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venerdì 11 settembre 2009

Montervino out, salta Trieste


Si suda nel ritiro di Pomezia e si meditano cambiamenti, quelli che potrebbero consentire alla Salernitana di centrare il primo risultato positivo della stagione che permetterebbe alla piazza una relativa calma e alla panchina di Brini di respirare, visto che, in caso di risultato negativo al "Nereo Rocco" il ribaltone alla guida della squadra granata sembra essere sempre più sicuro. Purtroppo ci sono brutte notizie riguardo alla condizione di Francesco Montervino che avverte ancora dolore alla coscia sinistra, nonostante gli esami abbiano escluso alcun tipo di lesione. Anche ieri il calciatore pugliese si è allenato a parte con Millesi e Fava ma, se per questi ultimi due la preparazione servirà per ritrovare la condizione giusta, per Montervino la «differenziata» ha tutta l'aria di un forfait, a meno di clamorosi recuperi dell'ultimora difficilmente preventivabili. Questa mattina Montervino farà l'ultimo test monitorato sotto il controllo dei medici sociali D'Alessandro e Leo, poi si deciderà d’accordo con il tecnico. L'impressione è che non si voglia forzare la mano per non compromettere l'impiego futuro del calciatore. Stamane, quindi, la squadra effettuerà la di rifinitura e, poi, partirà in aereo per Trieste. Anche ieri Brini ha fatto lavorare singolarmente i reparti per poi finire con un lavoro di scarico. CAMBIO MODULO - Si diceva dei cambiamenti che potrebbero riguardare anche il modulo tattico, più difensivo e meno spregiudicato in fase di possesso palla. Brini sta cucendo addosso ai suoi ragazzi il 3-5-2 già visto in Coppa Italia con il Napoli, modulo che non dispiacque all'epoca nonostante la preventivabile sconfitta. In questo momento il 3-5-2 potrebbe essere il sistema di gioco più efficace, vista la situazione di classifica della Salernitana, un modulo più coperto con esterni di centrocampo capaci sia di offendere che di arretrare. Brini potrebbe mettere davanti al portiere Polito il trio composto da Kyriazis, Fusco e Stendardo rinforzando la diga di centrocampo con Galasso a destra, Soligo, Pestrin e Carcuro interni e Machado a sinistra. In avanti spazio a Cozza e Caputo, il quale tornerà al suo posto dopo averlo lasciato domenica scorsa a Ferraro. Brini sta pensando al radicale cambiamento e le prove che sta effettuando a Pomezia lasciano presagire il fatto che proprio questo modulo possa essere preferito al 4-2-3-1 o addirittura al 4-4-2, anche se Brini terrà tutte le opzioni aperte fino alla rifinitura di stamane. Le uniche perplessità riguardano l'assoluta inutilità degli esterni offensivi che la Salernitana ha reperito sul mercato, vale a dire Soddimo, Pepe e Statella che in questo modulo sembrano tagliati fuori. Va detto che le ragioni del risultato dovrebbero prevalere sugli uomini da impiegare e per questo, almeno per la gara di Trieste e, forse, per quella interna con il Torino, Brini adotterà il classico motto del "prima non prenderle". Al posto di Montervino dovrebbe essere preferito Carcuro a Tricarico anche perché il centrocampista ex Crotone, oltre a garantire una buona fase di interdizione, ha nei piedi la tecnica necessaria per far ripartire l'azione. Brini si porterà dietro anche un dubbio legato alla coppia centrale perché, nel corso dell'allenamento, ha provato anche Bastrini al posto sia di Fusco sia di Kyriazis. Non è escluso che voglia concedere un turno di riposo al capitano, apparso non brillantissimo ultimamente.

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