti vogliono far credere.
Ovviamente per allestire una squadra competitiva anche per la Lega Pro bisogna programmare eventuali conferme della compagine attuale e tanti altri aspetti che, almeno in questo momento, appaiono molto prematuri. In conclusione ben vengano queste iniziative per dare una continuità ai 90 anni di gloriosa storia della Salernitana, chi vuole speculare o trarre un vantaggio economico o di pubblicità, farebbe bene a girare alla larga, Salerno sportiva è già stata troppo mortificata, c’è bisogno di aria nuova per poter ritornare ad occupare un posto predominante nel calcio che conta, tutto il resto è pura e mera retorica.
(fonte granatissimi.com)
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